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Le auto nel mito Ford Sierra Cosworth

Le auto nel mito Ford Sierra Cosworth

Fu Stuart Turner, dirigente Ford Motorsport Europa, a volerla, nella gamma Ford mancava una vera sportiva, nonostante i successi di un allora recente passato, la GT40 vincitrice a Le Mans nel 1966, e un motore con 12 titoli mondiali negli anni 60 e 70.

 

La berlina Ford venne massicciamente modificata nel motore, il telaio (Tony Shoutgate), l’aerodinamica.

Un 2.0 cc turbo (Belt Drive Turbo – BDT) , trazione posteriore, 204 i CV, 1200 Kg. Il peso, cambio a 5 rapporti, un differenziale autobloccante, 1.500 vendute.

 

Per provare a vincere il Campionato Mondiale Tursimo e altre competizioni, arrivo’ la RS500, con i suoi 500 esemplari necessari all’omologazione, affidando il progetto alla Aston Martin Tickford di Milton Keynes.

Turbina Garrett T40E (enorme) che li costrinse ad ampliare lo spessore  delle pareti del blocco cilindri – portarono da quattro gli iniettori a otto (con un secondo set da 4) – riuscendo ad ottenere 20 cavalli in piu’ – potenziamento del sistema di raffredamento e dell’olio.

La RS500 esteticamente differiva dalla Cosworth: ridotte le dimensioni del secondo spoiler – paraurti anteriore ridisegnato per favorire il flusso d’aria – eliminati i fendinebbia sostituiti da prese d’aria per il raffreddamento dei freni – le 500 prodotte tutte vendute nel mercato inglese.

Le auto nel mito Ford Sierra Cosworth

 

Seppur non abbia vinto nulla, ad alcuni non piaccia, ricordiamoci che fu la prima vera sportiva moderna dal prezzo “ragionevole”, anticipo’ le Delta Integrali e altre icone motoristiche.

 

 

 

Dati tecnici Coswort

lunghezza 4459 – larghezza 1728 – altezza 1376.

Freni anteriori dischi ventilati – posteriori dischi solidi 

Consumo 9,7 lt/100 KM – con andatura “sport” 18 lt/100 KM. 

Doppio albero a came – 16 valvole

204 cv. La stradale – 224 la RS500

tre i colori: bianco-nero-blue pietra lunare

chiusura centralizzata e finestrini elettrici non di serie

Una curiosita’, la Cosworth “obbligò” la Ford ad acquistare 15.000 motori, la casa dell’ovale ne aveva previste 5.000. Per impiegare i restanti 10.000 arrivo’ la MK II.

 

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