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Gandini Marcello – Lamborghini Marzal

Lamborghini Marzal.

Con quattro posti comodi, una “rarità” per una sportiva del periodo e non per questo sgraziata ma ben riuscita, specie considerandone quelle “vetrature” che le conferiscono una linea unica.

Gandini nel 1967 riuscì con la Sua Lamborghini Marzal a …

Compensare le linee di una coupè con un abitacolo che voleva essere spazioso e realmente fruibile, riuscendovi.

con il telaio allungato della Miura e fonte successiva di ispirazione per la successiva Espada, il tutto con uno dei disegni più futuristici mai realizzati sino ad allora.

Passando da auto con i loro 2+2 “strettini”, e seguendo un desiderio di Ferruccio Lamborghini che voleva una sportiva con quattro posti “veri”. 

Con una linea strepitosa, nonostante lo sbalzo anteriore pronunciato e le generose portiere apribili verso l’alto, che anticiparono quelle viste poi sulla Countach.

Le mie fonti cartacee mi dicono che Ferruccio Lamborghini amasse questa auto.

Splendide le “trasparenze”, con vetri presenti ….

Sulle portiere e l’ampio lunotto anteriore e proseguendo sul tetto, con un motore centrale trasversale sempre derivato da quello della Miura e con il radiatore montatovi dietro per consentire di poter avere un capace bagagliaio anteriore.

Lamborghini Marzal e le Sue “trasparenze”

Lamborghini Marzal, una gran turismo non più solo veloce ma comoda per quattro persone.

Ferruccio Lamborghini aveva intuito esserci un nuovo mercato per le sportive “da famiglia”, ed ancora una volta il nome aveva a che fare con i tori e questa volta un esemplare da combattimento.

Oggi è di un collezionista che nel 2010 la pagò 1.512.000. Euro.