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BMC ADO 16, un’unica sigla per un’auto “plurimarca”

BMC ADO 16

Cenni Storici

British Motor Corporation LTD, la produsse dal 1962 al 1974, con Alec Issigonis il progettista, Pininfarina il consulente per il design.

Dotata del sistema Hydro lastic con al posto delle molle delle sfere in gomma riempite per meta’ d’aria e per meta’ di liquido idraulico, che dava confort e stabilita’ superiori.

Nel 1962 erano vendute dalle reti Austin e Morris, in due versioni le base e le deluxe, nel 1963 arrivo’ la versione station e la upmarket con un motore dotato di bicarburatore con 55 CV.

Nel 1963 la vettura fu messa in vendita da altre case inglesi: oltre la Austin e Morris, entrarono le MG – Wolseley RileyVanden Plas  (la piu’ lussuosa), seguirono alcuni restyling, per lo piu’ esternamente sulle pinne e pochi dettagli per gli interni.

  

Le cilindrate, sempre nel 1967, erano il 1100, e il nuovo 1275 cc con due versioni da 55 e 65 Cv.

L’anno successivo, il 1968, la BMC divenne British Leyland, “eliminando” le versioni con marchio Riley e Wolsely, seguite nel 1971 anche dalla MG, rimasero le versioni Austin, Morris, Vanden Plus.

Accordo con l’Italiana Innocenti

In Italia grazie all’accordo con la Innocenti fu prodotte e distribuite in quattro versioni:

IM3 Innocenti Morris terzo modello, con un frontale ristilizzato appositamente da Pininfarina, interni specifici con finiture migliori e sedili piu’ accoglienti, pavimento in mouquette, piu’ accessoriata e curata rispetto alla versione inglese, un 1100 con 55 cv.

I4, versione “piu’ economica”, piu’ competitiva rispetto alla IM3, era semplicemente una Morris 1100 con il marchio Italiano, 1100 cc da 48 cv.

I4S, una versione piu’ “sportiva” della I4, con motore da 55 cv (il medesimo della IM3).

I5 con allestimento della IM3 e frontale della i4.

Sino alla fine degli anni 60, quando la IM3 divenne IM3S, le 4 e 4s sostituite dalla I5 (loro versione “rivista” e ristilizzata), arrivando al 1974.

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