Bimota, partendo dai kit, arrivando a capolavori a due ruote
Redazione
Bimota
Massimo Tamburini nel 1971 creo’ la Bimota, realizzandole utilizzando come base moto di altre case.
Realizzando dei kit e proponendoli in vendita singolarmente o gia’ “montati”, utilizzando i motori di serie, spesso migliorandone le prestazioni e le ciclistiche.
Poche le moto prodotte, con listini decisamente piu’ elevati rispetto a quelli delle moto “di serie”, conquistando una quota di mercato di nicchia.
Bimota HB1 prodotta in 10 sole unita’, su base Honda CB 750 – 1973
DB 1, motore Ducati, anno 1985
YB4 (yamaha), la sigla Y indicava i modelli con motore Yamaha
DB 1 SR
Tesi, presentata all’EICMA nel 1983. Una moto troppo rivoluzionaria, che, peraltro, creo’ grossi problemi alla casa Riminese. Le altre rispetto a questa sembravano decisamente obsolete.
Tesi 1D, 1990, motore Ducati, quello della 851, si nota subito la sospensione anteriore con forcellone a due bracci, dava evidenti risultati in guidabilita’ e stabilita’.