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Chiti Carlo ed i grandi motoristi – nella storia

Chiti Carlo ed i grandi motoristi.

Credo che vada certamente ricordato non solo per essere stato un grandissimo motorista, ma non di meno fu anche un eccellente aereodinamico.

E’ impossibile non ricordarne il primo spoiler comparso su una vettura da competizione, era la Ferrari 246 SP.

Notissimo per aver firmato il progetto della Ferrari 250 GTO insieme con il grande Bizzarrini.

Ergo che quando si pensa a questa importantissima figura del panorama storico motoristico, non si possa non accostarlo alle Ferrari e le Alfa Romeo.

Fu la casa del biscione ad affidargli il suo primo lavoro appena laureatosi, facendolo lavorare dal 1952 al 1957 nel “reparto Corse Alfa Romeo”.

Come ad Enzo Ferrari andrà sempre riconosciuto un certo intuito.

Magari e soprattutto quello nel saper scegliere e valutare le persone da avere accanto (professionalmente), il Drake lo affianco’ peraltro ad un altro vero e proprio genio del periodo, Mauro Forghieri.

Pare che avesse un ottimo rapporto con Enzo Ferrari ma non con la moglie del Drake, cosa che lo “costrinse” ad abbandonare la Ferrari, facendolo insieme ad altri 7 ingegneri.

I tecnici del suo validissimo team vanno accomunati in molti progetti, uno su tutti fu quello della 156 F1.

La prima Ferrari a motore posteriore, i vinse due titoli mondiali, una con Mike Hawthorn (1958) e con Phil Hill (1961).

Enzo Ferrari aveva un motto: i buoi devono stare davanti al carro, inizialmente non si dimostro’ esattamente entusiasta di una sua auto con il motore posteriore.

Nonostante i non pochi problemi iniziali la vettura presentò subito delle novità importanti, oltre al posizionamento avanzato del cambio ed un V12 completamente ridisegnato.

Un aneddoto ci racconta che avesse raccontato …..

Una volta montato per dei test e per la prima volta lo spoiler da lui creato sulla Ferrari 246 SP, che servisse per evitare che gli schizzi di benzina finissero sui tubi di scarico, magari durante i rifornimenti.

Quando si ritiro’ dalla Ferrari approdo’ alla ATS Automobili Turismo e Sport (1966), restandoci poco e con risultati non all’altezza della sua precedente storia ed esperienze.

Chiti Carlo ed i grandi motoristi, l’alfa Romeo sempre nel 1966 lo convinse a tornare.

E lui nello stesso periodo divenne Direttore Generale della  AUTODELTA, la divisione sportiva dell’Alfa Romeo.

Chiti Carlo ed i grandi motoristi, in una foto d’epoca.

Con la mitica 33 TT12 vincerà il mondiale Marche nel 1975 e nel 1977,  risultato che assolutamente convinse la casa madre Milanese a ritornare in formula uno.

Va assolutamente precisato che il telaio ed il motore di quella vettura furono realizzati da Giuseppe Busso, solo successivamente il progetto venne affidato alla Autodelta.  

Dopo Fangio nel 1951 (GP di Spagna) fu la prima vittoria della Alfa Romeo in F1, con la Brabham-Alfa Romeo BT46-B.

Quella con una vistosa ventola posta posteriormente, venne quasi subito esclusa dal mondiale subito dopo aver vinto il GP di Svezia (Anderstop) del 1978 con Niki Lauda.

La vittoria venne comunque convalida ma “fermata” l’auto, e Chiti pare non la avesse presa benissimo, anche per via di un carattere che alcune cronache raccontavano essere piuttosto sanguigno.

Nel 1985 fonda la motori moderni, solo dopo aver definitivamente chiuso il suo rapporto con la Alfa Romeo.

Con un suo nuovo motore un V6 Turbo, quello che equipaggio’ anche le Minardi e le AGS.

Seguirono altri progetti, dal boxer 12 cilindri aspirato della Subaru-Coloni e la Jotta Caspita (prototipo nipponico).

Il 7 luglio del 1994 ci lascio’ a Milano, Chiti Carlo ed i grandi motoristi probabilmente fra i migliori di sempre.

I grandi motoristi