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Clay Regazzoni – il ricordo di un bambino

Clay Regazzoni

Il mio e’ e sara’ sempre un ricordo legato alle emozioni, a quanto provato un dato istante, per un dato momento, quello di un bambino, un ragazzino degli anni 70.

Lo stesso che guardava i GP con suo papa’, spesso con amici dei genitori, li sentiva parlare, alle volte discutere, spesso esultare.

Del pilota Clay Regazzoni ho ricordi sfocati

ne ho di piu’ della persona, ricordandolo come sapesse essere simpatico, capace di analizzare un gp in una delle numerose sue interviste pre e post corsa.

Lo ricordo sulla Ferrari

in quel Gp a Monza, il giorno prima del suo compleanno, quando vinse, era la sua prima volta, ricordo Roberto (amico di famiglia e suo tifoso) esultare.

Mi sembrava un omone

io abituato a vedere e pensare i piloti piu’ “minuti”, piu’ “snelli”, quel signor pilota di origine Svizzera.

Ero un tifoso che viveva la Formula Uno non troppo “direttamente”, ascoltavo cosa dicessero gli altri, spesso amici di famiglia, qualche volta loro conoscenti.

Una cosa pero’ la ricordo

facendomi un’idea mia, convintamente, il come fosse riuscito ad emergere, “sgomitare”, nonostante avesse sempre avuti compagni di squadra “ingombranti”, molto forti.

Da Jacky Icks, a Lauda, Alan Jones

spesso piloti tosti sia fuori che dentro i circuiti, ma lui emergeva comunque, riusciva a guidare bene, difendendosi sempre egregiamente.

Quando in seguito ad un grave incidente rimase paralizzato, passando il resto della sua vita su una sedia a rotelle, me ne dispiacqui molto.

Non desidero elencare le auto che guido’

invitandoti a leggere uno dei link contenuti nel post, io volevo ricordare un uomo, un pilota, che ricordo con piacere, per la sua ironia, competenza, capacita’ di guidare ed emozionare.

Grazie –  il ricordo di un bambino.