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I deflettori d’aria, finestrini vintage

I deflettori d’aria

Negli anni 70 e in buona parte anche negli ’80, difficilmente potevi vederne un’auto priva.

Sembrava che fossero degli optional indispensabili, spesso scelti anche per le auto piu’ “piccole”.

Nell’oramai mitico condominio, quando ero piccolo, avevo come vicino un signore tedesco di Germania, un tipo grande e grosso, parecchio burbero.

Quello che aveva le camere da letto nell’ala posteriore del condominio e cio’ nonostante si infastidiva se alle 17,25 giocavamo a pallone, anche se lo facevamo dall’altra parte dell’abitato.

Bene, tralasciando i ricordi ludici, lui aveva una leggerissima passione per la Opel, credo di aver visto piu’ Kadett guidate da lui che non in tutto il resto della mia vita.

Quelli per una Ford Sierra MKII, si noteranno subito le dimensioni “generose”.

Su quelle auto non faceva mai mancare il deflettore dell’aria, per lui era un must, una cosa senza la quale l’auto non poteva nemmeno esistere.

Una volta gli chiesi a cosa servissero

lo feci mentre stava porzionando il suo mitico aceto, un altro momento “topico” per lui, un rito che prevedeva un silenzio mistico e assoluta concentrazione.

Mi spiego’ che lui, quale accanito fumatore, durante le lunghe percorrenze poteva fumare i suoi adorati sigari, e che la moglie; poco avvezza al fumo, decisamente poco, non si lamentava.

Questi, in una foto presa da un noto sito di vendite, erano per una Autobianchi A112, erano piu’ grandi della stessa auto.

Sosteneva che il fumo uscisse molto piu’ velocemente

che non quando aveva il finestrino parzialmente abbassato, perche’ si creava un vortice, facendo uscire prima il pestilenziale odore.

Nel mentre arrivo’ il sig. B……ni, titolare di una nota autoscuola del paese, sentendoci entro’ nella discussione, sostenendo anche lui che funzionassero molto bene.

Peraltro, pare fossero “miracolosi” quando pioveva, permettendo un valido ricircolo dell’aria, senza che entrasse nemmeno una goccia, anche quando veniva giu’ il diluvio.

Per lui esisteva solo un marchio capace di produrne di validi e duraturi

lo stesso che aveva montato su tutte le sue auto, e qui si accese una “discussione” su marche, adattabilita’, costo, dimensioni, che manco stessimo parlando di una questione d’interesse mondiale.

Passata quasi un’ora, essendo appena appena stanchino di sentire filosofeggiare sui deflettori, garbatamente, salutando, me ne andai.

Ricordo quelli montati sulla A112 Abarth usata, parecchio usata, che acquisto’ un caro amico, Antonio, erano enormi, o perlomeno su quella piccola auto sembravano ancora piu’ grandi di quanto non fossero.

I deflettori d’aria per auto piu’ “moderne” sono di dimensioni molto piu’ ridotte rispetto a quanto visto in passato.

I deflettori d’aria, un accessorio “di moda” in quegli anni, anche nei negozi di auto-accessori non mancavano mai, anche mio zio, rappresentante del settore, mi confermava che fossero un prodotto “alto vendente”.

Oggi, non li vedo da una vita, tempo fa incuriosito chiesi se potessero essere montati sulla mia golf, non ricevendo risposte soddisfacenti.

Anche perche’ ero abituato a vederne di simili a quelli montati sulla Kadett, dalle dimensioni generose, che non potevi non notarli, mentre quelli proposti non sembravano grandi nemmeno la meta’.

Non so se in questo caso le dimensioni siano importanti, ma da una vela da yacht a quella di una barca giocattolo, credo ce ne passi.

Insieme al portapacchi, quegli accessori……. vintage…… molto vintage……..