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le derivate Auto Zodiaco Squalo – le dune buggy

Auto Zodiaco Squalo

Una derivata che poteva tranquillamente finire (anche) nella categoria delle spiaggine, visto il principale utilizzo a cui era, solitamente, destinata questa vettura.

Ho preferito inserirla in questa categoria per un ricordo, quello legato ad un carissimo amico di uno zio, che ne aveva una simile, tenuta per molti anni, sino alla sua rottamazione, era praticamente tenuta inseme dal nastro adesivo.

Era una persona molto estrosa, sempre allegra, e quell’auto era perfetta per Lui.

A breve Ti presentero’ una piccola coupe’ italiana con la carrozzeria completamente in plastica, un po’ come questa dune buggy.

dopo l’esperienza fatta con il suo primo kit di montaggio, ordinato negli USA

l’azienda bolognese Autozodiaco, propose questo nuovo modello, vendendolo come una dune buggy coupe’, con un nuovo hard top, e una carrozzeria “piu’ filante” rispetto alle altre dune buggy “classiche” dell’epoca.

Questa dune buggy la Auto Zodiaco Squalo, ha un muso che richiama quello della VW maggiolino, molto piu’ di altre.

Nella locandina pubblicitaria del periodo per la Auto Zodiaco Squalo

veniva scritto che questa vettura avesse un’ottima tenuta di strada, una velocita’ massima di 145 km/h e una buona accelerazione.

Anche per la Auto Zodiaco Squalo, il motore e il telaio, erano ancora una volta quelli della VW maggiolino, con piccoli “accorgimenti” sulla meccanica, e montando una carrozzeria in vetroresina leggerissima e comunque di dimensioni ridotte.

Una Auto Zodiaco Squalo con la capote opzionabile.

Un breve cenno sulla Autozodiaco, il fondatore Mario Zodiaco:

l’attivita’ della “piccola” azienda italiana inizio’ con la vendita di kit di montaggio per dune buggy, con la Deserter.

Il primo era composto dalla carrozzeria in vetroresina, un parabrezza, i fanali, tutta la viteria necessaria per il montaggio, ottenibile con una cifra di 371.400 Lire nel 1968.

Come opzional erano acquistabili un hard top, dei sedili “dedicati” (fatti produrre per lo specifico modello), e pneumatici a sezione larga e un roll bar.

La base sempre una VW maggiolino, sul cui telaio, accorciato, veniva “appoggiata” la carrozeria in vetroresina.

Fu un film americano, The thomas Crown Affair, del 1968, con Steve McQueen

a far scattare la scintilla nella testa di Mario Zodiaco, l’appassionato fondatore della Autozodiaco.

In quel periodo lavorava ancora con il padre, nell’impresa di costruzioni di famiglia

e anche per alcuni dissidi con il genitore, decise quasi subito di abbandonare quel lavoro, per fondare la All Car a Bologna, una piccola impresa, iniziando la nuova attività comprando e vendendo auto di tutti i tipi.

Sucessivamente si tolse quel tarlo dalla testa, che da tempo lo tormentava, ed ordino’ dagli Stati Uniti un Kit di montaggio per le dune buggy.

Un costo importante per lui, in un momento molto difficile, tanto dal convincerlo che dovesse venderlo, una volta arrivato.

Ma appena aperte le grandi scatole e vistone il contenuto quella voglia di venderlo passo’ in un baleno.

Di buona lena, si mise li per capire come potesse adattarlo sul telaio di un maggiolino, sapeva che fosse piu’ lungo rispetto alla carrozzeria presente nel kit.

Dopo molto tempo passato a modificare, tagliare, montare, smontare, ci riuscì, e felice decise di farci subito un giro, non troppo lungo per via del fatto che la vettura non fosse ancora omologabile in Italia.

Ma tornato a casa si accorse che molte persone si fossero fermate a guardare, incuriosite la sua auto, con il contorno di un forte chiacchiericcio e stupore.

Era riuscito a bloccare il traffico, la cosa gli fece subito intuire ilpotenziale di quella vettura, l’enorme potenziale di quel kit che aveva faticosamente ottenuto e poi montato.

Non sapendo da dove iniziare contattò Bepe Seragnoli, titolare della Marivar, un’azienda costruttrice di barche a vela

Dopo un certo lasso di tempo, insieme, costruirono due dune buggy, facendolo nonostante non ci fossero grandi disponibilità di denari per quel progetto.

Ma ostinatamente, con molte rinunce, poco dopo, nella stessa sede della All Car, fondo’ la Autozodiaco (1969).

A novembre dello stesso anno, presento’ al Salone di Torino la Sua Dune Buggy, con un afflusso di curiosi, per lui molto esaltante.

Fra chi arrivo’ al suo stand, vi furono alcuni noti attori, cantanti, personaggi dello sport, gli stessi che vollero ordinargli uno dei suoi kit, seppur non fossero ancora entrati in produzione.

Ma sapeva che ci fosse un problema sull’omologazione della vettura anche per via di una presa di posizione della VW su quel tipo di auto.

L’approvazione da parte del Ministero dei trasporti, dopo qualche lungaggine, arrivò, seppur con molti paletti posti dal gruppo VW.

Va ricordato che fece molta fatica per ottenere quell’approvazione, tanto dal dover; anche; “spulciare” vecchi permessi ed “utilizzarli” perrisolvere la suacontroversia con la VW.

Insieme al suo socio, il Pazzaglia, quello delle barche

il figlio di una ricchissima famiglia bolognese, inizio’ la produzione dei suoi kit di montaggio, con una societa’ le cui quote erano del 50% ciascuno.

Come sappiamo i due soci, di li a breve, finirono per litigare e lasciarsi, il Pazzaglia fondo’ una sua azienda che produceva altri kit, con, in seguito, molti contrasti fra i due ex soci.

Mario Zodiaco rimase a Pianoro, in provincia di Bologna, sino al 1974, quando la Autozodiaco chiuse i battenti.

Auto Zodiaco Squalo in una foto d’epoca.

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