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Lancia Flaminia SuperSport Zagato, Italian Style

Lancia Flaminia SuperSport Zagato

Se si pensa ad una auto di classe, sportiva, elegante, ben fatta e rifinita, difficilmente io faccio fatica a non pensare ad una Lancia, se poi ha la classe di questa SuperSport Zagato……..

Un’auto considerata dalla stessa Lancia importante, tanto da utilizzarne alcuni modelli (Flaminia Zagato) nelle competizioni ufficiali, anche se era spesso e per lo più utilizzata da team semiufficiali.

Uno dei piloti di una di queste squadre ufficiali o semi tale era un certo Cesare Fiorio, lo stesso che fu anche Direttore Sportivo della Ferrari.

Questa era la versione “più sportiva” dotata di un motore da 2755 cc e costruita nella prima meta’ degli anni 60.

Lancia Flaminia SuperSport Zagato in un opuscolo dell’epoca.

­Se la versione precedente va sicuramente ricordata….

Per il suo motore da 2458 cc e per essere stata una delle prime a fare largo uso di leghe leggere, con un record detenuto per lungo tempo, quando gli altri a farlo erano marchi come Ferrari e Maserati.

La Flaminia Zagato, non ancora la Super Sport.

Con una percentuale del 24,7% come utilizzo di leghe leggere, quella che era una percentuale molto alta in quegli anni, cosa che da appassionato voglio ricordare, con un peso complessivo di 95 chilogrammi per la carrozzeria e 215 per le parti meccaniche.

 

La Lancia Flaminia SuperSport Zagato, oltre a beneficiare delle migliori caratteristiche della “sorella”…….

Aveva un nuovo sistema idraulico per la tensione della catena di distribuzione, dotato di una valvola capace di mantenerne inalterato il valore, in grado di reagire a qualsiasi variazione della pressione dell’olio motore.

Secondo alcune leggende questa sua peculiarità creo’ qualche grattacapo ad alcuni meccanici, cosa “particolare” anche a quelli Ufficiali Lancia, che in molti non lo avevano mai visto prima.

Che dire dell’incremento di potenza avuto dalla versione Supersport, partito dalla cilindrata passata dal 2500 (2458) al 2800 (2755), passando quindi da una motorizzazione si potente ma che non riusciva ad “impensierire” le GT di allora a……….

Esteticamente finiremmo con il descrivere la nuova coda, quella tronca che le cronache ci raccontano essere stata criticata al suo debutto, ehhehe ma non è da una vettura Lancia avere linee così “rigide” e squadrate…..

Citerei anche…

La “persiana” sistemata davanti al radiatore dell’acqua, comandata automaticamente  da un termostato.

Il lavavetro a depressione (cosa allora visibile ed utilizzabile solo su auto di grande pregio e lusso).-

Il disinnesco degli indicatori di direzione per mezzo di una elettrocalamita sul piantone dello sterzo.

Un volante con la possibilità di regolare la distanza fra il guidatore e il cruscotto.

E il servofreno Lockeed con doppia pompa.

 

Il cambio e il differenziale erano assemblati in un blocco unico con il ponte posteriore, freni tutti a disco, quelli posteriori posti subito fuori dal differenziale per ridurre il più possibile le masse sospese.

Le sospensioni anteriori prevedevano dei bracci trapezoidali con grosse molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e barre stabilizzatrici, si verifichi cosa montassero le auto dello stesso periodo, anche le Lancia più “importanti” e si potrà realmente capire cosa sia stata questa auto.

Esteticamente si noterà subito la nuova coda, una “semi tronca”.

Con l’intera carrozzeria che poteva e doveva far capire subito che si stesse guardando e possibilmente guidando una vettura sportiva, con i suoi 152 cavalli, non una potenza mostruosa ma comunque “elargita” da un motore molto elastico e con quel suo suono profondo e piacevolissimo.

Nonostante le sue dimensioni era un’auto capace di percorrere ogni tipo di strada asfaltata, su quelle più tortuose lo faceva con una certa agilità, comoda e sicura come era riusciva a far sentire sempre tranquillo chi era dietro il volante.

Gli interni……..

Il cruscotto con i suoi inserti in legno pregiato; vero e selezionato legno; le cromature sapientemente dosate ed inserite nei punti giusti, i sedili in pelle ed una moquette di altissima qualità “”copriva”” tutto il resto.

Assolutamente da citare il grande sportello apribile dal sedile posteriore, che permetteva di collegare l’abitacolo al vano bagagli rendendo più sfruttabile uno spazio di suo non molto ampio.

Il cruscotto era “tipicamente” Zagato, con una strumentazione molto completa e racchiusa in due soli elementi di grande diametro.

Dalla foto potrete anche notare che siano presenti alcune “levette” dalle dimensioni “adeguate”, che potevano essere subito visibili e  utilizzabili da chi stava guidando.

Scheda tecnica Lancia Flaminia SuperSport Zagato.

Motore anteriore a sei cilindri, a V di 60 gradi

alesaggio e corsa 85 x 81,5

cilindrata 2775 cc, 152 cavalli a 5600 giri

alimentazione con tre carburatori doppio corpo Weber 40 DCN4 di tipo verticale

distribuzione con albero a camme centrale mosso da catena, valvole in testa, aste e bilancieri

lubrificazione forzata con radiatore dell’olio, capacità carter 6,6 litri

raffreddamento ad acqua, con circuito da dieci litri.

Lancia Flaminia Super Sport Zagato e le Sue “sorelle”

TRASMISSIONE.

Trazione posteriore con frizione monodisco a secco

cambio a quattro rapporti più retromarcia, posto sul treno posteriore in blocco con il differenziale

AUTOTELAIO.

Carrozzeria portante, avantreno a ruote indipendenti con trapezi, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice.

Retrotreno, De Dion con balestre semiellittiche, ammortizzatori idraulici, e barra stabilizzatrice.

FRENI.

A disco Lockeed con servofreno a depressione

(Il freno idraulico è stato sviluppato da Malcolm Lougheed (che in seguito cambiò il nome in Lockheed) nel 1918.)

sterzo, a vite e rullo.

Cerchi.

In lamiera con pneumatici 175 x 400.

DIMENSIONE E PESO.

Lunghezza 4490 mm. – larghezza 1630 mm. – passo 2520 mm. – carreggiata anteriore e posteriore 1370 mm. – peso a vuoto 1280 chilogrammi.

PRESTAZIONI.

Velocità massima 210 km/h, accelerazione da 0 a 1000 metri in 32 secondi.

PREZZO.

3.788.000. Lire su strada dal listino del 1965, esemplari costruiti 599, di cui 187 in versione Super Sport.

In sintesi:

una delle più belle Lancia di sempre, un’auto dalle linee superbe con un’eleganza che traspare anche dai più “piccoli” particolari, splendide le maniglie interne per chiudere la portiera, con soluzioni tecniche e materiali molto all’avanguardia, quel portellino dietro i sedili, lo stesso che possiamo rivedere solo oggi e solo su alcune auto.

Italian Style, che classe ragazzi……..

Marcello Mastroianni e la Sua amata Lancia Flaminia SuperSport Zagato