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Mercedes SEC, il ricordo di un bambino.

Mercedes SEC, ciao Filippo mi è arrivata l’auto nuova, vieni giù che la guardiamo insieme, al telefono c’era un amico di famiglia.

Anche un vicino di casa, il direttore di una importantissima azienda tedesca e della sua sede italiana, famosa anche per i preparati per torte e budini, la Cameo.

Credo che l’amico Manuel Montanari lo possa confermare, come credo ricordi la cortesia e la classe di quella persona.

Se poi volesse andare sul fondo credo che qualcosa potrebbe anche emozionarlo, ciao Manuel.

Scendo nel cortile, lui era già lì, dimostrandosi subito molto entusiasta per la sua nuova auto, e difficilmente chiunque avrebbe potuto dargli torto.

Eravamo agli inizi degli anni 80, più verso l’84 o giù di lì, pochi anni dopo che venne presentata al Salone di Francoforte del 1981.

Una coupè molto grande, con delle vetrature importanti, faceva fatica a starci in quel garage, tanto che decise di parcheggiarla in un altro, a memoria.

Il colore un grigio non chiaro, credo fosse “vicino” ad un fumo di Londra.

Fuori nel cortiletto, c’era un bel sole, subito gli chiesi se era comoda, come ci si sentiva a guidarla.

   

La Mercedes SEC, era una quattro posti

Un sedile posteriore che sembrava tanto un comodissimo divano in pelle, uno di quelli che avremmo visti in una casa di persone benestanti, il cruscotto molto “tedesco”, completo di tutto, ma austero.

Nel frattempo arrivò anche il papà, saputolo appena tornato dal lavoro, scese subito.

Ciao Giorgio, ciao Herbert, vieni con noi che ho promesso al Filippo di fare un giro per fargli vedere come va la mia nuova auto ???

Partimmo, all’incrocio girammo verso Moniga, quel viale lungo ed alberato sembrava perfetto.

Il Sig. Vinatzer non era persona solita correre, stavamo infatti procedendo ad una andatura turistica, credo di poco superiore ai 50 km/h.

Ero seduto ovviamente dietro, comodissimo, con tanto spazio, non facendo fatica a notare la progressione e la comodità di quell’auto.

Ci fermammo in un bar tabacchi, il papà doveva acquistare le sigarette e l’amico voleva festeggiare offrendoci qualcosa.

Tu Filippo cosa vuoi, la solita tonica??? Si, e presi la bottiglietta andandomene fuori per guardarmela con calma, lasciandoli a fare due parole, fra amici.

Un (quasi) tredicenne davanti ad una delle più belle coupè Mercedes di sempre, se ne stava li a fissarne le ruote, il disegno, quei magnifici fianchi, il cofano così imponente, lo fece per almeno una mezz’oretta.

Tornarono e ripartimmo verso casa, non c’era nessuno, ecco che allora Herbert volle provarne l’accelerazione, scalò una marcia, diede poco gas, e lei rispose subito, una meraviglia.

Su quel viale alberato abbassammo tutti i finestrini, e l’assenza del montante centrale la rendeva ancor più bella, affascinante.

Quella Mercedes SEC, non ricordo che versione fosse, se quella da 204 o 231 cavalli, con un motore V8 in comune.

Il suo prezzo di listino era fissato partendo da 54.000.000. di Lire, optional a parte, e con l’ABS di serie.

Tornati a casa si salutarono ricordandosi del loro appuntamento per la sera stessa, il mio papà mi chiese quanto mi fosse piaciuta, ed io gli risposi tanto, ma tanto, lui sorridendo annui.

  

In sintesi, proprio quella Mercedes SEC:

oggi oltre a voler ricordare un’auto, una bellissima vettura, ho provato a ricordare una persona, un amico di papà, fra quelle che ritengo abbiano lasciato un forte segno, per la loro cortesia, e altre importanti doti.

Da piccoli sarà capitato a tanti di fare il “mercatino” in un cortile, sotto casa, in una qualche via.

Ebbene ogni volta che lo abbiamo fatto lui si è sempre fermato, prendendo una volta un Topolino, un’altra un giochino sgangherato, o una limonata, magari anche quelle volte che era oscena.

Una persona squisita, lo ricordo molto bene, è difficile non ricordarlo, una persona squisita.

Grazie.

il ricordo di un bambino.