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Poste e telegrafo i mezzi di locomozione

Poste e telegrafo i mezzi di locomozione, ero da quel cliente, quello in cui incontrai  un suo finale esperto di auto e moto vintage.

Lo stesso che si pose come un Mike Bongiorno della bassa, visto e letto qualche post fa in un altro post, presente nel link.

C’era lì lo stesso bambino della volta scorsa.

Era intento a giocare con un modellino, sempre uno di quelli da edicola, era un furgone, nel frattempo entrava nel negozio un artigiano, con una età che stimerei sulla settantina.

 

Fiat 850 Carrozzeria Coriasco in scala.

 

 

Fuori c’erano il suo furgone, datato come lui, e un ciclomotore piuttosto “vissuto” di un portalettere.

Mentre stavo aspettando ho fatto due più due, ed ho pensato (quasi) subito ai vecchi mezzi di locomozione in dotazione ai cari postini.

Il sabato è ormai un “classico”…

Me lo sono segnato su una copia commissione già compilata, sicuro che una volta tornato a casa avrei saputo su cosa scrivere, doveva essere un post sui “mezzi da lavoro vintage”.

Desiderando con quella legata ai mezzi utilizzati dai portalettere, anche per via di una mia giovanile esperienza lavorativa, la stessa che mi ha lasciato buoni ricordi.

Poste e telegrafo i mezzi di locomozione in una foto d’epoca proveniente dall’archivio di Poste Italiane.

Nei miei libri non ho trovato granché.

Forse ed anche per il semplice motivo che di solito so cosa e dove cercare, conosco abbastanza bene la mia biblioteca, non ricordo di averci trovato nulla sul tema, sto provando su qualche libro. 

Prima non mi ero nemmeno lontanamente immaginato di poter scrivere qualcosa su un argomento così, sono “”abituato””” a trattare sui mezzi commerciali, orientandomi però quasi sempre su uno specifico modello.

Trovo questa foto bellissima, sarà per via di quella pipa ????

Peccato, perché di ricordi ne ho, ne abbiamo tutti.

Chiunque di noi ricorda un motorino, un “furgoncino” con gli adesivi P.T. Poste e Telegrafi, e tutto sommato mi sembrava di vederne molti di più che non quanto faccia oggi, molto probabilmente “sostituiti” anche dai mezzi utilizzati dai corrieri. 

Poste e telegrafo i mezzi di locomozione, ricordo il postino che ci consegnava la corrispondenza

molto spesso lo incontravo tornando a casa, se prendevo il pulmino lo vedevo scendere dalla discesa, se tornavo a piedi sul retro dell’ufficio postale di Desenzano del Garda, dove entravano e stazionavano i postini.

Ho fatto anche io il postino, per due stagioni, alla guida del mitico Garelli prestatomi da un caro zio, quell’ufficio postale posso dire di conoscerlo abbastanza bene.

Nel 1989 e 1990, se non ricordo male.

Dalla mia scuola elementare all’ufficio ci saranno stati si e no 500 metri, e da lì a casa pochi di più.

Aveva una Vespa, con alcune appendici, quelle che altro non erano che dei ganci per le borse che contenevano la corrispondenza varia, presumo se li fosse fabbricati lui stesso a casa, nel suo garage.

Gli altri erano o sempre delle altre Vespa o dei ciclomotori, ne ricordo solo uno, forse una, che consegnava la posta con una bicicletta avendo le “utenze” molto vicine.

Per le “consegne pesanti” avevano (a memoria) un furgone Fiat, lo stesso visto in un post recentissimo, identico a quello usato dal giornalaio.

Bellissimo questo diorama, molto dettagliato.

Negli anni sono passato diverse altre volte davanti a quell’ufficio.

Ed spesso ho visto mezzi diversi, sino ad un quindici/vent’anni fa, quando iniziarono ad essere utilizzati modelli di scooter, tutti uguali, tutti gialli.

Poste di San Marino, “restando vicini”.

Oggi non ci facciamo più caso, è molto probabile.

Cercando fra le foto che stai guardando ho fatto una “”scoperta””, non sapevo che ci fossero dei francobolli dedicati al servizio postale, forse anche per il semplice motivo che non ricordo il giorno di averne acquistato uno.

A questo punto, domattina al mercatino del vintage a Lonato, inizierò a cercarne uno, concentrandomi su quello da 0,70 centesimi, temo che nelle rivendite non ce ne siano più.

Poste e telegrafo i mezzi di locomozione.

Ho trovato alcune foto molto datate, ed in una di queste quello che secondo quanto scritto fu il primo mezzo a quattro ruote utilizzato per la consegna di lettere e pacchi.

Bhe lasciami scrivere e pensare che sino ai primi anni ’90 anche quei mezzi avessero un certo fascino, fossero ricordabili, anche considerando il fatto che fossero diversi fra loro, scelti dai vari portalettere.

Mentre scrivo, come al solito 😉 , ritornano alla mente dei ricordi, lo faccio anche per questo, ricordare mi piace, lo trovo piacevole.

Eravamo ad Edolo, da una cara amica di famiglia, e lì ricordo un vecchio furgone.

Esattamente come quello visibile nella foto sotto, alla guida c’era un signore con una corporatura piuttosto robusta, stava scaricando della merce varia, sul furgone c’era ancora scritto servizio postale, ricordo che Adriana gli chiese come mai.

Lui rispose di averlo acquistato di seconda mano, di non aver ancora trovato il tempo di togliere quelle scritte, la cara amica di famiglia lavorava nell’ufficio postale di Desenzano, immagino che quel suo chiedere fosse dovuto.

Come ricordo di essere andato in uno sfasciacarrozze.

Non lontano da dove abito ora con la mia famiglia, ed aver visto una piccola “montagna” di scooter, nella maggior parte dei casi delle Vespa, ammassate perché occupassero il minor spazio possibile.

Il ragazzo che lì lavorava mi spiegò, dopo aver notato la mia curiosità, che erano tutte di ex postini, demoliti dopo l’arrivo dei nuovi mezzi, gli chiesi come mai non ne avessero salvato nessuno, mi rispose che smontandoli avrebbero recuperati solo i pezzi di ricambi salvabili. 

La maggior parte delle foto provengono dall’archivio Poste Italiane, tutte reperite sul web.

Poste e telegrafo i mezzi di locomozione, sempre in uno sfascio, tanti anni fa, eravamo almeno nella prima metà degli anni ’80.

Era un furgone Fiat, praticamente identico a quello nella foto sotto, con evidenti problemi alla carrozzeria, molto molto danneggiata.

Ero lì con mio zio Giorgio, stavamo cercando un fanale anteriore per la sua Opel Kadett, il da lui conosciuto proprietario del deposito me lo fece vedere, faticando ad aprire la portiera lato passeggero, quella del guidatore era contro una parete.

Era un vecchio, vecchissimo furgone delle poste, arrivato lì perché davvero giunto alla sua fine, non si poteva salvare molto, il motore era già stato tolto, mancando il cofano motore lo notai subito.

Personalmente:

in questo post ho “””dovuto””” ricorrere solo a qualche mio ricordo, speranzoso che l’età non ne abbia offuscato nessuno, son comunque passati diversi anni.

Ed ora che ci ripenso, oltre a non ricordare il giorno in cui ho acquistato un francobollo, non ricordo nemmeno il tempo di aver messo una qualsiasi lettera in una cassetta della posta.

Dove abito ne sono rimaste poche, davvero in un numero limitato, di cassette postali, dagli anni 90 in poi son cambiate molte cose, io stesso vado in un ufficio postale solo per inviare o ritirare (molto poco volentieri) le raccomandate 😉 😉 .

A sabato prossimo con i mezzi da lavoro vintage, e saranno fra i più “particolari” e rari che ho proposto sinora.

Mezzi da lavoro, quelli vintage.