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Le botteghe vintage – ricordi.

Le botteghe vintage.

Ci stiamo avvicinando al Natale.

In famiglia abbiamo sempre festeggiata una ricorrenza, Santa Lucia, così oggi vorrei provare a ricordare quelle botteghe che vedevo quando ero piccolo, provando a trasmettere quel tipo di emozioni miste ad attese e „mistero“ sul cosa potesse mai arrivare.

una bella bottega classica, con una bella vespa.

Quando le vetrine erano ricche, una gioia passarci davanti.

Quando passava il parroco con i chierichetti.

La merce veniva esposta anche fuori, sulla strada.

Foto presa in prestito dalla pagina del carissimo Massimiliano Sasso.

   

 

Sia per me che per molti miei amici e coetanei allora il regalo più desiderato era uno solo.

La pista delle macchinine della Polistil, penso di averci già scritto qualcosa.

Più o meno un mese prima i negozi specializzati iniziavano a prepararsi per la ricorrenza, con vetrine ancora più ricche di mercanzia ed addobbi.

Si usciva e non ci si formalizzava come oggi.

Le botteghe vintage, era una gioia quando passeggiavo lungo i portici a Desenzano o magari a Brescia in visita dagli zii.

L’unica altra modalità era il farlo per posta, magari attraverso un coupon staccato dal catalogo Postalmarket.

E 😉 😉 😉 su quel catalogo e sue specifiche pagine potremmo parlarne.

Ricordo che quelli del centro venissero sempre chiamati negozi, come se appartenessero ad un’altra categoria, le botteghe erano quelle su altre strade, viali o vie più „interne“, ho molti ricordi su quello specifico periodo dell’anno, oltre al sapere che avrei ricevuto dei giocattoli nuovi potevo rincontrare alcuni amici di famiglia e parenti solo in quel periodo.

Le botteghe vintage, Sto scrivendo e ricordando quanto stai leggendo.

Perché oggi stiamo vivendo uno dei momenti peggiori che io ricordi, colpiti dal covid che oltre a colpire sanitariamente tantissime persone sta avendo un effetto devastante anche sul commercio, su molte di quelle botteghe che erano già sopravvissute ad un periodo non certo facile.

Le ghirlande e lustrini visti nei due decenni ’70 e ’80 forse non li rivedremo più, pare che si sia diventati più freddi; meno entusiasti; specie oggi che siamo costretti a restare in casa (per frequenti DPCM).

Oggi so di essere uscito parecchio dal mio solito percorso, avrei potuto proporti un prototipo visto che è lunedì, ma ho voluto ricordare altro, credo davvero che ne valesse la pena.

Le botteghe vintage, mi permetto un consiglio.

Se vorrai e potrai spendere per dei regali, anche un piccolo presente, prova ad andare in un negozio, magari uno di quelli che frequentavi già tu o la tua famiglia, sarà un’occasione per provare ad uscire ed incontrare qualcuno, aiuterai delle persone che fanno questo lavoro da tempo.

Ricordi e botteghe vintage.