DannataVintage.com

Toyota EX II 1969 – electric prototype.

Toyota EX II 1969.

 

Il motore elettrico e raffreddato ad aria, con0 quella „cupola“ in plexiglass per la Type A.

Quella che era sia sollevabile che capace di offrire ad un eventuale autista una visuale molto ampia.

A due posti e prevista in tre varianti, la type A per i pendolari l’unica con quella copertura, la Type B (più commerciale diciamo) una specie di piccolo furgone per il trasporto di pacchi e valigie su brevi percorsi e la C  per il tempo libero.

Una foto dell’epoca della versione A.

 

Toyota EX II 1969, negli anni 60 nel paese del sol levante si stava già pensando all’introduzione di nuovi standard sulle emissioni nocive.

Specie quando nello stesso decennio il numero di auto circolanti era vigorosamente cresciuto, poi aveva le dimensioni giuste per uno dei tantissimi pendolari, il 75% delle auto in Giappone erano infatti utilizzate per il tragitto casa lavoro andata e ritorno.

I due passeggeri si sarebbero seduti su quella „panca“ continua, identica nella struttura per tutte le tre versioni ma differente nella copertura, tutte con gli attacchi per le cinture di sicurezza ed i poggiatesta.

il cruscotto del prototipo Toyota EX II 1969.

Toyota EX II 1969, resta il fatto che cinquant’anni fa la casa giapponese avesse pensato ad un’auto per delle città che stavano evolvendo.

Facendolo rapidamente e con importanti flussi di persone/lavoratori che si spostavano nel loro interno e circondario, intravvedendo subito problemi su emissioni ed inquinamento, anticipandoli di parecchi anni.

Tre sole ruote ed elettrica, va da se che l’idea e il successivo progetto mirasse esclusivamente a soddisfare quei bisogni, non era certamente una vettura utilizzabile sulle lunghe percorrenze, fra le primissime proposte come auto da città.

La Type A, quella espressamente studiata per i pendolari, l’unica delle tre a montare quella cupola in plexiglass.

Type B, l’esemplare che si pensò potesse servire per piccoli trasporti, l’adesivo di un Hotel credo renda perfettamente l’idea.

Quella fra le tre che avrei preferita, la C.

Toyota EX II 1969, Io se avessi potuto sceglierne una, 😉 😉 .

Se fossi stato un pendolare giapponese molto probabilmente non avrei avuto dubbi, ma preferisco la C ( quella per il tempo libero ), sarà per quel suo „“strano““ carrettino posteriore o l’essere aperta senza vetri e portiere.

Ma oggi mi chiedo quanto mai potessero durare quelle batterie e la loro autonomia 😉 .

Molto “furbo” quel piccolo oblò che avrebbe evitato una continua apertura dell’imponente oblò.

Electrical prototype.