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Automodul – un’auto sferica.

Automodul.

Realizzata da Jean-Pierre Ponthieu, lui che era definito dai suoi connazionali come un autentico genio.

Il francese intuì che un certo tipo di auto potesse districarsi meglio nel traffico, sottolineando il tempo perso per chi utilizzava l’auto per recarsi al lavoro o per i più disparati motivi, l’inventore francese ne era così convinto che pare avesse già convinti un piccolo numero di  danarosi finanziatori, convinto che una produzione in serie non fosse poi così impensabile e da potersi comunque realizzare ad un prezzo finale di listino “accettabile”, arrivando financo a prevederne una serie da poter noleggiare.

Le cronache di allora riportano una sua dichiarazione a conferma di quanto sopra…. l’Automodul risolverà gran parte dei problemi della motorizzazione mondiale, il traffico sta diventando sempre più caotico e i produttori pensano più ai soldi che alla progettazione per il futuro.

Il creatore di questo particolarissimo mezzo alla guida con vicina la moglie.

Automodul una „“utilitaria a sfera““.

Modulabile a seconda delle condizioni stradali e forse anche adatta per un fuoristrada con percorsi non troppo impegnativi, personalmente mi ha molto incuriosito e specie considerando che eravamo nei primissimi anni ‚70, ne ho supposto una discreta facilità nei parcheggi seppur intuendone una certa scomodità nel salirci non sapendo/capendo se da ferma e spenta le particolari sospensioni fossero abbassabili completamente e a quale altezza.

Ecco il cruscotto, fatto di tanti pulsanti.

Una volta salito mi sarei trovato davanti quel cruscotto tutto a pulsanti.

Molto probabilmente avrei dovuto impiegare del tempo per impratichirmici, le ruote laterali se si fossero rotte (????) o solo danneggiate, da chi sarei mai andato 😉 😉 dove avrei trovato un meccanico capace 😉 😉 ???

I meccanismi delle ruote erano azionati da motori elettrici.

Ma alla fine questa auto mi è piaciuta.

I comandi dell’acceleratore-frizione-freno, dalla forma sicuramente piuttosto particolare.

Automodul, questo prototipo costò 80.000 Sterline che allora in Lire corrispondevano a 120.000.000.

Spinta da un piccolo propulsore da 250 CC a due tempi  che riusciva comunque a farle raggiungere i 90 km/h, chiaramente ottima la visibilità per gli occupanti (due al massimo) e con chi era alla guida l‘avere una visione a 360° tutt’intorno a lui.

Prototipi vintage.