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Renault Espace F1 – monovolume da corsa.

Renault Espace F1.

Che il modello Renault sia stato “il miglior ambasciatore” per le monovolume credo non vi siano troppi dubbi.

E quando vidi questa versione su una rivista negli anni 90 ne rimasi colpito.

Come al solito fra amici ed appassionati non fui il solo a notarla, anche Giovanni la vide e come potrei dimenticare alcuni suoi commenti ???

Montava un motore da Formula 1, per farcelo stare tolsero i sedili posteriori dell’ultima fila, era un V10 da 810 cavalli.

Non si risparmiarono nell’esaltarne l’estetica, utilizzando due colori l’oro ed il nero e modificandone la carrozzeria.

Da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi, 2,8 ad essere pignoli, ed una velocità massima di 315 km/h, su una di quelle auto che immagini guidata da un papà o una mamma per portare il figlio alle elementari.

Certo con quell’alettone posteriore sarebbe passata la voglia a chiunque di percorrere stradine strette di un paese qualsiasi e doversi continuamente fermare ad uno o più semafori.

La Renault Espace F1 con la Williams Renault FW 16.

Con uno spoiler posteriore importante e le appendici aerodinamiche.

Il motore montato posteriormente, all’auto tolesero l’ultima fila dei sedili posteriori.

 

Renault Espace F1, sai mai che ci si potesse sentire come un vero pilota, della Williams magari.

Prima di salire dovevi per forza sapere che li dentro avresti dovuto sopportare un discreto caldo, il motore era lì con te nell’abitacolo, subito dietro il tuo sedile.

Poi magari con delle belle cuffie.

Di quelle buone, visto che l’insonorizzazione era scarsa e non è che si potesse migliorarla più di tanto, quel motore chiuso in un abitacolo era un po come un tenore in un piccolo teatro.

Su una pista insieme alla Williams di F1, per celebrare le allora recenti vittorie nel mondiale di Formula 1.

Per certa musica ci vuole orecchio……

Personalmente sulla Renault Espace F1.

Non credo che prenderei mai in considerazione un’auto simile, non solo per i costi che suppongo non essere certamente contenuti.

Con il lavoro che faccio non avrebbe nessun senso, ne tanto meno se dovessi pensare di usarla diversamente.

Però, devo dire sinceramente, devo dire che mi piacerebbe guidarla, magari su uno di quei circuiti di una delle foto, uno qualsiasi.