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Coppa Acerbo – Corse d’epoca.

Coppa Acerbo.

Come già si può intuire dalla foto era un circuito cittadino, per la sua maggior parte.

Si svolse dal 1924 al 1939 come Coppa Acerbo.

Il circuito a Pescara seguendo una serie di competizioni delle “Giornate Automobilistiche Abruzzesi” organizzate dall’Automobil Club locale.

Il circuito di Pescara fu negli anni rinominato, diventando quello dell’Aterno dal 1924 a 1927 con una lunghezza complessiva di 25,500 chilometri, dalla sua prima edizione e sino al 1939 la competizione veniva intitolata a Tito Acerbo, caduto medaglia d’oro nella prima guerra mondiale, gli fu cambiato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la manifestazione era troppo legata a Giacomo Acerbo (fratello di Tito) ex ministro fascista.

1935 Brivio su Alfa Romeo.

Coppa Acerbo, a parteciparvi vetture della Formula Corse.

Quelle che oggi potremmo definire da Formula Uno, ovviamente con paragoni che se e nel caso andranno calmierati con una serie di considerazioni, ma certi nomi non potranno che dissipare eventuali dubbi visto che fra i partecipanti si annoverarono: Ferrari, Materassi, Chiron, Borzacchini, Nuvolari, Caracciola, Campari, Fagioli, Taruffi, Farina e Pintacuda, chiaro che con quei piloti arrivarono i migliori team dell’epoca, con alcuni considerare quella gara come un ottimo viatico per sviluppare nuove auto o “solo” loro parti.

Nel 1957 (il 18 agosto) in occasione dell’unica edizione inserita come prova del Campionato Mondiale di Formula 1 vinse Stirling Moss, in quell’occasione il GP di Pescara (allora la sua denominazione) diventava il più lungo dove si disputava una competizione di F1, mantenendo quel primato ancora oggi.

Seaman il pilota inglese con la sua Delage, vinse nel 1936 nella classe sino ai 1500 cmc.

Tutti piloti che bene o male conosciamo o sappiamo chi siano, tutti alla guida delle migliori vetture da corsa del periodo, una gara piuttosto importante quindi.

1936 Bernd Rosemeyer su Auto Union, il pilota tedesco fu uno dei più vincenti e completi di quegli anni.

Dal 1934 al 1939, Escludendo il 1929.

Venivano rilevati i tempi necessari ai piloti per percorrere un particolare tratto; di un chilometro; quello dove a quanto pare le velocità erano le più elevate.

ANNO Chilometri Pilota Vettura Media
km/h
1924 255,37 Enzo Ferrari Alfa Romeo TF 3-6 104,524
1925 510 Guido Ginaldi Alfa Romeo TF 93,27
1926 510 Luigi Spinozzi Bugatti 35 101,196
1927 510 Campari Giuseppe Alfa Romeo P2 104,219
1928 510 Campari Giuseppe Alfa Romeo P2 109,844
1930 255 Varzi Achille Maserati 8C 2500 121,298
1931 302 Campari Giuseppe Alfa Romeo Tipo A 131,45
1932 306 Nuvolari Tazio Alfa Romeo P 3 139,829
1933 306 Fagioli Luigi Alfa Romoe P 3 141,856
1934 516 Fagioli Luigi Mercedes W25 129,568
1935 516 Varzi Achille Auto Union Tipo B 139,402
1936 412,8 Bern Rosemeyer Auto Union tipo C 139,174
1937 412,8 Bern Rosemeyer Auto Union Tipo C 141,009
1938 412,8 Caracciola Rudolf Mercedes W154 134,783
1939 361,2 Biondetti Clemente Alfa Romeo 158 134,082

Migliore scuderia la Alfa Romeo con dieci vittorie ( sino al 1961), come pilota Campari Giuseppe che ne vinse tre e tutte su una Alfa Romeo (P2 due le vittorie – Tipo A una vittoria).

1924.

La prima edizione fu vinta da Enzo Ferrari, con il Drake farne un corposo racconto in un suo libro.

1925 Coppa Acerbo.

Vinse Ginaldi dopo il ritiro del duo Birilli-Peri su Talbot e quello di Materassi su Itala.

1926.

Spinozzi vinse dopo un altro duplice ritiro, ancora Materassi e con lui Ajmo Maggi che si ritirarono per problemi meccanici.

1927 e 1928.

Due vittorie di Campari Giuseppe, con la casa del Biscione continuare ad essere una delle auto più competitive e vincenti su una concorrenza accresciutasi in numeri ed importanza.

1930.

Non si corse nel 1929 come già specificato, nel ’30 Varzi la vinse per la sua prima volta, superò al penultimo giro Nuvolari, Fagioli e Arcangeli che avevano formato un gruppetto che stava già battagliando da qualche giro.

1931.

Una battaglia molto simile a quella vista l’anno precedente, con Nuvolari, Varzi e Campari, a vincere quest’ultimo.

1932.

In quell’occasione arrivarono due colossi la Mercedes e la Bugatti, con loro tutti i migliori piloti del periodo, vinse Nuvolari dopo una lunga lotta con il pilota della Mercedes Caracciola.

1933.

Fagioli, vinse dopo una lunga battaglia fra Nuvolari e Campari, con il Mantovano fermarsi durante l’ultimo giro a lungo ai box per noie meccaniche, con Campari ritirarsi in seguito ad un incidente.

1934.

Fra le più importanti edizioni, con oltre 50 auto partecipanti e 17 schierate al via, i migliori team e piloti d’allora, 20 i giri per 516 chilometri totali , quattro ore di gara.

1935.

Varzi con una Auto Union Tipo C, tanto veloce dal risultare pressoché imbattibile.

1936 e 1937.

Bern Rosemeyer e sempre con una Auto Union Tipo C, vettura che confermò le sue doti velocistiche.

1938.

Caracciolo Rudolf con una Mercedes Benz W154, ma ebbe vita meno facile visto che vinse solo dopo i problemi avuti dalla Maserati guidata da un giovanissimo Villoresi Gino.

1939.

L’ultimo anno con la denominazione Coppa Acerbo, un’Alfa 158 con alla guida Biondetti che vinse precedendo un altro italiano Farina, nessuna auto tedesca schierata.

Coppa Acerbo, andremo a ricordare i piloti ed auto più veloci con:

1934 Caracciola su Mercedes con una velocità media di 290,332 km/h.

Varzi nel 1935 con una Auto Union con 260,869 km/h.

Nel 1936 ancora una volta il nostro Varzi ma questa volta su una Alfa Romeo a 285,714 km/h come media.

1938 Caracciola su una Mercedes alla media di 276,923 km/h.

1939 Villoresi con una Mesarati con 236,842.

Juan Manuel Fangio nel 1950 su quel rettilineo raggiunse quella che molto probabilmente è la maggior velocità massima li mai raggiunta, con 288 km/h.

1938 la partenza della Coppa Acerbo, vinceva Rudolf Caracciolo su Mercedes, seguito da Nino Farina su Alfa Romeo.

Sui miei libri (tre).

(Due) la durata della Coppa Acerbo viene indicata dal 1924 al 1939, con (uno) il più “recente” invece farla continuare con altre denominazioni sino al 1961, indicando una serie di date che la videro sospesa:

Chiaro che su un percorso simile; con quel rettilineo; i problemi sulla sicurezza fossero troppi.

Gli incidenti successi su quelli che potremmo definire dei veri circuiti e con quel numero di deceduti convinse gli organizzatori che non andasse più “solo” sospesa occasionalmente ma definitivamente, gli esperti e la stampa coevi l’avevano definito uno fra i circuiti più pericolosi del mondo.

L’ultima edizione nel 1961; la quattro ore di Pescara.

Come venne rinominata per l’ennesima volta, vide Lorenzo Baldini e Giorgio Scarlatti su Ferrari 250 Testa Rossa vincere, era una gara valida per il Campionato del Mondo Sport Prototipi.

 

Corse d’epoca.