Coppa Acerbo.
Come già si può intuire dalla foto era un circuito cittadino, per la sua maggior parte.
- 25,579 chilometri la sua lunghezza.
- Il “triangolo magico”.
- La partenza da Via Nazionale Adriatica a Pescara, proseguiva verso sud passando dai paesi visibili.
- Su un lungo rettilineo le auto raggiungevano velocità molto elevate come vederemo poco sotto.
Si svolse dal 1924 al 1939 come Coppa Acerbo.
Il circuito a Pescara seguendo una serie di competizioni delle “Giornate Automobilistiche Abruzzesi” organizzate dall’Automobil Club locale.
Il circuito di Pescara fu negli anni rinominato, diventando quello dell’Aterno dal 1924 a 1927 con una lunghezza complessiva di 25,500 chilometri, dalla sua prima edizione e sino al 1939 la competizione veniva intitolata a Tito Acerbo, caduto medaglia d’oro nella prima guerra mondiale, gli fu cambiato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la manifestazione era troppo legata a Giacomo Acerbo (fratello di Tito) ex ministro fascista.
Coppa Acerbo, a parteciparvi vetture della Formula Corse.
Quelle che oggi potremmo definire da Formula Uno, ovviamente con paragoni che se e nel caso andranno calmierati con una serie di considerazioni, ma certi nomi non potranno che dissipare eventuali dubbi visto che fra i partecipanti si annoverarono: Ferrari, Materassi, Chiron, Borzacchini, Nuvolari, Caracciola, Campari, Fagioli, Taruffi, Farina e Pintacuda, chiaro che con quei piloti arrivarono i migliori team dell’epoca, con alcuni considerare quella gara come un ottimo viatico per sviluppare nuove auto o “solo” loro parti.
Nel 1957 (il 18 agosto) in occasione dell’unica edizione inserita come prova del Campionato Mondiale di Formula 1 vinse Stirling Moss, in quell’occasione il GP di Pescara (allora la sua denominazione) diventava il più lungo dove si disputava una competizione di F1, mantenendo quel primato ancora oggi.
Tutti piloti che bene o male conosciamo o sappiamo chi siano, tutti alla guida delle migliori vetture da corsa del periodo, una gara piuttosto importante quindi.
Dal 1934 al 1939, Escludendo il 1929.
Venivano rilevati i tempi necessari ai piloti per percorrere un particolare tratto; di un chilometro; quello dove a quanto pare le velocità erano le più elevate.
ANNO | Chilometri | Pilota | Vettura | Media |
km/h | ||||
1924 | 255,37 | Enzo Ferrari | Alfa Romeo TF 3-6 | 104,524 |
1925 | 510 | Guido Ginaldi | Alfa Romeo TF | 93,27 |
1926 | 510 | Luigi Spinozzi | Bugatti 35 | 101,196 |
1927 | 510 | Campari Giuseppe | Alfa Romeo P2 | 104,219 |
1928 | 510 | Campari Giuseppe | Alfa Romeo P2 | 109,844 |
1930 | 255 | Varzi Achille | Maserati 8C 2500 | 121,298 |
1931 | 302 | Campari Giuseppe | Alfa Romeo Tipo A | 131,45 |
1932 | 306 | Nuvolari Tazio | Alfa Romeo P 3 | 139,829 |
1933 | 306 | Fagioli Luigi | Alfa Romoe P 3 | 141,856 |
1934 | 516 | Fagioli Luigi | Mercedes W25 | 129,568 |
1935 | 516 | Varzi Achille | Auto Union Tipo B | 139,402 |
1936 | 412,8 | Bern Rosemeyer | Auto Union tipo C | 139,174 |
1937 | 412,8 | Bern Rosemeyer | Auto Union Tipo C | 141,009 |
1938 | 412,8 | Caracciola Rudolf | Mercedes W154 | 134,783 |
1939 | 361,2 | Biondetti Clemente | Alfa Romeo 158 | 134,082 |
Migliore scuderia la Alfa Romeo con dieci vittorie ( sino al 1961), come pilota Campari Giuseppe che ne vinse tre e tutte su una Alfa Romeo (P2 due le vittorie – Tipo A una vittoria).
1924.
La prima edizione fu vinta da Enzo Ferrari, con il Drake farne un corposo racconto in un suo libro.
1925 Coppa Acerbo.
Vinse Ginaldi dopo il ritiro del duo Birilli-Peri su Talbot e quello di Materassi su Itala.
1926.
Spinozzi vinse dopo un altro duplice ritiro, ancora Materassi e con lui Ajmo Maggi che si ritirarono per problemi meccanici.
1927 e 1928.
Due vittorie di Campari Giuseppe, con la casa del Biscione continuare ad essere una delle auto più competitive e vincenti su una concorrenza accresciutasi in numeri ed importanza.
1930.
Non si corse nel 1929 come già specificato, nel ’30 Varzi la vinse per la sua prima volta, superò al penultimo giro Nuvolari, Fagioli e Arcangeli che avevano formato un gruppetto che stava già battagliando da qualche giro.
1931.
Una battaglia molto simile a quella vista l’anno precedente, con Nuvolari, Varzi e Campari, a vincere quest’ultimo.
1932.
In quell’occasione arrivarono due colossi la Mercedes e la Bugatti, con loro tutti i migliori piloti del periodo, vinse Nuvolari dopo una lunga lotta con il pilota della Mercedes Caracciola.
1933.
Fagioli, vinse dopo una lunga battaglia fra Nuvolari e Campari, con il Mantovano fermarsi durante l’ultimo giro a lungo ai box per noie meccaniche, con Campari ritirarsi in seguito ad un incidente.
1934.
Fra le più importanti edizioni, con oltre 50 auto partecipanti e 17 schierate al via, i migliori team e piloti d’allora, 20 i giri per 516 chilometri totali , quattro ore di gara.
- In pole Stuck e Caracciola con il primo ritirarsi per problemi meccanici,
- Ad inseguire il nuovo leader arrivava Moll seguito da Fagioli.
- Il pilota Mercedes aveva accumulato quasi cinque minuti di vantaggio quasi tutti persi da Fagioli costretto a fermarsi ai box per cambiare gli pneumatici.
- Ma Caracciolo stava andando troppo forte e vide la sua potente auto tedesca fortemente danneggiata dopo un’uscita di strada, l’Italiano dimostratosi decisamente più attento e prudente conquistava la prima posizione, seguito da Varzi e Moll.
- In quella gara anche Moss che volendo raggiungere il nostro con una manovra sbagliata fece imbarcare l’auto spegnendola, la fece ripartire e continuò a spingere per raggiungere Fagioli.
- Ma una tragedia al 17° giro, moriva Moll dopo essere uscito di strada sul rettilineo di Montesilvano.
- A passare per primo sul traguardo Fagioli tallonato da Nuvolari dopo una rimonta furiosa.
1935.
Varzi con una Auto Union Tipo C, tanto veloce dal risultare pressoché imbattibile.
1936 e 1937.
Bern Rosemeyer e sempre con una Auto Union Tipo C, vettura che confermò le sue doti velocistiche.
1938.
Caracciolo Rudolf con una Mercedes Benz W154, ma ebbe vita meno facile visto che vinse solo dopo i problemi avuti dalla Maserati guidata da un giovanissimo Villoresi Gino.
1939.
L’ultimo anno con la denominazione Coppa Acerbo, un’Alfa 158 con alla guida Biondetti che vinse precedendo un altro italiano Farina, nessuna auto tedesca schierata.
Coppa Acerbo, andremo a ricordare i piloti ed auto più veloci con:
1934 Caracciola su Mercedes con una velocità media di 290,332 km/h.
Varzi nel 1935 con una Auto Union con 260,869 km/h.
Nel 1936 ancora una volta il nostro Varzi ma questa volta su una Alfa Romeo a 285,714 km/h come media.
1938 Caracciola su una Mercedes alla media di 276,923 km/h.
1939 Villoresi con una Mesarati con 236,842.
Juan Manuel Fangio nel 1950 su quel rettilineo raggiunse quella che molto probabilmente è la maggior velocità massima li mai raggiunta, con 288 km/h.
Sui miei libri (tre).
(Due) la durata della Coppa Acerbo viene indicata dal 1924 al 1939, con (uno) il più “recente” invece farla continuare con altre denominazioni sino al 1961, indicando una serie di date che la videro sospesa:
- Con il 1929 coincidere su tutti i tre, dove viene indicato come motivo i lavori in corso sulla ferrovia Pescara – Penne.
- Dal 1940 al 1946, per la Seconda Guerra Mondiale.
- Nel 1955 periva Pierre Leveghe sulla sua Mercedes durante la 24 Ore di Le Mans, un incidente ricordato per essere il peggiore della storia motoristica, con lui morirono ottanta spettatori travolti, la casa madre decise di ritirare tutte le auto e vennero sospese molte competizioni.
- Dal 1958 al 1960, ancora una volta in seguito ad un incidente, quello che vide perire il 12 giugno del 1957 Alfonso de Portago e il suo copilota durante una tappa della Mille Miglia, mentre era alla guida di una Ferrari 335 S (la numero 531), un incidente che coinvolse ancora una volta gli spettatori assiepati lungo il percorso, ne perirono nove e diversi i feriti.
Chiaro che su un percorso simile; con quel rettilineo; i problemi sulla sicurezza fossero troppi.
Gli incidenti successi su quelli che potremmo definire dei veri circuiti e con quel numero di deceduti convinse gli organizzatori che non andasse più “solo” sospesa occasionalmente ma definitivamente, gli esperti e la stampa coevi l’avevano definito uno fra i circuiti più pericolosi del mondo.
L’ultima edizione nel 1961; la quattro ore di Pescara.
Come venne rinominata per l’ennesima volta, vide Lorenzo Baldini e Giorgio Scarlatti su Ferrari 250 Testa Rossa vincere, era una gara valida per il Campionato del Mondo Sport Prototipi.