Telefonando
“Da piccolo” nelle piazze, nelle vie piu’ “trafficate”, in locali e bar, vedevo spesso dei telefoni a gettone.
erano strutture in vetro e metallo al cui interno c’era un telefono, negli anni 70 erano dimensionalmente grandi.

Il retro di un gettone telefonico, aveva valore di moneta corrente, a memoria corrispondeva alle 100 Lire.
Oggi se vogliamo telefonare mettiamo la mano in tasca ed estraiamo il nostro cellulare, non cerchiamo una cabina o andiamo in un bar per telefonare.
I gettoni moneta corrente
nel portamonete avevamo le 50, le 100 Lire, e delle monete color rame scuro con delle righe e raffigurato un telefono.
Li possiamo trovare oggi, sulle bancarelle di un mercatino, nel portafoglio di un parente che se ne e’ dimenticato.
un “librone” in carta sottile con indicati nomi cognomi indirizzi, località, con il prefisso, una serie di numeri che precedeva quelli telefonici.
Il prefisso
ogni città di provincia aveva il proprio, se si telefonava nel proprio paese o città non lo si doveva comporre, “telfonando fuori” si.

Il cartello che identificava un locale, un bar, dove si poteva telefonare utilizzando un telefono pubblico
Non c’erano le mail
Per inviare richieste d’informazione, ordini, si ricorreva al fax, che di solito aveva un numero dedicato, oggi e’ molto meno utilizzato.
Le fotografie
Le facevamo con la macchina fotografica, la kodak le sviluppava istantaneamente, con le altre si andava dal fotografo e le stampava ricavandole dal rullino.

Telefonando………………cabine “multiple”, si trovavano, di solito, in locali appositi, o in alcuni hotel.