NSU 110.
Che abbia un certo numero di libri e riviste „datati“ credo e spero sia cosa oramai chiara, così come che siano le mie fonti, il materiale dal quale „“prendo““ quello che scrivo e Ti propongo.
Qualche giorno fa mia moglie e il carissimo Andrea; lei a casa e lui per telefono; mi hanno chiesto.
Ma scusa ho notato che non citi quasi mai le tue fonti, o perlomeno non scrivi da che libro e/o rivista arrivano le foto e in buona sostanza quello che scrivi, non prenderla come una critica ma credo sia il caso che tu ci rifletta.
NSU 110, Chi mi ha preceduto scriveva che salendoci ci si potesse chiedere se.
Acquistare una 1100 con due sportelli fosse conveniente visto un prezzo di listino di quasi 1.100.000. Lire, però una volta accesa l’auto il suo tutto dietro; oltre a facilitare ed evitare eventuali inconvenienti meccanici; le faceva avere una certa stabilità in marcia, peraltro con un comportamento nella media superiore ad alcune altre vetture pari cilindrata e caratteristiche.
NSU 110, molto comodo il cambio a cloche.
A portata di mano come le comode levette per scaldare i piedi e lo starter, la modularità del cambio è notevole, altrettanto dolce e di facile inserimento, (scrive) veramente unico.
L’acceleratore va premuto con un certo ritardo, evitando che il motore possa andare su di giri a vuoto, la frizione stacca solo all’ultimo e serve farci un pochino la mano, non permette di fare il punta tacco (punta sul freno e tacco sull’acceleratore), ma impone il tacco punta ( tacco sul freno e la punta sulla estremità superiore della tavoletta).
In prima raggiunge i 45 km/h, in seconda i 90, con la terza quasi si sfiorano i 125 km/h, la sua velocità massima si aggira intorno ai 145 km/h, il motore è dotato di albero a camme in testa, comandato da una doppia catena per la riduzione delle masse in movimento e facilitarne la ripresa, l’albero motore a cinque supporti a equilibratura statica e dinamica per un funzionamento prolungato al massimo regime di giri.
Buone le sospensioni, forse nelle curve addirittura sopra la media.
Freni anteriori a disco potenti nel loro fare, posteriori a tamburo, nella prova con frenata a 100 km/h si è fermata nei limiti e senza eccessivi sbandamenti, ovviamente il tutto commisurato alle condizioni della strada e le capacità del guidatore, nel complesso il tutto comunque molto soddisfacente.
Internamente la NSU 110.
Quel tunnel oltre a non starci eteticamente benissimo dava fastidio al passeggero posteriore che ci si poteva sedere centralmente, avvolgenti e confortevoli i due sedili anteriori, capaci di tenere ben saldi i due passeggeri, tutti i comandi facilmente raggiungibili e visibili senza distrarre troppo chi sta guidando.
I sedili posteriori sono comodi anche loro, seppur sempre „“condizionati““ da quelli anteriori e loro passeggeri, il portabagagli si trova sull’anteriore e può comodamente ospitare le valigie di tre persone adulte che intendono viaggiare per un lasso di tempo anche non breve.
NSU 110, fra un boccone e un altro e fra un Cliente e l’altro ci ho pensato.
In fondo non credo di aver mai nascosto nulla, così oggi oltre a proporre qualcosa di „nuovo e diverso“, metterò in copertina una delle riviste che ho e che mi ha “”ispirato” 😉 😉 .
Ok fatto l’esamino di coscienza 😉 😉 veniamo a noi.
Precisando prima alcune cose/motivi, ho preso questa rivista fra le tante che ho per due motivi, il primo perché questa auto sinceramente non la conoscevo, mai vista onestamente (faccio ammenda 😉 😉 ), il secondo perché dopo averle appena prese un paio di settimane fa in un mercatino, mi stanno appassionando.
Una delle prime cose che definirei “”evidenti”” è l’accostamento fra una cara e gentile donzella e un’auto.
Cosa che trovo con una certa frequenza, con foto che definirei „garbate“, senza alcun eccesso o volgarità, 😉 ;), eravamo comunque ad una cinquantina abbondante di anni fa, così come ho notato che le protagoniste fossero delle attrici note nel periodo, quella di oggi io sinceramente io non la conoscevo, meglio così ho imparato due cose completamente nuove per me 😉 .
NSU 110, le didascalie sono molto stringate nella maggior parte dei casi.
Immagino che uno di quegli impiegati o una di quelle famiglie fra le 650.111 (secondo il trafiletto in alto a destra sulla copertina) non si sarebbero mai trovati in difficoltà 😉 😉 o chiusi in bagno a leggerla, oggi troverai alcune foto, magari sgranate vista l’età della rivista e nonostante il mio impegno nel riprenderle al meglio, ne manca solo una, quella dei pedali che troverei superflua 😉 .
Ti ringrazio e lascio scorrere, sperando che le prove quelle vintage e questa auto possano trovare il tuo interesse, a domenica prossima con una nuova prova e carrellata.