Pubblicità Lancia.
Tutto il materiale ivi presente proviene dalla mia biblioteca personale, salvo uno o più LINK necessari per editare il blog, Ti ringrazio e buona lettura.
Pubblicità Lancia, era da tempo che volevo proporTi questa piccola carrellata di fotografie.
Ne ho prese qualcuna da quel piccolo mucchio che da tempo staziona sul tavolino accanto alla mia scrivania.
Lancia le pubblicità cartacee, posso scrivere che fossero eleganti ???
E posso scrivere che erano fatte a modo come direbbe l’amico caro Andrea ??
Ma posso scrivere che una pubblicità a piena pagina si facesse guardare ??
Posso scrivere che sono veramente molto belle ed indovinate ????
Posso pensare che piacciano non solo a me ???
Non molto tempo fa vidi su RaiStoria un programma dedicato alle pubblicità proposte in quegli anni.
- Dove il cronista raccontava come stessero cambiando, come la “certe componenti e fra queste la donna sensuale” stessero diventando importanti, ecco allora che rivedendo quelle della Lancia continuo e continuerò a ritenerle fra le migliori per stile e garbo.
- Senza assolutamente dimenticarmi che fra i realizzatori, coloro che intervennero su una pubblicità della Lancia, si annoverano personaggi come il celebre illustratore Pino Barale.
- Potrei citare anche un Francesco Tabusso che in alcune opere; fatte in decenni successivi; inserì alcuni modelli Lancia nelle Sue opere (qui un bel Link dell’Archivio di Stato di Torino), ma so già che rischierei di andare fuori tema.
Pubblicità Lancia, di “vecchi” libri e riviste ne ho tanti, davvero tanti.
Negli anni, sfogliandoli mi è capitato spesso di trovare una pubblicità Lancia, con modelli ovviamente diversi o inseriti in contesti vari; ma sempre ben fatte; sempre capaci di far identificare quel marchio in un certo modo.
Anche considerando che io fra in quel mucchio di riviste ne abbia alcune di “genere diverso” (dalla Domenica del Corriere all’Europeo); non tantissime in effetti; molte acquistate in blocco con le altre (esclusivamente sul “”mondo motori””) sulla bancarella di turno e nemmeno troppo recentemente.
Negli anni sessanta eravamo nel secondo dopoguerra.
E partendo dal decennio ’50 nel nostro paese iniziavamo a consumare di più spinti da un certo benessere, spinti da quel voler avere maggiori risorse per se stessi e chi ci circondava, consci che il mondo sembrava star cambiando repentinamente e sostanzialmente.
Il miracolo Italiano per capirci, con le aziende smaniose di crescere e convinte che solo la pubblicità potesse incrementarne positivamente gli introiti, ed inizialmente utilizzando come strumento le pubblicità cartacea su cartellonistica e riviste.
Strumenti che per essere supportati e migliorati videro persone; nuovi professionisti; occuparsi di ricerche di mercato, videro quei nuovi esperti decretare uno strumento o slogan più efficaci di altri, esattamente quando quei beni o servizi rimasti prima pressoché semisconosciuti diventavano sempre più esigiti.
Alle nostre bisnonne poco sarebbe interessato di un particolare elettrodomestico e o ne avrebbero fatto a meno vista la scarsità di denari, giusto per capirci 😉 .
Le auto non rimasero più beni per pochi.
- Il loro numero per persona o nucleo familiare crebbe (come abbiamo già visto in una mia proposta recente) sensibilmente, ed altrettanto aspettative e desiderata.
- Ti rimando a quel LINK per considerare quei numeri, per capire come e quanto il nostro paese stesse cambiando.
- Il compratore andava persuaso.
- Si dovevano trovare tutti i mezzi affinché si identificasse un dato prodotto (o mezzo di locomozione) con un determinato status economico.
- Dal Lancista all’Alfista, dal Borghese al benestante, senza voler ricordare in quanti per provare ad arrivarci firmarono montagne di cambiali (sempre) di Fantozziana memoria.
La pubblicità era lo strumento, l’unico strumento in un’epoca in cui i mass media erano la televisione con quattro canali in croce e la stampa specializzata e non, in un’epoca che li vedeva i protagonisti assoluti.
Il boom economico andava rincorso.
Le persone che volevano esserne protagoniste altrettanto, con certi marchi identificarsi subito per una data clientela, con loro selezionarsi per una certa (sola) clientela, non credo serva far notare che le pubblicità Lancia fossero destinate ad un preciso tipo di persone e clienti, basta guardarle.
Forse banalizzando, ma se si ragiona un attimo credo si potrà concordare.
Le Alfa Romeo per le persone sportive e giovani (giovanili ??? ), le Lancia per chi aveva un certo status sociale e desiderava mantenerlo, facendo magari dei viaggi o delle semplici escursioni in luoghi particolarmente alla moda.
Target di clienti e pubblicità conseguente, mi verrebbe da sintetizzare.
Gli anni ’60 di riviste se ne vendevano ancora.
Chi le acquistava una volta tornato a casa si sedeva in salotto sul suo sofà leggendosele con calma, erano anni in cui per quel tipo di pubblicità si spendevano parecchi denari e con l’ufficio marketing aziendale crederci, erano anni in cui le case editrici riuscivano ad andare avanti con quegli introiti.
Certo pur vero che la pubblicità cartacea stesse “subendo” la forte concorrenza di quella televisiva che stava iniziando a presentarsi.
Nel 1957 la RAI Radio Televisione Italiana iniziò la nota trasmissione Carosello, con quegli intermezzi comici da un paio di minuti, dove del prodotto protagonista se ne intuiva il nome solo alla fine.
Nasceva un tipo di pubblicità molto diversa, che in tantissimi definirono molto più coinvolgente ed in grado di soppiantare subitaneamente quella cartacea; definendola oramai vecchia; taluni addirittura arcaica, ma quella della Lancia ( e con Lei per fortuna tante altre) non cedettero a quelle mezze frasi, a quegli “slogan frizzantini”, a quegli spot “americaneggianti”, rimasero incentrate sull’auto ed il suo target di clienti.
Ora non voglio fare un trattato sulla storia della pubblicità.
Ma da appassionato, da chi la segue da diversi anni, da a chi piace seguirne e provare ad “analizzare”, non posso certo sottrarmi dal valutare/considerare certe cose, non leggerei certi libri e riviste successivi a quegli anni altrimenti.
E non posso assolutamente evitare di ricordare e citare quel Codice di Autodisciplina Pubblicitaria voluto nel 1966, quel codice che se non erro veniva citato anche nello speciale visto su RaiStoria, un codice pensato e voluto per regolamentare gli spazi pubblicitari, sancirne i limiti di decenza, e giusto per capirci ne riporto un tratto.
“ I messaggi non devono contenere nulla che possa danneggiare psichicamente, moralmente o fisicamente e abusare della loro naturale credulità o mancanza di esperienza, o del loro senso della realtà”, volendo assolutamente chiuderla qui, volendo però far comprendere cosa stesse accadendo e cosa invece certi marchi fecero per mantenere sobrie le proprie campagne pubblicitarie.
Nulla da dire sui mezzi pubblicitari, mezzi realizzati da Carrozzerie su precisa richiesta di committenti e marchi di assoluto livello, ma in fondo credo che con certi argomenti non c’entrino un bel nulla.
Pubblicità Lancia, e l’auto della domenica.
Mai come oggi quella frase che ricorreva così spesso; che sentivo di frequente; sembra calzante, sembra perfetta oggi mentre sono le 22,12 di una domenica dicembrina e sto scrivendo quanto stai leggendo, una domenica in cui sono tanti i ricordi che affiorano, tante le frasi, tanti.
Pubblicità Lancia, potevo mai far mancare il consueto listino del periodo ??? 😉 non sia mai.
MODELLO | Prezzo di | Prezzo su | CV | |
listino | strada | Fiscali | ||
Fulvia Berlina | Lire 1.395.000 | Lire 1.471.000 | 13 | |
Fulvia Berlina 1500 | Lire 1.775.000 | Lire 1.864,000 | 16 | |
Fulvia Berlina 1800 | Lire 1,890,000 | Lire 1,961,000 | 19 | |
Fulvia Coupè 1800 | Lire 2,360,000 | Lire 2,475,000 | 19 | |
Flavia Convertibile 1800 | Lire 2,290,000 | Lire 2,396,000 | 19 | |
Flavia Sport Zagato 1800 | Lire 2,515,000 | Lire 2,628,000 | 19 | |
Flaminia Berlina 2800 | Lire 3,200,000 | Lire 3,340,000 | 29 | |
Flaminia Coupé 2800 | Lire 3,440,000 | Lire 3,588,000 | 29 | |
Flamina G.T. | Lire 3,635,000 | Lire 3,789,000 | 29 | |
Flaminia Sport | Lire 3,580,000 | Lire 3,732,000 | 29 | |
Flaminia Convertibile | Lire 3,635,000 | Lire 3,789,000 | 29 | |
Flaminia 2 + 2 2900 | Lire 3,750,000 | Lire 3,908,000 | 29 | |
Supplemento per il metallizzato | Lire 35,000 | |||
Franco commissionari. |
Fonte la rivista MOTOR del dicembre 1963.
Ho indicato i due prezzi listino e su strada perché in quegli anni erano oggetto di una certa discussione, spesso seguita da diverse lettere al Direttore o alla Redazione, ma questo è un altro discorso e magari prossimamente ne tratteremo 😉 .
Quando abitavo con i miei alle Rive a Desenzano alcuni vicini avevano una Lancia.
Compresi un nonno in decenni precedenti e uno zio negli stessi anni, l’essere orgogliosamente „Lancisti“ in contrapposizione con gli „Alfisti“ (fra i quali si annoverava papà), con discussioni che non andavano mai oltre una qualche battutina condita da sorrisi ed ampie elargizioni positive su delle particolari doti dimostrate dall’auto dell’uno o dell’altro.
La mia è più veloce e tiene meglio la strada.
La mia ha interni di maggior classe e mantiene meglio il valore come usato.
Giusto per ricordarne e citarne un paio, potrei metterne altre ed in un numero discreto, ma queste erano le frasi e risposte che ricordo, quelle più ricorrenti.
Pubblicità Lancia, uno dei vicini.
Un vicino già allora non più giovanissimo , era un ex veterinario di Milano che negli anni di Lancia ne aveva avute, teneva alcune foto e ritagli di giornali appesi ai fianchi della basculante nella sua autorimessa, ed ogni volta che ci si vedeva nel cortile capitava spesso che iniziasse con l’elencarle e raccontarmi qualcosa su uno di quei modelli.
Forse oggi mi sono dilungato più del solito e magari sono andato “fuori tema”.
Forse oggi avrei potuto scrivere altro, forse oggi mi andava semplicemente di ricordare, forse oggi sono riuscito a farTi ricordare cosa e chi fosse la Lancia, ci spero.
Ciao grazie ed alla prossima.