Il pranzo della domenica, ne abbiamo gia’ trattato. Indimenticabile per leggerezza e dosi 😉
Si usavano molto di piu’ le biciclette, con strade molto piu’ sgombre da auto rispetto ad oggi.
I parchi, i campetti da calcio, da basket, erano spesso gremiti, intere famiglie ci andavano. Oggi vanno nei centri commerciali.
Le domeniche a piedi, spesso “obbligate” dalla austerity, fatto sta che le citta’, i paesi, grandi e piccoli, erano molto piu’ vivi, molto piu’…….
La gita al lago o al mare, non importava che stagione fosse, ci si andava, spesso con il cestino da pic -nic.
La gita, la girata, comunque la si volesse chiamare, era una consuetudine vedere gruppi di famiglie stare insieme, pranzando, godendosi la tranquillita’ di un bosco, una pineta.
Una delle note piu’ dolenti per me, il commercio classico, quei negozi con vetrine addobbate con prodotti tipici, stagionali, quei negozi che oggi o hanno gia’ chiuso, o stanno chiudendo, o sono stati riconvertiti in chissa che altro.
Girare in bici non era certo un problema, il traffico era molto piu’ limitato e meno caotico rispetto ad oggi.
Sempre il pranzo della domenica, un momento di profonda intimita’, un momento in cui la famiglia doveva, doveva, riunirsi.
Le piazze con famiglie a piedi, bambini in bicicletta, auto lontane, nei parcheggi.
Si andava a pescare, con la Vespa, la Lambretta. Spesso non si pescava niente, ma ci si rilassava, si stava insieme, si conoscevano altri apassionati.
Gli zatteroni, i pantaloni a zampa d’elefante, le minigonne, la domenica ci si abbigliava per l’occasione, dismettendo i panni da impiegato, ragioniere, lavoratore in fabbrica. Ci si uniformava ad una moda che accomunava le persone molto piu’ di oggi.
c’erano i giochi da tavolo, tutti ricordiamo il monopoli, interi pomeriggi passati con dadi, regole, incomprensioni gioiose, comunque insieme.