Lo zuccotto
Un dolce che ho mangiato spesso, quando ero piccolo, negli anni 70, da fine pasto, da domenica.
Oggi sembra essere sparito, non lo hopiu’ trovato,pur avendolo cercato.
Era pesantuccio, specie dopo aver pranzato con del lesso misto, accompagnato dalla peara’, sempre in dosi da fine imminente del mondo.
La peara’ fatta con brodo, pane raffermo tritato finemente, ingredienti vari, mi faceva impazzire.
Perche’ il pranzo della domenica era (sempre) piuttosto ricco, specie se eri ospite di una nonna o un altro parente, non potevi sottrarti.
Avevi lavato la macchina, eri vestito come per la cresima, anche in pieno agosto, sudavi sia per il vestito che per le calorie assorbite, con l’abbiocco alle porte, imminente.
Ma lo zucotto era un must, difficilmente mancava, in alternativa allle fragole con la panna, il tiramisu’ della zia, la torta con le creme della nonna.
Le fette erano piu’ che generose, talvolta esagerate, ma non potevi rifiutarti, avresti offeso la mamma, la nonna, la zia.
Vi sottopongo anche un link sul come farlo, si sa mai voleste provare a cimentarvi nella preparazione (solo un consiglio, cercate di farlo senza comperare nulla di gia’ pronto)
- Per il Pan di Spagna
- 3 uova
- 75 g di farina
- 125 g di zucchero
- 15 g di burro
- vaniglia
- ½ scorza di limone grattugiato
Ingredienti per il ripieno
- 500 ml di panna
- 1 cucchiaio di cacao in polvere
- 2 cucchiai di zucchero a velo
- gocce di cioccolato
- Per il ripieno di ricotta
- 600g di ricotta di pecora
- 10 g di cacao in polvere
- 25 g di canditi
- 250 g di zucchero La preparazione vi invito a guardarla, anche perche’ era soggetto a piu’ “interpretazioni”.
Vi lascio solo pensare a quanto potesse essere pesantino facendovelo inutire dalla foto, ma lo zuccotto restava sempre e comunque buonissimo.
Aha gia’, lo mangiavi sempre nei piatti del “servizio buono”, se lomrompevi ……………..era un dramma…….