Il Subbuteo, giochi vintage
Da “piccolo” avevo due squadre de il Subbuteo, e non ci giocai mai, facendomi riguardo ad usarle.
Le acquistai perche’ le avevano tutti i miei compagni di scuola, il classico acquisto impulsivo, fatto per “seguire gli altri”, cosa che ad un bambino puo’ succedere.
Il Subbuteo, giochi vintage in una scatola originale anni 70
Avevo fra questi compagni di scuola il caro Augusto
grande appassionato di calcio, della “sua” Inter, ed a casa sua, fra poster, magliette, c’era un finto campo da calcio in miniatura.
Un giorno, a memoria quello del suo compleanno, ci fece vedere questa novita’.
Lui e (l’altro caro) Alessandro si misero subito a giocare,
noi altri bambini ci facemmo intorno, non dandogli fastidio, permettendo ai due compagni di potersi spostare per giocare.
Loro due si “scatenavano” spostando quegli omini con le dita, con movimenti molto veloci.
Quando li acquistai
Nel residence dove vivevo con i miei genitori c’era una signora che possedeva un noto negozio di giocattoli, il sogno del baby, a Desenzano, Le chiesi se aveva il subbuteo e lei mi invito’ a seguirla.
Andammo nel suo piccolo magazzino, ricavato nello scantinato del palazzo, erano tre cantine da lei affittate, e li mi mostro’ le scatole contenenti quegli pseudo soldatini con la basetta dondolante.
Scelsi due squadre, sempre se la memoria non mi tradisce, la Juventus e il Torino, e nonostante non potessi certo essere definito un grandissimo tifoso, ne dell’una, ne dell’altra.
Provai a giocarci,
ma mi accorsi subito che per la mia scarsa pazienza nel cimentarmi in cose che non mi facevano impazzire, risultavo piuttosto imbranato.
Alla fine quelle due squadre di calcio finirono sulla mia libreria
ogni tanto spolverate, fino ad un giorno in cui arrivo’ a casa una signora, amica di famiglia, aveva con se un bambino, un orfanello (non sto cercando di impietosire nessuno), che si dimostro’ subito entusiasta di quelle due scatole.
Senza esitare troppo gliele regalai, subito, Lui entusiasta se le mise sotto le ascelle e corse felice verso chi lo aveva accompagnato da noi.
Ora che ci penso non ho piu’ rivisto quel ragazzino, spero che si sia divertito insieme con altri bambini.
Anni 70, giochi vintage
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