Moto SAAB turbo, ricordo piuttosto bene quando nei primissimi anni ’90 si ventilò l’arrivo di una nuova moto turbo, prodotta però da una casa automobilistica.
Secondo le prime “indiscrezioni” l’avrebbero presentata al Salone di Colonia del 1990.
Da quanto ricordi io la cosa non ebbe un seguito, peraltro non sapendone più nulla sino al mese scorso, quando un cugino mi chiese se avessi info, se vi fosse stato un seguito.
Le precedenti esperienze su moto turbo non furono del tutto positive, con molte lamentele e secondo alcuni per ottime ragioni.
Ne ricordo qualcuno pure io sulle poche (altre) moto prodotte, partendo da una “”difficile gestione”” dell’acceleratore, consumi elevati (se compri una moto del genere cosa fai guardi i consumi??), e via discorrendo.
L’esperienza maturata con i turbo dalla SAAB non credo che avesse paragoni ne potesse insinuare dubbi, peraltro fu il reparto esperienze di Trollhattan a pensarla e svilupparla, facendolo dall’interno della stessa SAAB senza ricorrere ad aiuti esterni.
Giusto per ricordare, la SAAB presentò nel 1983 la sua prima vettura turbo, era la 900 seguita negli anni da altre sino ad arrivare (nel 1990) alla 9000 CD Sedan.
Moto SAAB turbo, Il motore un V4 a quattro tempi.
Raffreddato ad acqua e con distribuzione a quattro valvole per cilindro, per il turbo logicamente attinsero alle esperienze maturate in precedenza.
Un’esperienza di lungo corso e senza alcun dubbio, la stessa che lasciava sperare in uno sviluppo “efficace” ed in una moto “pronta” da usare.
Doveva essere dotata anche di una nuovissima marmitta catalitica.
A tre stadi, anticipando le norme sull’inquinamento che sarebbero state introdotte di li a poco, peraltro riuscendo a non “”soffocare”” le prestazioni.

Mi scuserai per la foto, mi rendo conto che non sia bellissima ma è “”la meno peggio”” che sono riuscito a trovare.
Motoristicamente sembrava esserci tutto, o quasi.
130 cavalli la potenza massima e una velocità molto prossima ai 300 km/h, sospensione anteriore a steli rovesciati, telaio in tubi d’alluminio, mono-ammortizzatore sul posteriore, freni dotati di ABS (di serie).
Mettiamoci anche che fra i materiali scelti per il propulsore vi fosse un largo impiego di leghe leggere speciali, materiali derivati dalla nota ed importante esperienza sui caccia.
La carrozzeria prevedeva un parabrezza e due specchietti regolabili elettronicamente, il tutto avvolto da una carenatura avveniristica.
Moto SAAB turbo, avveniristica ed aerodinamica.
Studiata nella galleria del vento di Trollhattan (fiore all’occhiello della SAAB), la stessa dove venivano “affusolate” le sagome dei caccia bombardieri Viggen.
I motivi……
Se sul tema non ho mai trovato un granché non mi resta che provare ad ipotizzare, partendo dal considerare che la situazione economica della casa svedese fosse “”diversa” agli inizi degli anni ’90, osando l’avrei definita più florida.
Costi di produzione….. da quanto letto negli anni (seppur non quanto avrei voluto) ho dedotto che lo stadio di sviluppo della Moto SAAB turbo fosse decisamente avanzato, come scritto poco sopra pronta per il Salone di Ginevra.
Ci avessero dedicato parecchio…. dal motore alla carrozzeria, con le molte soluzioni tecniche già descritte.
Il mercato….. se e quanto fosse pronto non ne ho una limpida certezza, le moto turbo non ebbero il successo sperato.
Una casa automobilistica…… che si cimenta in un mercato “”diverso””, non così lontano però, la Honda………
Ipotizzo che la sua rete di concessionarie……. ne aveva a sufficienza, ma avrebbero potuto distribuirla efficacemente ??????
Inserendosi in quel mercato….. sarebbe rimasta una moto di nicchia con numeri esigui o solo l’oggetto dei desideri di una persona benestante ?????
Tutte domande, forse troppe, alle quali ho difficoltà nel dare una risposta, mi limiterò al mio solito e mestissimo “””peccato””.
Provo una sorta di “affetto” per la casa automobilistica SAAB.
Per una serie di motivi, è stata l’auto di due cari amici, aveva linee sia interne che esterne diverse da tutte le altre auto, mi dava un certo senso di qualità e solidità.
Cercai una cabriolet usata, andai a vederla almeno un quattro o cinque volte, non acquistandola perché sconsigliato dall’amico Giovanni (venditore di auto).
Tutte cose che (magari) non contano una cippa, non sono un amministratore delegato o un fine economista, ne tanto meno in questo blog non compaiono grafici e dati economici.
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