Pasino.
1918 con un’attività artigianale costruendo anche carri a trazione animale.
- Iniziava l’attività il padre di Enrico e Giuseppe in Valle San Bartolomeo in provincia di Alessandria.
- Sino al 1947 quando i fratelli si trasferivano ad Alessandria fondando la nuova “Carrozzeria Pasino”.
- La seconda officina non era più grande della prima e nemmeno dotata di chissà quali e quanti macchinari per riparare automobili quello che c’era bastava ed avanzava ma sicuramente meglio collegata.
Oltre alle auto iniziavano a riparare degli autocarri incidentati e il lavoro continuava a crescere.
Nel 1951 in Via Donizetti iniziavano i lavori del nuovo stabilimento che da finito avrebbe coperto circa 2000 metri quadrati, li iniziavano a formare di più loro dipendenti, dotando il nuovo stabilimento di nuovi e moderni macchinari.
Pasino e le carrozzerie industriali.
L’aver lavorato su quei camion e furgoni con le carrozzerie rovinate o semi distrutte gli fece raggiungere un certo livello di esperienza e introiti.
Sino a quando non ci volle molto per capire che si potevano creare delle carrozzerie nuove risparmiando molto tempo e fatica con un successo quasi immedato, tanto dal costringerli a spostarsi un’altra volta.
Da Via Donizzetti si rispostavano nel nuovo stabilimento da 10.000 metri coperti e 32.000 di superficie totale.
In Via Don Bosco, con la parte coperta continuare a crescere negli anni successivi ed arrivando ad avere quasi 300 dipendenti sino alla chiusura nel 1985 per fallimento.

Nervocar una loro particolare furgonatura su Fiat 682 N/3 ed era dotato anche di una pensilina 1963.
Pasino, la richiesta di mezzi commerciali continuava a crescere.
In un periodo in cui si costruivano nuove vie di comunicazione e su queste crescevano in numeri anche i clienti di un autotrasportatore o dell’azienda per la quale lavorava.
Ho letto abbastanza per convincermi, ho fonti dove se ne scriveva in abbondanza, che fosse un camion o un furgone servivano e dovevano essere il più comodi pratici ed accessoriati per riuscire a rendere meno pesante quel lavoro.

Sempre furgonatura Nervocar ma su base Fiat 650/N, un passo allungato con una cabina dotata di letto 1963.
Crescevano le “piccole” carrozzerie trainate dalla più grandi che spesso non riuscivano a fra fronte a tutti gli ordini e la Carrozzeria Pasino, non grande e nemmeno così piccola, fu una buona scelta.
Dersidero ringraziare il Sig. Agostino Marzolla per quanto andrò a scrivere.
- Il sito in Via Donizzetti Quartiere Orti rimase con denominazione CFP Carrozzeria Fratelli Pasino.
- insieme a quello in Via Don Bosco (oggi San Giovanni Bosco) con la denominazione Carrozzeria Pasino SNC.
La prima veniva rilevata da un ex dipendente il Sig. Walter Reposo che continuò l’attività riparando automobili e qualche mezzo commerciale, per poi spostarsi a Spinetta Marengo (provincia di Alessandria) e iniziare ad allestire mezzi commerciali e industriali leggeri, Reposo poco dopo apriva la concessionaria Nissan che esiste ancora oggi la Resicar (Reposo Siri Car) e da allora fanno allestimenti di autocarri leggeri Nissan.
La Carrozzeria Pasino si spostava da Via Don Bosco negli anni ’70 nel nuovo stabilimento di Solero con una produzione differenziata:
- allestimenti di veicoli industriali realizzando cassoni, furgoni, mezzi scarrabili, semirimorchi, allungamenti telai e terzi asse.
- Un secondo reparto per la costruzione di furgoni frigorifero in vetroresina ATP.
Fra le aziende satellite c’erano:
- la FEPO CAR (Ferrarese e Porrati Car) che si occupava degli allungamenti telai e montaggi terzi assi, i prodotti tutti con il marchio Pasino.
- La CBG (Carrozzeria Baldon e Goldin) che allestiva i veicoli commerciali leggeri utilizzando anche come base veicoli usati o danneggiati, non solo nuovi.

Il Sig. Marzolla ha lavorato alla Pasino, metto la Sua didascalia Il mio primo disegno realizzato come neoassunto all’ufficio tecnico della Carrozzeria Pasino.
Successivamente a Mirabello Monferrato sorgeva un nuovo stabilimento.
- Parallelo a quello esistente per la costruzione di furgoni isotermici la Contenitori Frigoriferi Italiani.
- Oggi è la tubi Gomma Torino (si vede dalla A26).
La sede di via Don Bosco veniva ceduta alla Ditta Guala.
Produceva tappi per superalcolici nei primi anni ’70, oggi sono degli uffici del Comune di Alessandria.
A Solero produssero anche alcune barche.
- Lavorando prima per i Cantieri Cranchi nei primi anni ’80.
- Per poi produrne un ristretto numero con il nome Alustar 420, ma in quel periodo le cose iniziavano ad andare male.
Fra le curiosità vanno ricordati.
Gli autocarri monotrave centrale per la Coca Cola, mezzi che realizzava anche la Carrozzeria Rolfo.
Nel 1983 iniziava la crisi profonda.
- Andavano in concordato preventivo, seguiva la cassa integrazione per poi fallire nel 1985.
- Nel 1986 il marchio veniva rilevato da alcuni dipendenti e un finanziatore esterno. rimanendo a Solero in una superficie ridotta con il nuovo nome Contenitori Frigoriferi Marchio Pasino per altri dieci anni circa.