Citroen M35
I protagonisti sono:
la Citroen Ami8 dalla quale deriva questo prototipo
il motore Wankel da 497,5 cc e 49 cv, 144 km/h, doveva e voleva essere per la Citroen una concept sperimentale per testare l’utilizzo e la validita’ del motore rotativo
Heuliez, la carrozzeria che la modificò trasformandola in una coupè, partendo da una preserie di 6 unità
Comotor, azienda creata in joint venture con la NSU per la produzione dei rotativi.
Paul Mages mise a punto le sopsensioni idropneumatiche, le stesse arrivate poi sulle GS.
267 assemblate rispetto alle 500 previste, tutte da assegnare a clienti storici della casa francese, gli stessi che avrebbero dovuto rendere la vettura terminata la sperimentazione, assolutamente non potevano alienarla.

Citroen M35, questa coupe’ derivata dalla Ami 8 aveva linee piu’ “filanti” rispetto alla berlina, sepcia al retrotreno con quella vetratura “dedicata”.
Le vetture ebbero subito problemi gravi nella meccanica, il rotativo consumava molto, sia carburante che lubrificante, poco elastico, praticamente privo di freno motore, poco affidabile.
Gia’, infatti pochi esemplari riuscirono a superare i 60.000 km., visto che la maggior parte cedevano dopo soli 30.000.
La tassazione sui rotativi portava la vettura da (circa) 500 cc ad essere tassata come una 1100 cc. Tutti questi problemi non fecero desistere la Citroen nel portare avanti lo sviluppo dei rotativi Wenkel.
Ne sono sopravvissute pochissime, indipendentemente che piaccia o non piaccia, e’ ad oggi una delle Citroen d’epoca piu’ rare, cercate, costose.