Alfa Romeo con Bertone e la Delfino
Bertone senza Gandini, con il nuovo responsabile Marc Deschamps, una concept, la base una Alfa Romeo 6, questa meraviglia fu presentata al salone di Ginevra del 1983.
La prima cosa che si nota e’ il cofano motore, lungo, ai tempi sinonimo di lusso ed esaltazione del concetto di GT.
Una due posti, con un padiglione ampio, un’auto con linee “diverse” rispetto a molte altre auto viste gli anni precedenti.
Una compatta con una meccanica importante, la stessa della Alfa 6 che era una ammiraglia ai suoi tempi, con il V6 Busso da 2,5 Litri, 158 CV, trazione posteriore.
Cosa ho notato
Su quel lungo cofano sono subito in bella evidenza i fanali a scomparsa
le vetrature ampie separate da un “sottile filo” cromato, con un tergicristallo unico all’anteriore
sui fianchi i vetri sono divisi da una vetratura piu’ piccola incorniciata da un profilo che sembra voler far continuare la linea del vano bagagli.
Gli interni sono strepitosi, molto moderni, curati, con piccoli vani per contenere oggetti, gli stessi sono posti sui lati dei due (soli) sedili, una plancia ricchissima in pulsanti, spie, un volante essenziale ma perfettamente inserito su quel cruscotto.
Alfa Romeo con Bertone e la Delfino, l’accoppiata fra la Alfa Romeo e Bertone, una delle piu’ note e considerate case automobilistiche Italiane, il designer che (Marcello Gandini andra’ sempre ringraziato) e’ riuscito ad imporsi e farsi apprezzare per auto leggendarie.