Lancia Esatau P assistenza Lancia.
Una bisarca chiua allestita dalla Lancia.
Per la competizione automobilistica CARRERA PANAMERICANA del 1953, adibita al trasporto delle auto e come piccolo magazzino per poter far fronte alle emergenze durante la corsa, era una competizione di durata su strade aperte al pbblico in Messico dal 1950 a 1954, molto pericolosa specie per i tanti spettatori che stazionavano lungo il percorso.
Lancia Esatau P assistenza Lancia, quella del 1953 la più ricordata.
Era forte la rivalita’ fra la Lancia e la Ferrari, erano loro a contendersi le vittorie ed i primati nelle competizioni per vetture sport, la Lancia voleva dominare la competizione e per far “capire” quali fossero le sue intenzioni si presentò con un team formato da trenta persone fra addetti meccanici ed assistenti e questo Esatau P assistenza appositamente allestito.
Gianni Lancia, il patron, si incarico’ personalmente dell’organizzazione, convinto che potesse essere un ottimo trampolino di lancio per il mercato americano – Attilio Pasquarelli il Direttore Sportivo – Giuseppe Gullio il capo collaudatore – Cinque auto fra Lancia D23 e D24.
Lancia Esatau P assistenza Lancia ed i piloti delle D24.
Jaun Manuel Fangio – Felice Bonetto – Pietro Taruffi
Con le “meno giovani” D23 con il V6 a cilindrata ridotta da 3096 e non piu’ da 3284:
Giovanni Bracco – Eugenio Castellotti
Dopo i risultati della Ferrari.
Con la 375MM dotata di un motore da 4500 cc a 12 cilindri e 340 CV, quella guidata da Umberto Maglioli fece subito registrare il record di velocita’ raggiungendo i 270km/h, il patron della Lancia decise di non far correre i copiloti-meccanici per alleggerire il piu’ possibile le sue vetture, facendoli salire solo per le ultime tre tappe; a vantaggio gia’ largamente acquisito; giusto per precauzione qualora le vetture (dopo una gara tanto impegnativa) potessero avere dei problemi.
All’arrivo a Ciudad Jaurez.
Primo Fangio, secondo Taruffi, terzo Castellotti, con una velocita’ media di 170 km/h tenuta dall’Argentino per quei 3.077 chilometri, un trionfo funestato dalla morte di Bonetto Stagnoli e Scotuzzi fra i piloti e sei fra gli spettatori travolti dalle vetture finite fuori strada.