Bricklin SV1 (1974).
Con la sede a Saint Jhon in Canada.
Con una produzione attiva dal 1974 al 1976, oggi con quella che è la sua auto più “””conosciuta””” .
L’auto era prodotta in un ex stabilimento Renault, il fondatore prima svolse diverse attività, si arricchì con l’hardware quando prima fu l’importatore della Subaru per gli USA e ancor prima il proprietario di un’azienda che riforniva il settore termosanitario.
Quest’auto fu concepita quando il mercato statunitense iniziava concretamente a chiedere auto più sicure, capaci di proteggere di più e non solo dimensionalmente.
L’intraprendente imprenditore si affidò a Meyers per iniziare a studiare un’auto che fosse “più corta” rispetto alle mastodontiche auto già presenti sul mercato, ma capace di garantire in caso di urto una maggior sicurezza.
Esteticamente la cosa era già visibile partendo da quei paraurti voluminosi, in grado di assorbire meglio gli urti e con i dati rilevati sull’assorbimento che meravigliarono.
Riuscire ad ottenere un’auto che fosse sia bella che sicura non sembrò cosa facile.
Il riuscirci creò diversi problemi e dispendio di tempo, tanto da incrinare rapporto fra i due e convincere il Bricklin a rivolgersi ad altri designer.
Inizialmente montava un motore di origine AMC 8V dal 1975 optò per un motore Ford da 5161 cc.
Bricklin SV1 (1974), il motore.
Otto cilindri a V
alesaggio e corsa 103,6 X 87,3 mm
cilindrata 5899 cc
potenza massima 129 cavalli
cambio automatico a tre velocità
TELAIO.
Intelaiatura perimetrale portante in acciaio
SOSPENSIONI.
Avantreno a ruote indipendenti con molle elicoidali e bracci oscillanti trasversali – retrotreno identico all’anteriore.
FRENI.
Anteriori a disco – posteriori a tamburo.
CARROZZERIA.
Coupé in fibra di vetro e portiere ad ali di gabbiano
VELOCITA’ MASSIMA.
175 chilometri all’ora.
Bricklin SV1 (1974), perché questa auto.
Se ad oggi in molti conosciamo la De Lorean per vari motivi Ti propongo questa trovandola piuttosto “simile” ed arrivata prima, pochi anni ma sempre prima.
Non solo per le portiere (identiche) ma per linee decisamente troppo simili, soprattutto sui fianchi ed al posteriore.
Poi dovrei ricordarla per la sua struttura che formava una solida gabbia capace di proteggere i suoi occupanti, anche da urti di una discreta entità.
Malcolm Bricklin era convinto della sua auto, tanto da azzardare un programma che prevedeva una produzione di 12.000 esemplari all’anno.
Quando alla fine la produzione complessiva della Bricklin SV1 (1974) raggiunse le 2875 unità, un numero decisamente esiguo rispetto alle previsioni del fondatore.
Tutte le auto prodotte furono vendute negli Stati Uniti visto che per il mercato canadese non ottenne l’omologazione.
Nel 1975 questa auto aveva un prezzo di listino che oscillava dai 7490 ai 9980 Dollari, che ad oggi sarebbero circa 40.000 e 48.000 Dollari.
Bricklin SV1 (1974) bella/brutta ???
Non giudicabile, rappresentava sempre e comunque i gusti e le preferenze stilistiche di un dato periodo, non che mi faccia impazzire; direi proprio di no; ma se già non amo la DeLorean comunque le preferirò sempre questa.
Un’auto che fu vista da molti durante il suo sviluppo.
Le cronache mi raccontano che fra questi vi fosse anche (ed appunto) Jhon DeLorean che quando ne vide il progetto in creta (ed in avanzato stadio di realizzazione), ne rimase piuttosto colpito.
Resto convinto che sia stata (decisamente) la fonte d’ispirazione per quel modello di auto divenuto così celebre grazie ad un film, aggiungerei che nelle intenzioni; oltre ad essere esteticamente in grado di colpire; avesse anche alcune caratteristiche che (magari) potevano consentirle di avere un pelino di successo in più.