Porsche C88.
Si è stata pensata a Stoccarda dalla casa della cavallina questa berlina dall’aspetto non esattamente esaltante, oserei scrivere brutta.
A disegnarla contribuirono anche dei designer cinesi per questa auto che se fosse stata prodotta prevedeva tre allestimenti.
Due volumi a tre porte e quattro posti.
Berlina a coda tronca con varianti break e pick up.
La più „“““lussuosa“““ tre volumi.
Porsche C88, avevano addirittura previsto un listino.
Che partiva dai circa 8.000.000. di Lire per la prima versione ed arrivava a 12 per l’ultima, quella appunto che definirono „“lussuosa““.
Dimensionalmente variava da 3,45 a 4,05 per la lunghezza, la larghezza da 1,56 a 1,64, con l’altezza che passava da 1,43 a 1,48, i pesi invece da780 a 940 chilogrammi, il motore un 1,1 litri a trazione anteriore, le potenze 35 e 50 cavalli, il cambio prevedeva due opzioni, un manuale e un automatico, le velocità massime da 140 a 165 km/h e questo per la versione a benzina, per quella diesel un 1.600 turbodiesel da 50 cavalli.
Personalmente sulla Porsche C88.
Se esteticamente non mi piace, proprio no, credo vada considerato il suo eventuale mercato di riferimento, quello cinese, quando anche una casa la cui storia ha sempre visto prodotte solo supercar, facendolo con motori di cilindrata ridotte sia a benzina che diesel, motori che presumo avrebbe attinto dalla produzione interna, quella VW.
Quindi non motori sviluppati direttamente dalla Porsche, la cosa avrebbe comportato costi ingenti anche se poi nel caso l’auto avesse avuto un buon successo su quel mercato.
Porsche C88, gli interni.
Sono quelli che potevamo vedere su un’altra berlina economica pari periodo, nulla di lussuoso o che potesse identificare il marchio, si specifici ma nulla di trascendentale in effetti.
Provo a presumere i numeri che un modello simile avrebbe raggiunto in quello che era nel 1995 un mercato in una fase esplosiva, si stava passando dalle biciclette alle auto parafrasando altri, ma alla fine non se ne fece più nulla, peccato o meno male lo lascio giudicare a chi sta leggendo, ma io almeno avrei voluto vedere come sarebbe andata, se per la casa potesse essere sia un nuovo sbocco che un nuovo settore, ma alla fine va bene così.
Magari però ricorderei le precarie condizioni in cui versava la Porsche, fra problemi e grattacapi, qui sotto il suo listino nel 1995 con i modelli disponibili.
Anno | DESCRIZIONE | PREZZO in Lire | CIL. | CV | LISTINO CONSIGLIATO 2021 |
n.posti | |||||
1995 | 968 coupè CS | 92.021.000 | 2990 cc | 239 | 2 |
1995 | 968 Coupè | 106.991.000 | 2990 cc | 239 | 2+2 |
1995 | 968 Cabriolet | 120.188.000 | 2990 cc | 239 | 2+2 |
1995 | 911 Carrera Coupè | 151.070.000 | 3600 cc | 272 | 2+2 |
1995 | 911 Carrera Cabriolet | 169.500.000 | 3600 cc | 272 | 2+2 |
1995 | 911 Carrera 4 Coupè | 160.460.000 | 3600 cc | 272 | 2+2 |
1995 | 911 Carrera 4 cabriolet | 178.890.000 | 3600 cc | 272 | 2+2 |
1995 | 928 GTS | 187.224.000 | 5397 cc | 350 | 2+2 |
1995 | 928 GTS automatica | 187.250.000 | 5397 cc | 350 | 2+2 |
Porsche C88, rispondeva ad un progetto promosso e proposto dal governo centrale cinese.
E‘ ovvio che dovesse rispettare i loro di parametri, considerando anche che la casa di Stoccarda non fosse la sola a parteciparvi, anche nello scegliere quella sigla vollero confermare le aspettative, con la C che esprimeva cheapness comfortness e cleanness ( e sul mio inglese sorvolo che è molto meglio 😉 😉 ), l’88 era per il prezzo 88.000 Yaun.
Doveva essere molto economica, il più comoda e spaziosa possibile, poter ospitare cinque passeggeri (il quinto magari strettino in effetti), fra i competitor ci furono la nostra Fiat, la Ford, per la Germania anche Mercedes e Opel, dal sol levante Mitsubishi, il tutto quando il governo Cinese si ritirò poco dopo, per motivi che non conosco bene.
La casa della Cavallina provò a cedere quel suo progetto ad un produttore indiano che si ritirò anche lui dopo pochissimo tempo, oggi è esposta nel museo Porsche.