AERFER IMAM.
Tutto il materiale è proveniente dalla mia biblioteca personale, fatta di libri e riviste d’antan.
Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali.
A Pomigliano d’Arco (NAPOLI) nel 1950 nasceva la AERFER su un’’importante area industriale di 255.000 mq di cui 55.00 coperti da moderna tecnica edilizia industriale.
- Incentrando l’attività sulla produzione di veicoli industriali e specie quelli per il trasporto pubblico.
- Allestendo carrozzerie portanti a guscio irrigidito, seguendo concetti derivati da loro pregresse esperienze nelle costruzioni ‘aeronautiche, le stesse che li avevano fatti avere clienti da tutto il mondo ed essere considerata fra le migliori aziende del settore aeronautico.
- Nel 1956 decisero di inglobare la IMAM (facendo parte entrambe del Gruppo Finmeccanica), concentrando l’attività in un unico polo logistico e produttivo, volendo ottenere i migliori risultati in un’unica struttura progettuale e costruttiva.
- Mirando ad avere la miglior qualità possibile dei prodotti che portavano la loro firma, con un’assistenza post vendita che per molti dei loro concorrenti di allora sembrava quasi aliena.
AERFER IMAM, le esperienze pregresse delle due aziende.
- Prestando molta attenzione (maniacale) sulle qualità realizzative e l‘innovazione.
- Impostando la produzione su nuovi progetti strutturali, ultimandoli solo dopo aver condotto e verificati studi molto approfonditi, avvalendosi di tecnici di provate capacità ed esperienze.
- Esemplari riconosciuti come perfetti da molti degli utilizzatori.
- Questo per loro oltre ad essere motivo di orgoglio e vanto divenne una costante per i pochi anni successivi che rimasero in produzione, affidandosi sempre ed esclusivamente a tecnici molto esperti.
- realizzando per prima una carrozzeria portante con struttura a guscio irrigidito che impiegò per i suoi filobus ed autobus urbani.
- Fra i primi ad avere in gamma anche un autobus a due piani in lega leggera.
- Tutti concetti che avevano già impiegati nel campo delle costruzioni aeronautiche e che in un certo qual modo, oltre a permettergli di costruire mezzi molto robusti, gli permisero di aumentare il rapporto tra portata utile e tara, rendendoli molto appetibili e concorrenziali visti gli effetti sull’economicità dei trasporti.
AERFER IMAM, Mezzi che risultavano così solidi dal ridurre considerevolmente le spese di manutenzione.
- Il conseguente miglior ammortamento degli stessi.
- Con spesso (eventuali) problemi che riguardavano quasi esclusivamente i soli propulsori, che vistone l’uso più intenso sembrarono essere i soli a necessitare di una manutenzione, ordinaria e o straordinaria che fosse.
Mezzi che furono la soluzione ideale.
Per quegli esercenti di autolinee che volevano incrementare i loro guadagni visto il maggior numero di passeggeri trasportabili.
Sicuri che la rete di meccanici e tecnici disponibili e pronti ad intervenire anche nel post-vendita potessero farli star più tranquilli.
Nelle foto di oggi sono quasi tutti bus e filobus, ma con un paio di chicche con quel sollevatore per rifornimento veicoli aerei e il Metropol un bus urbano a due piani.
Concludendo sulla AERFER IMAM e dopo aver “”conosciuto”” chi mi ha preceduto nello scrivere.
- Ed aver notata in molti altri casi una maggior “”cautela””, misura diremmo, nel leggere capire e riassumere quanto da lui scritto prima di me ho notato una certa enfasi nel descrivere questa azienda.
- Nata da una fusione di due aziende appartenenti al Gruppo FINMECCANICA.
- Descrivendola come credo di aver fatto altrettanto anche io, come un’azienda tecnicamente moderna ed innovativa (più di altre pari periodo).
- Finendo con il chiedermi allora perché avesse chiuso i battenti, i motivi.
Ancora le Carrozzerie scomparse.