Carrozzeria BORSANI.
Tutto il materiale ivi presente arriva dalla mia biblioteca privata, da libri e riviste d’antan.
Tutto partì dalla Carrozzeria Bulli con un’attività iniziata nel 1850.
Come abbiamo già visto in altri casi si occupava della produzione di carrozze a cavalli, diventando allora nota per la qualità e con un’attività che sembrava poter proseguire „tranquilla“ se non fosse arrivata l’automobile, cosa che la costrinse nel 1922 a cambiare drasticamente sia la sua produzione che il modo di lavorare.
Fra le persone „interne“ alla Bulli si affacciò Gaetano Borsani, fu lui il 1° settembre del 1922 a rilevarla.
Sicuro che per quell’azienda i suoi settant’anni di vita ed esperienze fossero un’ottima base, fattori capaci di ridurre al minimo ogni tipo di rischio per un giovane ed intraprendente imprenditore.
Nasceva la nuova Carrozzeria Bulli di Gaetano Borsani & C. , con nei due anni successivi un consistente incremento dimensionale.
Al punto che divenne obbligatorio trasferirsi in una nuova e più grande sede con rinnovati macchinari ed attrezzature, fu il primo nucleo dal quale scaturì la grande officina di via Anguissola e il successivo grande stabilimento di Cornaredo.
1926 Carrozzeria BORSANI, per la prima volta volle affrontare il giudizio di un vasto e variegato pubblico.
Partecipando al Salone dell’Automobile di Torino (negli anni successivi non mancò mai di parteciparvi), riscuotendo un certo successo in pubblico e critica e di conseguenza facendo così nascere nuovi contatti ed intese.
1930 Carrozzeria BORSANI con una vettura aerodinamica.
Viene presentata una vettura con parabrezza inclinato realizzata su telaio O.M. Mille Miglia, fu il loro primo vero tentativo nel realizzare una vettura aerodinamica.
1933 Carrozzeria BORSANI, il nuovo nome.
Venne modificato il nome „“accorciandolo““ in Carrozzeria Gaetano Borsani & C., periodo in cui il nome del titolare godeva già di una certa notorietà e con una clientela che non smetteva di crescere, entrando con successo nella categoria dei costruttori di classe.
1934 Carrozzeria BORSANI.
Seguendo una voga inglese realizzarono un nuovo tipo di tetto apribile montato anche nella parte posteriore e prodotto in varie centinaia di esemplari, in seguito venne adottato con alcune modifiche anche dalla FIAT.
1943 Carrozzeria BORSANI.
La seconda guerra mondiale fu fatale per un’azienda colpita da pesanti bombardamenti che la rasero al suolo.
Il Sig. Gaetano Borsani non desistette decidendo subito di ricostruirla, intuendo che un’azienda come la sua potesse „sfruttare“ l’imminente bisogno di mezzi per il trasporto di cose e persone.
1945 Carrozzeria BORSANI, ripatendo come non mai.
L’anno della vera ripartenza e lo stesso che vide un ulteriore cambio nella denominazione, eccoci definitivamente con la dicitura “Carrozzeria BORSANI”.
Prendendo l’ulteriore decisione di abbandonare le vetture e specie quelle di lusso, orientandosi solo sui veicoli commerciali/industriali con dimensioni e specialità varie, dal semplice autocarro all’autobus per il trasporto privato e o pubblico, con qualche veicolo speciale su richiesta comprendendo i pubblicitari.
Le carrozzerie realizzate dalla Carrozzeria Borsani prodotte da un espertissimo gruppo con a capo il Sig. Gaetano, irreprensibili su qualsiasi tipo di telaio (dalla cronache dell’epoca).
Acquisendo una certa buona fama nel saper costruire carrozzerie allestite su qualsiasi tipo di telaio.
- A prescindere dalla marca/casa produttrice.
- Iniziarono ad arrivare premi e riconoscimenti ottenuti in concorsi d’eleganza e o Fiere Campionarie importanti.
- Cosa che invogliò il Sig. Gaetano ad orientarsi sui mercati fuori confine, scegliendo la Spagna come primo paese seguito quasi subito da Jugoslavia Argentina ed India.
Arrivò il nuovo autobus su base OM Leoncino (la prima volta), scelta fatta in primis per completare la gamma ed ottenendo un notevole successo, ripetendosi sul telaio del Tigrotto nelle due versioni a passo 3.000 e 3.600.
1958 Carrozzeria BORSANI.
- La sede di Via Anguissola iniziò a sembrare troppo stretta, decisero di spostarsi a Cornaredo (MILANO) con una nuova officina che crebbe continuamente nei successivi anni.
- Producendo carrozzerie industriali specie autobus in molti modelli e con diverse specifiche.
- Lavanderie e bagni campali per l’esercito su rimorchi speciali.
- Veicoli antincendio.
- Complessi per panifici mobili.
- Arrivarono commesse da importanti aziende e marchi alle quali seguirono i „camioncini“ per la consegna delle bevande (COCA COLA fra i più ricordabili).
- Le autoambulanze.
- Cabine per autocarri e furgoni in serie.
- Mi ha colpito quell’Orione con il suo rimorchio, due pullman uno agganciato all’altro, come ho scritto sopra nella didascalia fatico a ricordarne altri.
- Autobus speciali per aeroporti (quello nella copertina di oggi).
Diventò un’azienda molto importante.
- Con la sua sede di Cornaredo raggiunse i 40.000 MQ con 22.000 coperti.
- Costruito in una posizione strategica viste quelle che già allora erano le strade che collegavano Milano al resto del paese.
- Con un’importante partecipazione al mercato nazionale ed estero.
- “Resistendo” ancora per qualche anno sino alla definitiva chiusura nel 1986.
Carrozzerie pesanti.