ELVA.
Fondata nel 1955 da Frank Nichols.
La Elva Engeneering Company Ltd., con un nome che pare derivasse dal francese “elle va”, la sede era a Hasting nel Sussex.
ELVA 1954.
Con la CSM Special, montava un motore Ford modificato ed un telaio tubolare, Nichols iniziava ad elaborare i propulsori della Ford montandoci le testate Weslate, a valvole in testa in sostituzione della distribuzione originale a valvole laterali.
- Seguirono la MK1 e la Sport Courier quasi tutti gli esemplari prodotti furono assorbiti dai mercati interno ed americano.
- Poi la MK1 B evoluzione della MK1 e montava sospensioni a trapezio.
- E quasi subito la MK2 con ponte posteriore De Dion, con alla guida Archie Scott Brown e Dennis Taylor ottennero diversi buoni piazzamenti principalmente in gare su suolo britannico.
ELVA, le competizioni in Formula Junior.
Con la produzione di alcune monoposto dove veniva montato un motore di origine DKW da 1097 cmc o in alternativa un BMC (elaborati internamente), nelle prime versioni il motore era montato sull’anteriore solo sulle ultime posteriormente, i piloti Peter Arundell, Jim Hall e Roy Salvadori.
ELVA 1958.
In quell’anno presentarono il Courier MK3 100 gli esemplari prodotti ogni mese, il motore un MG A 1600 cmc, la carrozzeria in vetroresina, su una versione extra e più sportiva montarono un Counventry Climax FWA da 1098 cmc.
1963 ELVA e la crisi finanziaria.
Veniva assorbita dal Gruppo Trojan il concessionario britannico della Innocenti Lambretta, che ne modificava la forma sociale con Elva Cars Ltd, senza però stravolgere troppo i piani produttivi.
1964 un nuovo modello.
La Courier MK4 disponibile in due versioni coupè e spider, con telaio scatolatoe la carrozzeria in vetroresina, opzionabili due motori o il MG B 1800 cmc o un Ford 1500 cmc.
SCHEDA TECNICA COURIER (1960).
- Motore: quattro cinlindri in linea.
- Alesaggio e corsa: 73 X 89 mm.
- Potenza max 70 cavalli.
- Cilindrata effettiva: 1498 cmc.
- Cambio: a quattro rapporti.
- Telaio: in acciaio tubolare.
- Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti, con doppi bracci oscillanti trasversali – dietro ad assale rigido, con doppi bracci longitudinali e barra Phanard.
- Freni: a tamburo su tutte e quattro le ruote.
- Carrozzeria: due posti sportiva.
- Velocità max: 178 km/h.
ELVA e il nostro car designer Fiore.
Su una versione speciale disegnata da Fiore montarono un propulsore BMW 2000.
Le MK 5 – 6 – 7 – 8 susseguitesi nei successivi anni non erano che degli aggiornamenti delle MK3 e 4, ma le vendite anziché incrementarsi iniziarono quasi a fermarsi, con la nuova proprietà per provare ad ovviarvi (e non rischiare di chiudere) mettere il suo stabilimento di Hastings a disposizione della McLaren per la produzione di auto sportive.
Poco dopo ne diventava una sorta di concessionario.
1969 ELVA.
Apparvero delle vetture sportive con il marchio McLaren-ELVA, un anno dopo quando potevamo considerarla chiusa, visto non riusciva più ad avere una sua autonomia.
Di auto complessivamente ne furono prodotte circa 2000 esemplari, con le Courier dominare, subito seguite dalle 160 XS una coupè stradale derivata dalla ELVA MK8 da competizione, di 160 XS (quella di Fiore) solo tre i prototipi allestiti.