Ferrara street art.
Le fonti di oggi sono tutte mie fotografie e dei LINK dove scoprire come sono nate certe idee ed iniziative.
Ci siamo andati di proposito.
La città l’avevamo già visitata un certo numero di volte visto che è fra le nostre preferite, con il materiale cartaceo idoneo siamo partiti ed una volta arrivati la prima tappa non poteva che essere la piazza, dove ci siamo fermati una buona mezz’ora nel grande negozio di libri per poi riprendere il nostro tragitto.
Arrivavamo in un palazzo storico poco distante dove penshttps://www.dannatavintage.com/2023/09/09/ferrara-street-art/avamo di trovare qualcosa, nel cortile interno incontravamo un gruppo di persone che da perfetti Emiliani ci diedero tutte le informazioni possibili.
Suggerendoci un percorso, lo stesso che il signore più “anziano” percorreva spesso essendo anche lui un appassionato del genere, segnato quanto possibile ed usciti iniziava il nostro giro.
Ferrara street art la prima meta Palazzo Gulinelli.
Ci aveva suggerito di andare subito al liceo e fermarci poco distante dove avremmo intravista una piccola rientranza, sul percorso il Palazzo Gulinelli in Corso Ercole (qui sotto) con una targa che ci ricorda dove nasceva il mito della Bugatti, era di strada e non potevo saltarlo.
Arrivati in fondo alla strada e passato Palazzo Diamanti proseguivamo a sinistra dove già si vedeva quanto nella foto sotto.
Ferrara street art “la seconda rientranza”, via Dosso Dossi.
Facilmente visibile dalla strada, con poco distante in un’altra l’ingresso di un ostello con una serie di opere e da dove si poteva accedere al vicino parco e parcheggio Diamanti.
Ferrara street art il Liceo.
Difronte all’ostello la ex scuola elementare Ginevra Canonici oggi una succursale del Liceo Ariosto con tutte le foto qui sotto.
Ferrara street art e il mercato coperto.
Ci eravamo passati le volte scorse ed arrivandoci in poco tempo visto che quanto sinora visto è abbastanza “concentrato”, arrivati ci sediamo al bar che ha alcuni tavolini esterni in una delle fotografie, mia moglie e il nostro Jack Russel si fermavano.
Io iniziavo a fotografare arrivando alla fine del palazzo scattando e tornando, con le foto qui sotto.
Ferrara street art e l’ultima meta in città.
Torniamo al solito parcheggio, quello dove lasciamo sempre l’auto perché sicuri di trovare posto, in una sua parte che penso abbia bisogno di una repentina sistemata una serie di opere con una che avevo già vista varie volte in siti o ne avevo sentito parlare e forse ed anche per questo è stata fra le preferite della mattinata.
Ferrara street art e il quartiere Barco a Ferrara.
Lungo una via trafficata e sul fianco di quello che ho presunto essere un condominio due opere molto grandi, con una dedicata al grande scrittore Bassani e una frase presa dal suo libro L’Airone.
Ferrara street art e il Palapalestre.
Inserito in un bel parco pubblico dove vedendo una serie di sedie ho presunto facciano spesso degli spettacoli. con un palazzo dalle generose dimensioni tutto decorato da street artist.
Ferrara street art e Gherardi.
Il più classico dei “paesini” quattro case in croce ed una sola strada, tanto che mi son chiesto quanti potessero volerci andare, si convinti dalla passione ma percorrere una parte di quella strada poteva convincerne pochi temo, noi “temerari” 😉 ci abbiamo trovate realizzazioni davvero ben fatte con alcune inserite in un contesto che definirei “particolare” come indicherò in una delle foto, non ultimo ricorderei che non siamo lontanissimi da Tresigallo paese che continuerò a consigliarne una visita.
Merito dell’attore ferrarese Stefano Muroni il promotore di Ferrara Città del Cinema, con tutte le opere dedicate a dei film.
Ferrara street art e Pontelagoscuro.
La “tela” lo storico teatro Julio Cortazar dove sinceramente ho trovato il tutto un po troppo “caricaturale” sin quasi eccessivo, non mi ha entusiasmato francamente.