Arrigoni e la 8 ½
Fu uno dei componenti della società BWA.
Apriva una sua officina a Monza in via Lecco n° 170 dove continuava a lavorare sulle Formula 850 insieme con il suo fedele meccanico Michele, con lui oltre a costruire delle nuove monoposto assistevano alcuni clienti nelle gare e passava un anno quando presentava la sua nuova monoposto con una serie di modifiche.
Arrigoni, il telaio che Incorporava i serbatoi del carburante.
- Uno posizionato in una traversa all’altezza delle ginocchia del pilota forma un rialzo che serve anche da appoggia gambe, il secondo lo schienale del pilota e comunicante con l’altro, nella foto si vede il posto guida dove manca un sedile “classico” ma c’è una sorta di “guscio imbottito” che oltre ad essere una semplificazione costruttiva dava al telaio e alla struttura una maggiore rigidità.
- Nuovo il fondo in acciaio saldato elettricamente per la sua lunghezza e fa corpo unico con i longheroni, in precedenza era in alluminio imbullonato e rivettato.
- Nuove anche le strutture delle traverse anteriori per ottenere maggiori robustezza e rigidità.
Arrigoni sulle sospensioni e lo sterzo.
- Leggermente modificata la geometria delle sospensioni.
- Modificata più sostanzialmente quella dello sterzo per migliorarne la guida soprattutto nelle curve a piccolo raggio.
- Spostata la barra anteriore che poteva essere regolata nella flessibilità come già accadeva per la parte posteriore.
- Ammortizzatori di tipo regolabile nella taratura e nuove molle più flessibili.
Freni.
I dischi anteriori maggiorati con un diametro di 215 mm mentre prima erano di 180 mm, di maggior sezione il radiatore dell’acqua con i tubi correre esternamente alla carrozzeria.
Il motore raggiungeva come potenza massima i 65 cavalli.
Elaborato da Alloni il titolare di un’officina con sede a Como in Via Enrico Cosenz n°8, specialista nell’elaborazione d motori Fiat, Alfa Romeo e BMW, come nella preparazione di monoposto delle Formula Monza, Ford ed 850.