Gandini con Bertone e l’Alfa Romeo Montreal – un genio ed un grande marchio – Made in Italy –
Proprio nella citta’ Canadese fù presentata; seppur in versione prototipo; la prima versione, era il 1967.
Ricorreva il centenario della federazione canadese, La Alfa Romeo volle presentare una vettura che potesse “soddisfare la massima aspirazione raggiungibile dall’uomo moderno in fatto di automobili”.
Nel 1970 la versione definitiva, in occasione del Salone di Ginevra, allora considerato l’evento motoristico più importante.
La produzione di circa 3925 esemplari prodotta sino al 1977.
La prima “curiosità” riguarda il motore, se prima fù impiegato un quattro cilindri di provenienza “Giulia GT”, successivamente la Casa del Biscione decise di voler optare per il V8 prima impiegato sulla mitica 33 stradale. La potenza “ridotta” da 130 CV a 70 ed opportunamente “adattato” ad un’auto si sportiva, che si voleva più “gestibile” rispetto alla Stradale.
La cosa pare aver infastidito non poco Bertone, specie per il necessario nuovo disegno dell’alloggiamento nel cofano (nuovo posizonamento rispetto al primo motore impiegato) e modifica della pedaliera, “costringendo” Gandini a rivedere il disegno, specie nel frontale.
Il progetto partì da una idea dell’allora presidente Giuseppe Luraghi, con il supporto dell’ufficio tecnico “capitanato” da Orazio Satta Puliga e Giuseppe Busso. Loro a realizzare il telaio, per poi affidare a Bertone il disegno della carrozzeria.
Costava 5.700.000. Lire (non pochi all’epoca), prevedeva una buona gamma di accessori, dai finestrini elettrici 100.000 Lire, vernice metallizzata 140.000 Lire, condizionatore 290.000. Lire.
I colori: Blu medio, verde, grigio, rosso, arancio, nero, nei pastello. Sulle metallizzate il marrone, argento, arancio, oro, verde.
Ottimo il cambio uno ZF invertito a 5 rapporti, in grado di gestire quella potenza. La trasmissione fù il tallone d’ achille della vettura.
Perchè ai tempi 200 CV, a 6500 G/Min., una accelerazione da 0/100 in circa 7 secondi, erano prestazioni non così “comuni”.
Oggi e’ una vettura tutto sommato “rara”, visto un successo non così ampio rispetto a quanto sperato dalla casa costruttrice, cosi come, va tenuto in considerazione il numero dei modelli sopravvissuti. Tantè che girando su internet mi è capitato di trovarne una, venduta dagli USA, in condizioni pessime, ad una cifra piuttosto alta.
I sintesi, rimane una ottima auto, per un uso turistico/sportivo senza “strapazzarla” troppo, godendosi il suo confort di marcia, le linee splendide e il motore dalle prestazioni e sound inconfondibili.
GGandini con Bertone e l’Alfa Romeo Montreal