Lamborghini Diablo
492 cavalli, 312.000.000. di Lire, prodotta a Sant’Agata Bolognese, all’inizio degli anni 90, nel mese di luglio del 1991 le prime consegne, era l’erede della Countach.
Disegnata ancora una volta da quel designer che con la casa del toro aveva da anni un rapporto profondo, che ne aveva disegnato da giovane designer anche il Suo capolavoro.
Marcello Gandini, una matita assolutamente geniale
che qui riuscì a unire, fondere, linee molto sportive, comunque molto “pure”, sin quasi arrotondate, volendo (credo) dare un taglio nettissimo con le linee del passato e proprio con quelle della vettura che l’ha preceduta, la Countach.
Mantenendola sempre e comunque una vera Lamborghini
la vedi e non puoi assolutamente pensare che non lo sia, ancora una volta con dimensioni da auto imponente, larga, al contempo bassa, bassissima, ancor più della precedente, con gommature generosissime.
Lamborghini Diablo
Un cuneo, con un CX di 0.31, straordinario, davvero straordinario.
Chi non ricorda alcuni servizi televisivi
magari una Countach guidata da James May notissimo presentatore di Top Gear, e di quanto facesse fatica ad entrare nell’abitacolo, fare manovra, dovendo posizionarsi sul fianco della vettura sporgendosi dopo aver lasciato le spettacolari portiere alzate.
Ecco, anche con la Diablo sono state mantenute queste tradizioni, con un abitacolo non proprio facile da accedervi, stretto, basso, con due soli sedili.
Ma credo che chi abbia la fortuna di salirci non ci abbia badato poi troppo, accendendola e sentitone il motore, il suo rumore, il rombo cupo e pieno, se ne sia dimenticato subito.
Ovviamente ogni Cliente poteva andare nell’officina dello stabilimento e li farsi regolare il sedile, provare a farlo anche con quei pedali così vicini da rendere praticamente obbligatorie delle calzature molto piccole, compatte, magari come dei mocassini.
Pur non riuscendo a regolare chissà poi cosa e quanto….
Certo è pur vero che fossero molti ad essersi lamentati di alcune pecche
non proprio veniali, da quei pulsanti di origine Fiat, molti dei quali identici a quelli montati su alcune utilitarie, il cambio troppo arretrato, scomodo, specie quando si doveva inserire la quarta o la quinta marcia.
Ma già nel nome, in quel nome, ogni eventuale acquirente avrebbe potuto immaginare che la guida non potesse essere esattamente comoda e rilassata 😉 .
Fu montato un impianto di scarico dotato di catalizzatore, più “ecologico”, e sempre secondo alcuni fece perdere “qualcosina” al sound della Diablo.
Ma quell’auto doveva essere venduta anche negli USA, e la o rispetti alcune regole, e norme sull’inquinamento, o te ne stai a casa tua, fu quindi una scelta commercialmente obbligata.
la Lamborghini Diablo, stupenda da guidare, precisa, con una tenuta di strada straordinaria
una vettura che raggiungeva i 325 km/h con una estrema facilità, riuscendo a ripartire anche dai regimi più bassi, senza mai nessun problema, guidando sicuri, sapendo di avere dei freni potentissimi e che sembravano non stancarsi mai.
(Avremmo letto commenti simili su tante delle riviste specializzate di allora.)
Pochi anni dopo arrivò l’AUDI…………..
Scheda tecnica Lamborghini Diablo
MOTORE
posteriore centrale
un dodici cilindri a V di 60°
alesaggio per corsa 87 X 80 mm
cilindrata effettiva 5707 cc
potenza 492 cavalli a 7000 giri
basamento e testata in lega leggera
quattro valvole per cilindro
due alberi a camme in testa per bancata
alimentazione ad iniezione elettronica equazionale LIE
accensione elettronica integrata all’iniezione
TRASMISSIONE
trazione posteriore
cambio manuale a cinque rapporti più RM
frizione monodisco a secco
differenziale autobloccante
impianto di scarico dotato di due catalizzatori a tre vie con sonda lambda
SOSPENSIONI
anteriori a ruote indipendenti, quadrilateri deformabili, con un gruppo molla ammortizzatore concentrico su ogni ruota
posteriori a ruote indipendenti, quadrilateri deformabili, con due gruppi molla ammortizzatori su ogni ruota
FRENI
a doppio circuito idraulico con servofreno, quattro freni a disco autoventilanti
RUOTE
cerchi scomponibili 8,5 X 17 anteriormente, 13 X 17 posteriori
pneumatici anteriori Pirelli Pzero 245/40 ZR 17 davanti, 335/35 ZR 17 posteriori
DIMENSIONI
lunga 4460 mm – larga 2040 mm – alta 1105 mm – passo 2650 mm
PESO
1576 chilogrammi a secco
SERBATOIO
100 litri la capacità
PRESTAZIONI E PREZZO
velocità massima 325 km/h
accelerazione 0/100 in 4,1 secondi
chilometro da fermo in 20,7 secondi
consumi 7,5 km/litro di media ai 90 km/h, 6,5 km/litro ai 120 km/h, 4,7 km/litro ciclo urbano
312.000.000. di Lire listino 1991.
prima versione 5707 cc 362 cavalli in listino dal 06/1990 al 10/95
seconda versione 5707cc 362 cavalli in listino dal 10/95 al 12/97
quarta versione 5707cc 390 cavalli in listino dal 12/97 al 02/99
quinta versione VT 5707cc 362 cavalli in listino dal 03/93 al 10/95
sesta versione VT 5707cc 362 cavalli in listino dal 10/95 al 12/97
ottava versione VT 5707cc 390 cavalli in listino dal 12/97 al 02/99
nona versione VT 5707cc 390 cavalli in listino dal 02/99 al 04/00
decima versione Special edition 5707cc 386 cavalli in listino dal 01/94 al 10/95
undicesima versione Roadster VT 5707cc 362 cavalli in listino dal 01/96 al 12/97
dodicesima versione Roadster VT 5707cc 390 cavalli in listino dal 12/97 al 02/99
tredicesima versione Roadster VT 5707cc 390 cavalli in listino dal 02/99 al 04/00
quattordicesima versione SV 5707cc 362 cavalli in listino dal 03/96 al 12/97
quindicesima versione SV 5707cc 390 cavalli in listino dal 12/97 al 02/99
ipercar vintage
Quando uscì, seppur fossi più giovane, non è che mi piacque proprio subito, anche quando la vidi in un raduno insieme ad altri tre esemplari.
Da amante del marchio e la sua storia ho voluto approfondire, provare a capire meglio, 🙂 alle volte l’età, convinto che sia stata il modello che ha permesso alla Lamborghini di vivere (sopravvivere ????) sino all’arrivo dell’attuale nuova proprietaria, l’AUDI.
Perché Diablo…………
El Diablo, era un toro spagnolo, proveniente dall’allevamento del Duca di Veragua, che l’undici luglio del 1869 in una “infuocata” corrida a Madrid si scontrò con uno dei migliori toreri di sempre Josè De Lara.
Ora, tralasciando di esprimermi sulle corride, credo vada sottolineato che oltre a continuare a scegliere nomi di tori, la scelta sia stata fatta dopo aver consultato i lavoratori, mi sono piaciuti 😉