Jensen Interceptor S4
Sarei un pelino fuori stagione lo so 😉
ma una di queste sere, mentre sfogliavo alcuni dei libri presi di recente, mi si apre uno di questi su delle foto, e su un’auto inglese ( e già qui chi mi conosce saprà come e quanto la mia salivazione si sia modificata 😉 ), vettura che adoro nel vero senso della parola, che non sapevo fosse stata prodotta anche in versione cabriolet…..
Insomma potevo forse esimermi 😉 ?????????
Ed io quando vedo un’auto inglese mi sciolgo 😉
comincio a fare voli pindarici, immaginando una cara donzella britannica intenta a guidarla su una delle strade più belle del mondo, quella della Forra verso Tremosine per citarne una fra quelle universalmente riconosciuta fra le più affascinanti.
Vi propongo il link di un mio post dedicato proprio a quella superba, meravigliosa, affascinante strada, invitandoVi se e quando potrete ad alndarci.
La immagino con un bel foulard a fiori, un braccio delicatamente appoggiato sulla portiera e l’altra mano che soavemente accarezza un bel volante in legno.
Bene, se dopo questa premessa alcuni di Voi avranno già deviato verso nuovi lidi e siti, o temeranno abbia fatto ampio uso di miele, non li biasimerò ;).
Come per la Ginetta, anche per la Jensen furono dei fratelli
due in questo caso, a fondarla, Richard & Alan Jensen, qualche annetto fa, nel 1920, diventando praticamente subito dei capaci produttori di auto sportive, gli stessi che raggiunsero la loro maggior popolarità proprio con la Interceptor.
Una vettura progettata da Kevin Beatty
presentata nel 1966, con un motore Chrysler V8, ma si badi, si badi, dotata di una efficacissima e ben realizzata trasmissione integrale Ferguson, già precedentemente vista sulla versione FF Ferguson Formula.
E’ stata anche auto dell’anno nel 1966.
La Interceptor arrivò in un momento difficilissimo per la Jensen, doveva sostituire un modello che l’aveva portata in quella difficile situazione.
Io ancora oggi non riesco a capire quali siano stati i motivi di questa loro grave crisi, anche perchè la Jensen Healey tutto mi sembra tranne che un’auto scadente e non interessante.
Poi non potrò mai mancare di metterci (quasi) sempre qualcosa di Italiano, e anche qui ho trovato qualcosina di importante.
La Interceptor deve le sue linee alla Carrozzeria Touring, e alla Vignale di Torino che ne approntò gli stampi.
In quel libro sicuramente non mancavano le fotografie, molte delle quali erano concentrate sull’abitacolo, ed ne ho intuito subito il motivo.
Elegantissima la Jensen Interceptor S4, con un livello di finitura e materiali
che definirei ineccepibile, guardandole ho subito pensato al negozio d’antiquariato che avevano gli zii, ad un bel mobile intarsiato con un bell’orologio vittoriano sulla base superiore.
Sempre da quelle foto ho immaginato che anche chi si sedeva sui sedili posteriori potesse starsene molto comodo, senza dover rannicchiare le gambe o comprimersi in posizioni yoga, molto tipiche per tante cabriolet ;).
In un’altra foto vedo una cosa che non comprendo, dalla didascalia scopro che fossero le sospensioni, con le balestre ricoperte da qualcosa che sembra una specie di corda, quasi incollata e ricoperta a sua volta da un altro materiale.
Scopro che quella “strana” copertura serviva per ridurre i rischi di rumorosi cigolii, il tutto per il confort moooolttttooooo british che quest’auto aveva.
Mi soffermo ancora un’attimo su quelle foto
sui sedili in pelle bianca con le bordature cucite a mano, su quella sua mascherina molto vintage, su quei cerchi in lega bicolore, su una linea che trovo sontuosa, elegante, senza tempo.
Mi fermo qui, proponendoVi la sua scheda tecnica, quella che descrive anche il suo motore, un Chrysler V8.
Veniva proposta sia in versione Cabriolet che coupè, io avendo trovata per prima la versione scoperta ve la ho proposta.
La Jensen Interceptor S4 aveva un prezzo di listino di ……………………..
se io amo le auto inglesi, ciò non può però rendermi poco obbiettivo, credo infatti che il suo prezzo fosse troppo alto per un’auto praticamente sconosciuta in Italia, quando poi a certe cifre si potevano trovare auto “nostrane” considerate (pure) più affidabili.
Io potendo l’avrei considerata, ma il mio affetto per le auto inglesi mi rende poco imparziale.
In Italia era importata dalla Autopisani – Via Cesare Battisti – 20057 Vedano al Lambro (MI) che la proponeva con un prezzo di listino di 350.000.000. di Lire.
Scheda tecnica Jensen Interceptor S4
MOTORE
anteriore, longitudinale
un otto cilindri a V di 90 °
alesaggio per corsa 101,6 X 90,93
potenza massima 243 cavali a 4400 giri
carburatore Carter a quadruplo corpo
albero a camme centrale
aste e bilancieri
albero motore su cinque supporti
raffreddamento a d acqua
TRASMISSIONE
trazione posteriore
CAMBIO
automatico Torqueflite a tre rapporti
differenziale autobloccante
TELAIO
tubolare con carrozzeria in acciaio
SOSPENSIONI
anteriori a ruote indipendenti con doppi triangoli, gruppi molla ammortizzatori
posteriori a ponte rigido con balestre semiellittiche, barra Panhard e amortizzatori telescopici
Sia anteriormente che posteriormente era dotata di barra stabilizzatrice trasversale
FRENI
a disco ventilati sulle quattro ruote
CERCHI
in lega leggera da 7 “, con pneumatici 225/70 R15
DIMENSIONI
lunga 4770 mm – larga 1750 mm – passo 2670 mm – altezza 1350 mm –
PESO
1820 a vuoto
PRESTAZIONI
velocità massima 220 km/h, consumo medio 6 km/litro.
Capolavori