Kawasaki ZXR 750, ciao Filippo sabato vado a fare un giro in concessionaria, vieni con me?
Era una delle telefonate che ricevevo da un amico, perso di vista negli ultimi anni.
Che poi 😉 cosa andassimo la a fare devo ancora capirlo, finivamo con il trovarci con la salivazione azzerata, fermi davanti ad alcune splendide moto, per noi lontane, spesso per limiti dovuti all’età e per il fatto che non saremmo mai riusciti a convincere i nostri genitori.
Uno di quei sabati era arrivata una bella moto, con quel suo verde che dominava quasi tutta la carrozzeria.
Stavano presentando la Kawasaki ZXR 750, ed un buon numero di appassionati e curiosi le si era fatto intorno.
A me personalmente sembrò più una moto da pista, stentavo nell’immaginarmela nel traffico, faticavo.
Cosa confermatami anche da quanto detto dal ragazzo che era li, in veste di responsabile, mi disse subito che era un modello derivato dalla ZXR7 da endurance.
Gli ho creduto subito.
Ad un certo punto, lo ricordo distintamente, un signore, più sulla cinquantina che non meno, fece una domanda.
Si possono montare le valigie laterali??? Sa ci sto pensando, viaggio molto, per puro turismo.
Il ragazzo fu serafico, limitandosi ad un no, con l’arcata del suo sopracciglio sinistro che voleva dire ben altro, essere molto più esaustiva.
Il mio amico, appena appena polemico, se ne uscì con un rimbrotto, un mugugno, lo sedai subito, evitando che si innescasse un’inutile polemica.
Con il ragazzo parve instaurarsi subito una certa intesa, forse notò che fossi l’unico a starmene zitto, in disparte, limitandomi a sbavare ;).
Mi chiese se volessi salirci, io ringraziandolo, quasi non lo feci nemmeno finire di parlare, con un balzo da gazzella (più o meno quasi 😉 ) mi ci fiondai sopra.
Appena salito sulla Kawasaki ZXR 750 notai subito quei due tubi
che partivano dalle due prese d’aria ai lati del cupolino e (intuivo) finissero nel motore.
Il caro ragazzo capì subito che furono la prima cosa a colpirmi, e mi spiegò che quei due tubi a soffietto in alluminio portavano molta più aria, bella fresca (era anche simpatico), ai carburatori.
Ma hai visto il cruscotto??? come ti sembra??
Non riuscivo a trovare le parole, tanto mi piaceva.
Senza volermelo inimicare gli chiesi il perchè avesse gli specchietti retrovisori neri, non in tinta, mi rispose …….per il semplice fatto che non è un’auto.
Bene molto bene, mi imposi di non rispondere 😉 .
Ad un certo punto tornò alla carica il quasi cinquantenne ;), mi scusi, ma vedo che dietro c’e’ una copertura che immagino copra il sellino per il passeggero.
E’ comoda per due, sa io viaggio molto in moto, da turista, mi chiedevo se potesse venire con me mia moglie, qualora ne valutassi l’acquisto.
Il ragazzo credo stesse interiormente fumando, si limitò a dirgli…… secondo lei?????
E qui rientrò in gioco il mio amico, con tono da orso
gli rispose, mi scuuussiii maaa nooonnnn vveeeeedddeee cheee è piiicccooolllooo, secondooo leeeii ciii siiii pppuuuoooo’ ssttaarrree cooommmooddiii.
Io intanto mi stavo gustando questo siparietto, badando che restasse entro certi confini, limiti.
Senza indugiare mi feci verso il vicino bar per acquistare una camomilla doppia (non sto scherzando), che il caro ragazzo bevve una volta raffreddatasi completamente.
Il tempo proseguì analizzando le specifiche caratteristiche tecniche della bella Kawasaki ZXR 750, con dati e informazioni molto precisi, per almeno un’altra oretta.
Ed arrivammo al momento clou di quel pomeriggio, quando il “turista” chiese il prezzo di listino……
15.5000.000 Lire, a rispondere fu il concessionario, molto probabilmente sentitosi tirato in ballo.
Ecco, in quel momento vidi la vena sul collo del rompiballe 😉 😉 ingrossarsi.
Ma come più della Suzuki e quasi come la Ducati 851?????
Il concessionario sfinito se ne uscì con molta eleganza……
un par di b…è come la 851, quella ne costa quasi 18 di milioni, e sulla Suzuki se la vuole ne ho una qui in officina appena ritirata da un cliente che non riusciva più a pagarla.
Devo precisare che qui ho sintetizzato molto sul quanto fatto e detto dal “turista”, non è che la minima parte 😉 .
La vuole????
Non rispose, rimanendo praticamente immobile.
Ad un certo punto il turista mi chiese quale moto preferissi, mi limitai a rispondergli onestamente senza essere troppo specifico.
Guardi io adoro la GSX-R, ciò nondimeno trovo molto bella anche la Kawasaki ZXR 750, sulla Ducati mi scuserà ma sono “””nazionalista”””” fin dalla tenera età, ergo preferisco non esprimermi per evitare rogne.
Poi, mi perdonerà, ma temo che la 851 faccia tutta una storia a sé, sia nell’olimpo delle moto, mi scuserà l’enfasi, magari sembrandole di parte, ma visto che me lo ha chiesto 😉 .
Alberto stava schiumando, forse spinto anche dal fatto che fosse un convintissimo Kawasakigista, cosa che confermò appena raggiunse l’età per potersene prendere una, quella che gli piaceva.
Nel concitato momento emerse un signore di piccola statura, credo sui quaranta……. scusate siccome vorrei farmi un’idea più precisa non è che possiamo sentirla…..
Eravamo fuori, vicinissimi all’ingresso della concessionaria, il ragazzo la spostò quanto bastava, perché i fumi non entrassero nel locale, e la accese.
Bhe, che dire, sentendola la prima cosa che pensai fu che emettesse un rumore sublime, da vera belva, pieno, pienissimo.
Visto il successo riscontrato il ragazzo si fece convincere a fare qualche metro, in tutta sicurezza.
Nella zona dietro la concessionaria c’era uno spazio sufficientemente ampio
li venivano ricevuti i clienti dell’officina e provate le moto una volta sistemate.
Pochi metri, una cinquantina, un quadrato, forse, a me sono bastati, confido lo fossero anche al rompi 🙂 .
Anche perché il caro ragazzo gliela fece provare, molto probabilmente sfinito 😉 .
Dopo questo personalissimo ricordo Ti sottopongo la scheda tecnica, scusandomi se mi sono dilungato.
Scheda tecnica Kawasaki ZXR 750
MOTORE
quattro tempi, quattro cilindri in linea trasversale
distribuzione DOHC con quattro valvole per cilindro
raffreddamento a liquido
alesaggio e corsa 68,8 X 51,5
cilindrata effettiva 748 cc
rapporto di compressione 11,3 : 1
potenza massima 107 cavalli a 10.500 giri minuto
carburatori quattro Keihin CVKD36
lubrificazione forzata con carte umido
accensione elettronica digitale
batteria 12v/14AH
avviamento elettrico
FRIZIONE
multidisco in bagno d’olio con comando idraulico
TELAIO
E-BOX scatolato in alluminio con doppia culla smontabile
SOSPENSIONI
anteriore regolabile con forcella telescopica con precarico/freno idraulico
posteriore regolabile con precarico/freno idraulico, Uni-Track a gas
FRENI
2D/310 all’anteriore
1D/230 posteriormente
RUOTE
in lega d’alluminio, anteriore MT 3,5/17, dietro MT 5,50/17
DIMENSIONI
lunghezza 2090 mm. – larghezza 755 mm. – altezza minima 1170 mm. – altezza sella 770 mm. – luce a terra 110 mm.
PESO
dichiarato a secco 205 chilogrammi
SERBATOIO
diciotto litri la capacità
ACCELERAZIONE da 0 a
50 km/h 1,2 secondi
60 km/h 1,5 secondi
70 km/h 1,8 secondi
80 km/h 2,1 secondi
90 km/h 2,5 secondi
100 km/h 3,1 secondi
110 km/h 3,5 secondi
120 km/h 4,1 secondi
130 km/h 4,7 secondi
140 km/h 5,5 secondi
150 km/h 6,2 secondi
160 km/h 7,2 secondi
180 km/h 9,4 secondi
200 km/h 12,8 secondi
220 km/h 19,5 secondi
VELOCITA’
I° marcia 93 km/h
II° marcia 127 km/h
III° marcia 161 km/h
IV° marcia 192 km/h
V° marcia 239 km/h (velocità massima registrata)
CONSUMO
medio 13,5 km/l
pista 7,5 km/l
città 14 km/l
autostrada 15 km/l
extraurbano 17 km/l.
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