Alfa Romeo Giulia Super Torpedo 1965, una spiaggina, realizzata dalla Carrozzeria Colli su una Alfa Romeo Giulia Super del 1965.
La Colli tagliò il tetto e le portiere, allestendola con due “divani” molto comodi, montando un tettuccio in tela facilmente rimovibile, rifinendola piuttosto bene.
La Alfa Romeo Giulia Super Torpedo 1965, espressamente realizzata per essere un’ auto di rappresentanza
da utilizzarsi solo in occasioni speciali, tant’è che uno dei due soli esemplari è stato messo in vendita su Autobelle.it con un chilometraggio bassissimo, l’inserzionista dichiarava 1500 i chilometri percorsi.
Due soli gli esemplari prodotti della Alfa Romeo Giulia Super Torpedo 1965, uno esposto ad Arese nel museo Alfa Romeo, l’altro di proprietà di un privato.
Ci salì anche un Presidente della Repubblica, fu Saragat nel 1966, durante una visita agli stabilimenti Alfa Romeo di Arese, percorse i vari reparti della fabbrica, salutato dalle maestranze.
Nessuno dei due esemplari venne mai immatricolato, restando sempre “chiusi” entro le mura dello stabilimento Alfa Romeo, percorrendo brevi distanze, utilizzate solo in occasioni molto speciali.
Era da tempo che non proponevo più una spiaggina
con l’arrivo dell’estate non potevo mancare di farlo, e con una Alfa Romeo credo sia un bel ricominciare 😉 .
E’ pur vero che definire questa vettura una spiaggina non sia del tutto “corretto”, specie considerandone il dove e come sia stata utilizzata, ma le sue forme, e quanto visto in altri post, non possono impedirmi di farlo 😉 .
Citazione da wikipedia per spiaggina:
La spiaggina è un tipo di automobile scoperta per il tempo libero, destinata prevalentemente all’uso estivo, nelle località turistiche. Si distingue da altre tipologie di automobili per essere priva di portiere e padiglione, quest’ultimo generalmente sostituito da tendalino con centine o laminato amovibile. Gli interni sono realizzati con materiali resistenti all’acqua.
La Carrozzeria Colli e la Alfa Romeo
iniziò con la produzione di alcuni esemplari basati sull’Alfa Romeo &C 2500 SS, arrivando ai primi anni ’50, quando la collaborazione si fece più “intensa”, integrando quando fatto con la 6C con l’arrivo di una variante della Disco Volante.
In molti di noi ricordano anche le versioni “familiari”, bellissime e dall’indiscutibile fascino.
La Giulietta Familiare Colli, realizzata in soli 90 esemplari, tra il 1959 e il 1960, mantenendo lo stesso passo e meccanica della versione berlina, con un motore bialbero di 1300 cc e 53 cavalli.
Esteticamente si notava subito il tetto “allungato”, con l’aggiunta di un terzo finestrino laterale, e tutto sommato non sembra che l’auto sia stata “rovinata” da questa modifica.
La coda era dotata di un ampio portellone, incernierato lateralmente, che permetteva un facile accesso all’ampio vano di carico.
Ricorderei il post sulla Weekendina della Carrozzeria Boneschi, auto presentata in contemporanea con quella realizzata dalla Colli.
Alcuni link su alcune “spiaggine” già proposte:
La Eden Roc, esteticamente una delle più belle e particolari.
Fiat 500 Spiaggina, forse il modello di auto più utilizzata per questa modifica.
Fissore Marinella, la più “futuristica”???
La versione “inglese” di una spiaggina, con la Mini Beach
La Shelette disegnata dal grande Michelotti.
Una spiaggina “regale”, sempre disegnata da Michelotti, la Daf Kini.
Personalmente sulla Alfa Romeo Giulia Super Torpedo 1965
pur vero che definirla una spiaggina potrebbe non essere del tutto corretto, ma solo per un aspetto, il suo non utilizzo su spiagge e/o lidi, per brevi spostamenti dalla casa alla spiaggia.
Ma la sua carrozzeria ha tutte le caratteristiche per essere definita tale, e credo che se fosse stata prodotta avrebbe riscosso un discreto successo.
Per una serie di motivi:
è derivata da un’auto già “pronta”, amata ed affidabile, con un marchio apprezzato e riconoscibile, e credo anche con modifiche non troppo impegnative.
poteva essere molto comoda e pratica, magari per un hotel, un camping, un benestante, semplicemente per chi voleva usarla per brevi spostamenti in zone turistiche.
L’unica mia perplessità potrebbe essere sul suo prezzo.
Presumo che fra il costo della vettura di base e la realizzazione artigianale della Carrozzeria Colli, il suo eventuale prezzo di listino non potesse essere troppo basso.
Comunque sempre più contenuto rispetto a quello di quasi tutte le altre, con anche la considerevole possibilità, per la Alfa Romeo e la Colli, di ampliare il catalogo dei mezzi disponibili in vendita.
Il panorama delle spiaggine di quegli anni offriva solo ed esclusivamente mezzi per il diletto di persone molto benestanti.
che potevano sborsare cifre considerevoli, sempre solo quei pochi che potevano chiedere ad un grande carrozziere di allestirne UNA, rendendolo un mercato molto, troppo, ristretto.
Rispetto a quasi tutte le altre, dava una sicurezza in più, il poter reperire parti di carrozzeria più facilmente, molto di più rispetto, ad esempio, alla bellissima Fissore Marinella.
Per le parti meccaniche ricorderei che qualsiasi “spiaggina” fosse un’auto derivata da un’altra, con la quale condivideva la meccanica ed alcuni altri componenti.
Senza dimenticarci che in quegli anni la collaborazione fra la Alfa Romeo e la Carrozzeria Colli fosse ben salda, destinata a continuare.
Poteva “aprire” un nuovo mercato per l’Italia e non solo.
Un paese circondato dal mare, con una fortissima vocazione turistica, e con la fama di essere fra i più ricchi in marchi e storia automobilistici.
Riassumendo il tutto, continuo ad essere persuaso che la Alfa Romeo potesse produrla, che sia stata un’occasione mancata.
Alfa Romeo e Carrozzeria Colli.