Talbot Wind.
Come si potrà facilmente intuire dalle foto, la base per questa versione da spiaggia allestita dalla Heuliez fu la Simca 1100.
Un mezzo per il tempo libero.
Un pick up destinato ad una clientela che non fossero dei lavoratori o chi lo potesse usare per trasportare una lavatrice o che altro.
Gli accessori disponibili ne confermavano l’indole.
Partendo dalla rastrelliera per i surf, i faretti sul tetto, le colorazioni specie quelle dei paraurti dei fari supplementari e dei roll bar sul posteriore.
Un’auto che venne proposta quando in Europa un certo genere di auto e alcuni desiderata commerciali sembravano renderla facilmente vendibile.
Talbot Wind e il surf sul tetto.
Nel periodo in cui questo sport si stava massicciamente diffondendo, all’essere riuscito a modificare così un’auto già pronta e disponibile, senza quindi dover ricorrere a chissà quali investimenti per produrla.
Anche questa volta i presupposti sembravano esserci tutti, un’auto che poteva rendere più competitivo un marchio che sia finanziariamente che sul mercato stava sicuramente arrancando.
Ovvio che sappia che la sola Talbot Wind non potesse risolvere tutti i problemi.
Ma comunque da quella si poteva ripartire, considerando anche quanto stesse facendo la concorrenza.
La Citroen aveva da tempo messo sul mercato la Meahri…
la Renault il Rodeo…….
dall’Inghilterra arrivavano le Mini Moke……
Con la vettura prodotta dalla Citroen considerabile in assoluto la più visibile e venduta, seppur rimanesse ancora un mercato “quasi” di nicchia.
Comunque in quegli anni ne giravano, se ne intravvedevi una non ti stupivi più di tanto, eri “abituato” a vederne e non solo quando andavi al mare in villeggiatura.
La Talbot Wind fra la Mehari e il Rodeo.
Risultando visivamente più rifinita rispetto alla spartana spiaggina della Citroen, molto probabilmente economicamente più competitiva rispetto alla Rodeo che con un costo di listino considerato elevato non ebbe sta gran diffusione.
La Mini Moke credo avesse caratteristiche e clientela completamente diverse, con un tipo di mercato a se.
Se Heuliez era da molti considerato un “estroso”.
Considerando alcune sue auto realizzate seguendo sue logiche e in alcuni casi difficili dal solo poter supporre producibili, vorrei ricordare quella sua versione cabrio della R4 recentemente vista anche nel mio blog.
Talbot Wind di spazio ce ne era nel mercato di allora per un’auto così.
Il produrla (lo ribadirò) non avrebbe implicato sto gran investimenti e lo stesso Heuliez era sia capace che pronto per farla.
Io questa vettura la prenderei sicuramente in considerazione.
Se stessi cercando una spiaggina “moderna” e dal prezzo contenuto, anche considerando che fu venduta (da nuova e mai utilizzata) in un’asta ad una cifra che era ben sotto i 10.000 Euro, a 8.500.