Moto Guzzi V12 Le Mans.
Premetto subito che ho avuto sempre una leggerissima passione per le café racer.
Cosa iniziata qualche anno fa quando ancora acquistavo Tuttomoto ed ero solito leggervi delle vignette a tema.
Volendo proseguire il discorso appena ripreso con le moto e con uno dei marchi che considero fra i miei preferiti, oggi Ti propongo questa Moto Guzzi V12 Le Mans, che credo non faticherai a trovare anche tu interessante.
Mentre scrivo sto ascoltando i Tears for Fears.
Eravamo all’EICMA del 2009 quando la moto venne presentata, disegnata da Miguel Galluzzi e Pierre Terblanche, due designer diventati “iconici” negli ultimi anni per quanto hanno proposto.
V12 perché monta il motore 1200 cc a V di 90°.
Le Mans per motivi che riterrei ovvi considerando la storia del marchio e su che moto fosse presente quella sigla, cambio a sei velocità, trasmissione finale a cardano, scarico 2 in 1 in acciaio inox con catalizzatore a tre vie e sonda lambda (Euro3).
Moto Guzzi V12 Le Mans, rispetto ai modelli precedenti ….
Questa è una moto dotata di accessori e soluzioni che questi tempi le hanno permesso di avere, partendo dalla regolazione del cupolini e dei manubri, con tutta la parte posteriore che parte dal codino ad arriva al serbatoio sollevabile come dalle foto.
Una delle primissime cose che ho notato è la totale assenza di cavi esposti.
Ho provato a far passare più e più foto per verificare di non essermi sbagliato, finendo per convincermi della mia prima impressione avuta.
Esteticamente il motore sembra “”incorniciato”” e in bella vista, senza troppi orpelli o parti di carrozzeria, la definiremmo una naked per capirci.
Il mono-ammortizzatore posteriore.
E’ montato in una posizione che definirei insolita rispetto a molte altre moto viste prima, dandogli ancora più l’impressione (certezza???) di essere una moto sportiva e dal design molto ricercato.
E’ una delle cose che la distingue da un altro prototipo presentato nello stesso periodo, la Strada il cui ammortizzatore posteriore è alloggiato in una posizione più “classica”.
La sella monoposto con dietro un codolino ha delle linee che non mi convincono molto, forse è troppo alto, ma è poca cosa in effetti 😉 , sul resto della moto non potrei mai “”criticare”” altro.
Moto Guzzi V12 Le Mans, una moto presentata in un periodo in cui il marchio sembrava essersi “svegliato” …
Da un torpore che lo colpiva da troppo tempo, con un buon numero di moto proposte tutte capaci di colpire ancora per qualche tempo gli appassionati, peccato che non possano fare altro visto che sono tutte dei prototipi.
Finiranno con il rischiare di finire nei ricordi di qualcuno e/o dimenticate da molti fra quelli che le avranno viste solo di sfuggita, magari sfogliando una pagina internet o quelle di una rivista specializzata.
Eppure è da così tanto tempo che seguo le concept che dovrei essermi abituato alla cosa, ma anche stavolta faccio fatica a capire come si possa lasciarsi scappare simili occasioni per rilanciare un marchio così importante.
Piaggio, Aprilia, Moto Guzzi, troppa carne al fuoco ????
Molto probabile.