Le prove vintage.
Ancor prima di iniziare, ancora quando non sapevo nemmeno quale avrei scelta.
Ho subito ricordato alcuni momenti miei.
Quelli che molto probabilmente erano gli stessi vissuti da chi aveva acquistata quella rivista in quel dato anno e mese.
E magari come capitato a me in una domenica autunnale seduto fuori in giardino a leggersela, senza tanti telefonini o “distrazioni moderne”.
Non fa nulla se dopo aver guardata la data riportata su questa rivista scopri che io non eri nemmeno lontanamente nato.
Ho pensato ad una delle risposte date ad un gentile signore sul mio blog, Lui che mi aveva chiesto qualcosa sul prototipo di un bus.
Ho riletto la mia risposta trovandola perfettamente calzante con oggi.
Con i perché sia qui davanti al mio portatile ed iniziato a scrivere.
Pensando subito a tutte le volte che vado a Castel Goffredo e con un certo entusiasmo, tutte le volte e mai nessuna più o meno di un’altra e così consueta dall’essere sin quasi diventata abitudinaria.
Quando oramai la borsina in plastica bianca.
Loggata con il simbolo della manifestazione contiene qualcosa.
A prescindere dai tanto o poco ma qualcosa ci deve essere sempre dentro.
Mi fermo in uno dei due caffè che ho preferiti ad altri e contatto mia moglie.
Le prove vintage, lì ognuno mostra all’altro i suoi trofei di caccia.
Talvolta facendosi riguardo nel dirne il prezzo, temendo di averlo pagato troppo.
Temendo che il bancarellista oramai ti conosca o sappia benissimo che con quello sguardo non starai troppo lì a chiedergli degli sconti.
Sembra saperlo benissimo oramai.
Spesso ci vado ostinandomi nel voler comperare solo una data cosa.
Ma poi capito davanti alla bancarella del gentilissimo signore inglese e vi trovo sempre qualcosa di strano.
Difficile che non accada.
L’unica cosa ad avermi fermato quelle due o tre volte è stato un prezzo sparatomi alto e precisando che quello fosse.
Le prove vintage, ma sicché.
La rivista di oggi arriva da una bancarella poco distante in quella che non è una piazza gigantesca e mi sono abituato a percorre seguendo lo stesso percorso almeno tre volte, ogni volta almeno tre volte.
Lui una delle persone più disponibili e gentili che abbia incontrato sinora dietro una bancarella di un qualsiasi mercatino domenicale.
Con una volta davanti e un’altra dietro la bancarella di un ragazzo che trova sempre cose così particolari, suoi sono molte delle cose appese incorniciate sul vano scale e il muro perlinato che divide la stanza grande della taverna.