Bruxelles.
Con la sua 47° edizione (1968).
Che in molti pensarono potesse (finalmente) rilanciarlo e renderlo “più forte” di quello Ginevrino, più visitato e con i maggiori Carrozzieri e case costruttrici ricominciare a presentare nuove auto e prototipi.
Dopo anni caratterizzati da una certa sua fiacchezza.
Con gli anni precedenti vedere il Salone di Ginevra più capace di far affluire appassionati o semplici curiosi.
In Belgio il volume d’affari sviluppato (dalle auto ed indotto).
Convinse i suoi organizzatori a rinnovarlo e dargli una nuova spinta, numeri che videro il paese svilupparne di più alti rispetto a quelli del paese “rivale”.
Bruxelles, si svolgeva ad inizio anno.
Prima della primavera; periodo considerato importante per capire l’andazzo; per saggiare il polso del mercato e provare a comprendere quali fossero le reali possibilità per un dato modello o tipo di carrozzeria.
Tipo di carrozzeria.
Come abbiamo già visto qualche mese fa, con le piccole coupè essere molto più cercate e considerate interessanti, così come le piccole cabriolet, tutte con prezzi di listino che dovevano essere i più competitivi possibili.
Bruxelles, la “lotta” sui prezzi di listino crebbe proprio in quel salone, con le case costruttrici inserire nuovi servizi ed optional.
- La VW con i suoi due anni di garanzia, compresi di mano d’opera e pezzi di ricambio.
- L’importatore BMW offrire una garanzia annua senza limitazioni di percorrenza, quando la casa tedesca proponeva sei mesi o 10.000 chilometri massimi.
- Assicurazioni contro i danni.
- Polizze incendio e furto per un anno.
- Eccecce.
Bruxelles con la partecipazione di alcune piccole/piccolissime case.
Affiancate a quelle che erano sul mercato da più tempo e da maggiori protagoniste, si vide la russa Yalta vicina alle BMW e per alcuni le somiglianze non furono poche, le case giapponesi vicine alle svedesi, in uno spazio che; di li a poco; si prevedeva di ampliare e poter arrivare ad una superficie complessiva di 42.000 MQ.
BMW.
Su telaio della 1600 con una versione speciale azionata da un motore di 2000 cmc con un solo carburatore, la 2002 con un aumento di cilindrata e la riduzione del peso, modificandone le sospensioni posteriore con nuove molle ed ammortizzatori, l’impianto frenate servoassistito, con prestazioni che si avvicinavano a quelle della 1600 TI ed un prezzo leggermente inferiore.
VOLVO.
- Con la sua nuova break 145.
- Presentata contemporaneamente al progetto di un nuovo motore da due litri e 140 cavalli che poi veniva montato su un nuovo modello non presente nello stand della casa svedese.
YALTA.
La nuova 1000 cmc, nata dopo l’accordo fatto fra la Moskvtich e la Regie Renault, azionata da un motore posizionato sul posteriore con una cilindrata effettiva di 956 cc, una berlina a due porte e quattro i posti, sedili anteriori separati, cambio a cloche, sospensioni a quattro ruote indipendenti.
DATSUN.
Presentò per la prima volta sul mercato europeo le sue 1600 e la Coupè 2000 Sport, con la seconda dotata di un motore da due litri e 150 CV, quattro cilindri con albero a camme in testa, due carburatori a doppio corpo Solex, cambio sistema Porsche a cinque rapporti, sospensioni anteriori a molle elicoidali, balestre longitudinali e semiellittiche sul posteriore, freni a disco davanti e tamburo dietro.
TOYOTA.
- Con la nuova Crown, 2000 cc a quattro cilindri, 95 i cavalli a 5000 giri/minuto, sospensioni anteriori a ruote indipendenti ad assale rigido sul posteriore.
- Acquistabile anche con motore a 6 cilindri ed una cilindrata di 2250 cmc da 115 cavalli, freni a disco sull’anteiore a tamburo dietro, auto ben più prestazionale e considerata più interessante visto che la versione da 2000 cc era da molti considerata “lenta”.
APAL.
Un produttore belga e la sua piccola coupè.
- A motore centrale.
- Il propulsore montato in posizione centrale, era opzionabile fra quello derivato da un VW o dal Porsche a quattro cilindri.
- Posizione di guida “sdraita” per una vettura studiata e realizzata per una clinetela giovane e sportiva.
- Asportabile il tettuccio e riponibile nell’apposito spazio ricavato nel vano posterioreò.
- Carrozzeria in poliestere con due telaietti tubolari supplementari.
- Freni anteriori a disco e tamburo sul posteriore.