Angelo Orlandi Brescia.
Via Orzinuovi n° 42 a Brescia.
- Nel 1867 due fratelli vollero fondare una nuova azienda.
- Giovanni ed Enrico entrambe con significative esperienze pregresse fatte su carrozzerie e telai.
- Con una nuova società convinti che una storia che si tramandava di generazione in generazione non dovesse andare dispersa.
Partendo in un piccolo stabilimento in Via Orzinuovi n° 42 a Brescia, con un manipolo di operai; non tutti dotati di una gran esperienza; costruendo o modificando carrozze e carri fino al 1911, si ancora “piccoli” ma con l’essere già riconosciuti per essere capaci e precisi.
Angelo Orlandi Brescia, in quello stesso anno la ditta si divise in due rami distinti:
- La Enrico Orlandi e Figli Angelo e Vincenzo, trasferitisi in Via Lunga.
- E la Giovanni Orlandi, proseguire l’attività nella stessa sede sino al 1931, quando il figlio Luigi cessava ogni attività.
Nel 1916 periva il titolare della Enrico Orlandi, con l’azienda proseguire l’attività fra mille difficoltà sino al 1922, quando si divise in ulteriori due rami d’attività, la Angelo Orlandi sempre in Via Lunga e la Vincenzo Orlandi fabbrica di rimorchi in Via Quinzano.
Angelo Orlandi Brescia 1929.
Si vide costretta ad abbandonare la vecchia sede e iniziava ad acquistare alcuni terreni in Via Orzinuovi e al numero 7 veniva costruito un nuovo stabilimento.
Sino al 1934 continuando con l’elaborazione e costruzione di carrozze, cambiando solo nel 1935 con un prodotto “diverso”, comparivano a Brescia le loro prime carrozzerie per mezzi commerciali/industriali, quel nuovo ramo d’azienda diede alla Angelo Orlandi una scossa positiva, la produzione cambiò i suoi ritmi, divenuti subito più intensi.
In poco tempo quei (quasi) 1.000 mq. iniziarono a non bastare.
Servirono nuovi capannoni e non solo per le aumentate maestranze, ma per poter contenere le crescenti scorte di materie prime, dai metalli al legname ed altro che visti i costi non potevano più rimanere nei cortili alla mercé di chiunque e specie di notte.
Angelo Orlandi Brescia, 20.000 MQ e 150 dipendenti.
Quando inizialmente la forza lavoro era composta da sette/otto operai, per un certo tempo proseguì con le carrozzerie per veicoli industriali, autocarri, furgoni normali e speciali, alcuni veicoli pubblicitari, dei ribaltabili.
Importanti le collaborazioni, con la O.M., Fiat, Lancia, Alfa Romeo, per un’azienda che veniva ceduta alla Fonderia Vismara trasformandosi in “Officine Padane”, mantenendo sostanzialmente la stessa produzione.
Carrozzerie “pesanti”.