Salone di Berlino e dannatavintage.
PREMESSA.
Desidero precisare subito qui che quanto andrai a leggere arriva tutto ed esclusivamente dalla mia biblioteca personale.
Così come so già che alcuni (o molti che siano) potrebbero storcere il naso per una delle fotografie di oggi, ma questo mio blog è nato, cresciuto e sviluppato, prevalentemente sulla storia motoristica nazionale ed europea, se io ho sempre considerata positiva l’enfasi letta su una vecchia rivista o libro.
Oggi leggendo questa vecchia rivista e provando a scrivere fatico, a digerire quella esagerata sottolineatura di aspetti e capacità, trovandola non “solo” stucchevole.
Salone di Berlino, in alcuni tratti riporterò esattamente quanto andrò a leggere.
Mostra Internazionale dell’Automobile inaugurata dal Cancelliere Hitler, riveste uno speciale carattere giubilare celebrandosi il cinquantenario del conseguimento, da parte del famoso costruttore Benz, del primo brevetto tedesco di automobile con motore a scoppio per il trasporto di persone.
Il cancelliere durante il suo discorso di apertura insisteva; con la ferma intenzione sua e del suo apparato; nel voler proseguire infaticabilmente nella politica di motorizzazione della nazione, iniziata tre anni prima e con l’importante aiuto delle industrie tedesche, l’abolizione della tassa di immatricolazione e circolazione per i veicoli a motore, e la costruzione della rete autostradale.
Gli studiosi tedeschi sono già riusciti a formulare il carburante sintetico capace di rendere indipendente la Germania dall’estero, restando (allora) in attesa delle disposizione del governo per passare dalla fase sperimentale a quella della produzione industriale.
Salone di Berlino, in quel salone dell’auto del 1936 comparvero per la prima volta.
I nuovi pneumatici e copertoni in gomma sintetica, sperimentati in precedenza dall’esercito tedesco per oltre un anno, diedero prova di una resistenza e duratura superiore al 10% rispetto a quelli prodotti con gomma naturale.
Ogni produttore teutonico di auto, moto, autocarri e accessori, era presente in quel salone (largamente rappresentati mi raccontano le cronache di allora), le enormi sale del Kaiserdamm ne erano gremite.
Fra le case straniere ad avere uno stando vi furono (fra le altre ????) la FIAT, la cecoslovacca Tatra e l’inglese Austin.
Fiat, oltre ad un lucido chassì del tipo 1500 esponeva l’intera sua produzione moderna e perfetta, ben nota e molto apprezzata in Germania (per lei rappresentava uno dei mercati oltre confine fra i più ifavorevoli e profittevoli).
Salone di Berlino, le case tedesche non presentarono grandi novità.
Limitandosi a perfezionare, rendere più comode e pratiche le auto già presentate nei saloni precedenti, erano già all’avanguardia della moderna tecnica automobilistica (alla faccia).
Ad emergere su tutte due case, la Mercedes e la Hanomag che esponeva per la prima volta due autovetture dotate di un motore diesel, diventando di conseguenza le apparizioni più interessanti.
La Mercedes.
Su uno dei suoi telaio a quattro ruote indipendenti con un motore diesel da quattro cilindri e 2545 cmc, con un rendimento di 45 cavalli e una velocità massima intorno ai 100 km/h, un consumo medio di 10 litri circa ogni 100 chilometri, la berlina a sei posti proposta a 7900 marchi.
Hanomag, sempre diesel e non molto dissimile dal modello presentato dalla Mercedes tranne per alcuni dettagli costruttivi dello chasì e del motore che condivideva con la Mercedes.
Aumenta la velocità massima di quasi tutti i tipi di auto presenti, come la loro eleganza, ma sempre più accentuato e talvolta integrale l’aerodinamismo delle carrozzerie, si rileva l’influenza esercitata sulle case fabbricanti delle migliorate migliorate condizioni di viabilità della Germania e della avanzata costruzione di grandi linee di comunicazione ad esclusivo uso automobilistico.
Salone di Berlino, spiccavano i mezzi commerciali per il trasporto di merci e persone.
Dotati di alimentazione diesel, azionati a gas di legna, metano, illuminante, eccecce, con l’industria germanica eccellere negli ultimi anni, diventando così leader nel settore visti i risultati notevoli.
Ben note in campo internazionale le case motociclistiche gemaniche, non mancarono in quel Salone.
Quanto hai letto deriva solo ed esclusivamente da quanto ho fatto io e trasferito, come già scritto sopra prendendo spesso esattamente quanto fu scritti in quel 1936.