Salone di Londra – fine anni ’60.
In quel salone fra gli espositori Italiani:
- Ferrari con la Daytona proponendola ad un prezzo di listino (tasse escluse) di 6.700 Sterline che erano pari a 10.000.000 di Lire e la 275 GTB4 a 5.526 Sterline/8.290.000 Lire.
- Lamborghini lanciava la Espada sul mercato britannico, proponendola a 10.240 Sterline/15.360.000 Lire.
- Alfa Romeo con una nuova concessionaria ed officina nel quartiere più settentrionale di Londra, dopo aver registrato un importante incremento in interesse e vendite nei due anni precedenti, un + 43% nei primi otto mesi del 1968 rispetto al pari periodo del 1967 e continuando a crescere con una certa sostanza.
Salone di Londra 1968, intevenivano:
Sir George Harriman SMMT – sui gravi problemi che stavano colpendo la viabilità sulla grande isola, chiedendosi come si potesse continuare a gingillarsi con una rete viaria colpita da evidentissimi problemi, tali secondo lui dal poter rischiare un vero e proprio disastro nazionale.
Anthony Wedgwood Benn l’allora Ministro inglese della Tecnologia – convinto che la ricerca e lo sviluppo fossero indispensabili, speranzoso di poter vedere in un prossimo futuro molte più auto dotate di sistemi anti-skid, ritenendo doveroso l’appoggio allo sviluppo di un nuovo tipo di auto elettrica da città considerando una recente decisione presa dal suo ministero su una cospicua sovvenzione per lo sviluppo della batteria zinco-aria.
Sir David Brow (Aston Martin) – per poter ritenere sicura un’auto non basta aggiungere un po’ di materiale morbido sui cruscotti e togliere delle manovelle troppo sporgenti, si rischia di far percepire come sicura una vettura che in realtà non lo è affatto.
ANADOL – La prima auto costruita in Turchia debuttava a Earl’s Court.
Vettura progettata e disegnata dalla Reliant montava un motore FORD Cortina 1300 cmc, in Turchia la Anadol ne aveva già costruito circa 4000 esemplari ma dotati di un motore 1200 cmc, da ricordare che la corrozzeria dell’auto fosse in plastica.
AUSTIN, marca della BLMC.
Proponeva una 3000 versione De Luxe, rispetto alla versione originale montava dei doppi fari sostituendo quelli rettangolari, una nuova angolazione della colonna dello sterzo garantiva un nuovo assetto di guida, decisamente più curate le finiture degli interni e specie per l’insonorizzazione.
Donald Stokes l’amministratore delegato della BLMC durante una conferenza stampa.
Abbiamo completamente rivista la nostra politica sui modelli, abbiamo lavorato notte e giorno per riuscirci e con i nostri disegnatori ed ingegneri programmare una nuova gamma di vetture che noi abbiamo valutate e confermate, sappiamo cosa fare sino alla metà del 1970.
Confermava che la BLMC avrebbe continuato a correre, proseguendo sulle stesse linee impostate dall’organizzazione sino ad allora impiegata dalla BMC e capeggiata da Peter Browning, con alcuni tecnici “filtrare” le migliori auto in produzione da destinarsi alle competizioni, convinto nel voler incrementare l’attività agonistica per le vetture da turismo certo che ad un appassionato potesse piacere veder correre un’auto molto simile a quella che lui utilizzava tutti i giorni.
BOND, la Equipe in versione convertibile.
Il cruscotto rinnovato con i comandi incassati, nuove le sospensioni posteriori, il motore un Triumph 6 cilindri 2000 cmc e 104 i cavalli erogati.
Salone di Londra – CARROZZERIA ZAGATO.
Nel 1968 scelse di non presenziare, fu la sua prima volta visto che nei saloni degli anni precedenti non era mai mancata.
FORD fu più presente con i suoi motori montati su molte delle auto esposte da suoi “concorrenti” che con modelli proprie.
Montavano motori Ford in quel Salone la Anadol, La Scimitar, La Vixen, La Marcos ed alcune altre, da Daghenam scelsero di offrire ai loro clienti la possibilità di ordinare direttamente le auto con il tetto apribile prodotto dalla Allard, proposto ad un prezzo che andava dalle 65 alle 75 Sterline.
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Ricevette un’importante commessa da un’azienda specializzata nel noleggio di auto per un importo di circa 3.000.000 di Sterline (4.500.000.000 di LIre), i dirigenti posero l’accento sul suo impegno nella Formula 1 e quante fossero le monoposto a montare il suo V8.
Salone di Londra – ISO entrava in produzione la Grifo 7000.
Si era vista in precedenza; pochi mesi prima; al Salone dell’Auto di Ginevra, dotata di un motore Chevrolet con 400 cavall proposta ad un prezzo di listino di 8.700 Sterline/13.000.000 di lire circa.
JAGUAR con una versione rinfrescata della E.
Quando in tanti si aspettavano di vedere la nuova gamma della XJ16, la E Series 2 – 2+2 proposta con un nuovo parabrezza più aerodinamico e la nuova presa anteriore, più avanzata la posizione dei fari, fra gli optional le coppe ruota in acciaio cromato, nessuna modifica nella meccanica e nel prezzo di listino.
Salone di Londra – LOTUS – dopo l’allora recentissima ristrutturazione l’azienda di Chapman nel 1968.
Nello stand una Elan +2 Tipo S con il Twin Cam LF118, rivisti gli interni con nuovi sedili reclinabili, un bagagliaio più capiente, cruscotto di sicurezza, incrementato il numero delle luci con: degli antinebbia, tre luci di cortesia, portacene illuminato, luci rosse sullo sportello una volta aperto, spia luminosa se lasciato aperto uno degli sportelli, fanali di retromarcia, spia per il livellodel liquido del circuito frenante.
- Con la S adottare tutte le misure di sicurezza previste dal rigidissimo mercato USA.
*Sulla pista di Goodwood la Lotus presentava la sua S2A ai giornalisti convenuti, dotata di un alettone che veniva offerto come optional al prezzo di 40 Sterline/60.000 Lire.
MARCOS con la 1600 GT in una nuova versione.
Si aggiungeva alla 1600 una 3 litri che montava un motore FORD da 2994 cmc da 141 cavalli a 4750 giri minuto, rispetto alla 1600 GT montava un overdrive sulla terza e quarta marcia, un nuovo cofano per contenere il più voluminoso motore da tre litri, i fari rettangolari sull’anteriore.
MORRIS.
Ancora una marca della BLMC e con una versione più spinta della sua 1800 che siglava con una S, con lo stesso motore ma dotato di due carburatori riusciva a raggiungere i 100 cavalli a 5650 giri minuto.
MG-RILEY-WOLSELEY tre marchi che offrivano la MKII della nota 1300 cmc.
- Per MG e RILEY incrementata la potenza del motore con 70 cavalli a 6000 giri minuto, per le WOLSELEY nessun incremento di potenza ma mantennero le migliorie sugli interni viste sulle altre due, due sole porte per la versione MG a quattro invece per le altre due.
Salone di Londra – PININFARINA.
Con la Bentley T che abbiano già vista qui e recentemente (IL LINK), un’auto one off veniva ordinata e pagata 15.000 Sterline/22.000.000 di Lire da un facoltoso signore inglese che preferì mantenere l’anonimato.
RELIANT – La Scimitar GTE con motore tre litri (FORD).
Un’evoluzione della GT, sembrò subito un buon compromesso fra una vettura sportiva ed una giardinetta, montava nuovi sospensioni, telaio, passo e sterzo, opzionabile con un motore da 2500 cmc.
ROLLS ROYCE nel lussuoso stand di Mulliner la nuova Phantom VI.
Con il nuovo sistema di climatizzazione separato con la possibilità di azionare l’impianto dai sedili posteriori, montava un 6230 cmc che veniva già montato sulla Silver Shadow.
*Rolls Royce e Bentley scelsero per alcune delle auto esposte un vistoso giallo chiaro, già visto negli anni 20 sulle auto di alcuni divi.
ROOTES.
- Le IMP nella loro gamma completa (Hillman, Singer e Sunbeam) venivano in parte ringiovanite, con i nuovi doppi fari montati sulla versione Chamois, su tutte le altre una radicale trasformazione del cruscotto, dei sedili anteriori e della selleria.
- La Sunbeam Rapier H120 (a me piace davvero) era l’auto più veloce dell’intera gamma ROOTES e montava il noto 1725 cmc, una 2+2 la spalliera dei sedili regolabile, veniva definita simpatica alla guida, piacevole, con l’aumento della potenza renderla brillante, le sospensioni forse un po trppo morbide ma comunque confortevoli per un uso su strade “normali”.
SAAB.
Con le rinnovate versioni della 96 e 95, nuove le griglie con fari rettangolari, interni rinnovati seguendo le indicazioni previste in materia di sicurezza dal regolamento statunitense, meccanicamente rimasero invariate.
TRIUMPH.
Vitesse MKII da due litri, con alcune lievi modifiche sul frontale, mantenendo il classico due litri ma incrementato del 10% nella potenza, nuove le sospensioni posteriori.
TVR anche lei con la riedizione di una sua auto di successo.
Arrivava la Vixen 1600 S2, presentava 75 modifiche rispetto alla precedente MKI e fra le più evidenti: l’allungamento del passo con 12 centimetri, cresciuta anche la sua lunghezza di 18 centimetri, motore della Ford Cortina 1600 Cross Flow da 92 cavalli a 5500 giri minuto e 173 KM/H.
VAUXHALL proponeva un ampliamento della gamma della Viva facendo arrivare a 26 le versioni disponibili.
Diramazione britannica della General Motors statunitense che introduceva sul mercato le versioni dotate di quattro porte per le versioni, De Luxe, SL, 90 De Luxe, 1600 SL, Brabham 90 De Luxe ed SL.
*In quel salone riceveva un importante ordine da un’azienda di noleggio auto, per 6000 vetture con una controparte economica che si attestava intorno ai 4.500.000 di Sterline (6.750.000.000 di Lire di allora).
Salone di Londra e la VOLVO.
- Nuovo il motore montato sulla serie 140, con più generose capacità ci raccontano le cronache coeve.
- Per la 1800 S Coupè vi fu un incremento nella cilindrata passando a 1986 cmc (90 cavalli per la versione monocarburatore e 118 con due) quando la versione precedente era da 1778 cmc, in più aveva il sistema frenante a doppio circuito già visto sulle 140.
- Esternamente distinguibili per la scritta B20.