Autoemoteca e dannatavintage.
Nella foto della copertina una Autoemoteca con pareti estensibili realizzata su autotelaio Alfa Romeo.
Autoveicolo furgonato derivato, la autoemoteca.
- Veicolo attrezzato per il prelievo e la conservazione di sangue umano destinato ad usi medici.
- Al suo interno tutta la strumentazione necessaria ai medici ed infermieri per rendere operativo il centro mobile per la raccolta del sangue.
- Veniva pensata in Italia dall’AVIS.
Si pensò all’unità di raccolta mobile del sangue per una buona serie di motivi:
impiegabili in caso di eventi straordinari e con il centro di raccolta non essere troppo vicino o volendone coadiuvare l’attività.
Una sala trasfusionale mobile per raggiungere più zone possibili e magari nell’arco della stessa giornata, con i donatori essere affidati a personale preparato per la raccolta e conservazione del sangue, certi di non correre alcun pericolo.
Negli anni la strumentazione presente all’interno veniva (e viene) periodicamente aggiornata, seguendo i dettami delle norme di legge che regolamentano il sistema trasfusionale.
Allestita nel modo più funzionale possibile, con uno spazio (allora minimo) dove il donatore può esser visitato prima del prelievo per accertarne le condizioni di salute, una volta fatta la donazione avere quei “minimi” strumenti per verificare il gruppo sanguigno e poter fare una serie di esami preliminari.
Essenziale la presenza di un frigorifero (frigoemoteca) dove conservare i liquidi e mantenerli sicuri prima del loro trasferimento in un ospedale.
Gli spazi di ristoro, quelli dove offrire al donatore una bevanda calda o fredda (a seconda delle stagioni) e nel caso del cibo, aree quasi sempre allestite nelle immediate vicinanze dell’autoemoteca.
Spazi dove accogliere i donatori e chiedere le prime informazioni, spesso utilizzando delle schede precompilate.
Italia 1927, Vittorio Formentano.
Fondava l’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue), tra le prime nel mondo a promuovere la donazione di sangue non retribuita e volontaria.
Con quasi subito un certo seguito e nonostante nel nostro paese la figura del donatore retribuito continuasse ad esistere, veniva abolita per legge nel 1990, qui nel LINK un interessante escursus storico.
L’autoemoteca dell’AVIS Provinciale di Bologna.
Un ente benefico fondato nel 1953 che il 12 ottobre del 1957 presentava a Palazzo d’Accursio la sua autoemoteca, scelse:
- La Officina Orlandi di Modena per modificare la carrozzeria del Fiat 642 RN
- Alla ditta Rangoni e Puricelli di San Lazzaro di Savena (specializzata nella produzione ed assistenza di strumenti biomedicali) il compito di allestirla.
Come può essere facile intuire il materiale di oggi arriva come sempre dal mio vecchio cartaceo, ma questa volta solo una di quelle fonti è una pubblicazione specializzata, quando le altre sono riviste sui generis, molti di più LINK rispetto al mio solito.
Quella Alfa Romeo 2500 6C e la Carrozzeria Colli.
A volerla fu l’AVIS di Milano accordatasi con la casa del biscione che scelse la Carrozzeria Colli per realizzarla, vi montò:
- due poltrone per fare i prelievi di sangue
- un frigorifero
- un piccolissimo lavandino dove poter detergere le mani ed attrezzi quanto basta.
Un veicolo utilizzato a lungo e sostituito solo quando arrivarono mezzi più moderni e dimensionalmente più capaci.
Ho donato il sangue per la prima volta in una autoemoteca.
In quanti lo avranno fatto, in quanti altrimenti avrebbero rinunciato o solo aspettato ??
Quando ho pensato di scrivere su una serie di autoveicoli derivati il tipo di oggi l’ho voluto inserire per primo, convinto che possa invogliare a fare una delle cose più utili di questo mondo.
Non conta che fra le foto trovate molte fossero una ex autoambulanza o un vecchio pulmino riadattato.
L’autoemoteca nelle piazze di grandi città o piccoli paesi.
Strade permettendo poteva arrivare dovunque, quando i primi gruppi AVIS nascevano nelle città e sempre per volontà di un medico coadiuvato da colleghi o infermieri.
Dei professionisti spinti dalla fiducia nella generosità umana, quando era tutto da costruire e solo se mossi da certe convinzioni lo si poteva fare.
Desidero invitare chi può a donare il proprio sangue, continuare a farlo ed invitare altri, ognuno di noi può averne bisogno in casi eccezionali e non.
Nella foto qui sopra l’autoemoteca di Erba.
Voluta dal Dott. Vittorino Tagliabue primario dell’Ospedale Fatebenefratelli di Erba, nel 1951 dopo un grave incidente che vide come tristi protagonisti dei militari durante un’esercitazione all’Alpe di Vicerè come potrai leggere qui nel LINK.
Veicoli speciali.