Taraschi Berardo.
Nasceva a Tossiccia in provincia di Teramo nel 1915.
Un pilota che iniziava a correre per lungo tempo con le motociclette, passando nel 1939 alle automobili partecipando al Volante d’Argento con una Fiat 500.
Studiò all’Istituto Tecnico locale per apprendere più nozioni possibili sulla meccaninca.
Terminati il servizio di leva e la scuola apriva una sua officina aiutato finanziaramente dai genitori (benestanti) nonostante su alcune sue scelte non lo avessero sostenuto.
Nel 1947 realizzava la sua prima Sport 750 cmc.
La piccola biposto Urania (Il nome derivava dall’omonima stella scoperta dall’Osservatorio Astronomico di Teramo), con telaio e parte della meccanica derivati dalla Fiat 500 Topolino, motore da moto BMW bicilindrico Boxer raffreddato ad aria (trovato fra i residuati bellici).
1948 con la nuova Urania
- Aggiornata da un nuovo telaio tubolare con un peso contenuto in soli 28 chilogrammi, alla Targa Florio e a Napoli con lo stesso Taraschi alla guida due le affermazioni di Classe.
- Lavorò su un altro motore BMW ridotto a 500 cmc con sovralimentazione e destinato alla F2.

Giaur 750 Sport del 1950, sempre con un motore di origine Fiat Topolino 500 cmc elaborato e portato a 750 cmc.
Taraschi1949 nasceva la Giaur (Giannini Urania).
- Iniziava una nuova collaborazione con Domenico ed Attilio Giannini specialisti nell’elaborazione di motori Fiat 500 ulteriormente modificati dal Taraschi e montati sui telai “Tipo Urania”, nasceva il marchio Giaur.
- I modelli 750 Sport – 500 Formula 3 e i Formula 2 se muniti di compressore.
- Sesto Leonardi conquistava il titolo italiano nella Classe 750 Sport negli anni 1951 e 1953.
1954 Con la nuova denominazione Meccanica Taraschi.
- il tentano lancio sul mercato di una nuova berlinetta carrozzata da Motto.
- L’introduzione dei nuovi motori Giannini a due assi a camme in testa di 740 cmc.
- Veniva introdotta nelle competizioni la nuova categoria 750 Corsa, Taraschi realizzò la Red Blitz che poteva montare motori ad uno o due assi a camme in testa.
- Con una monoposto monoalbero conquistava il Titolo Italiano della Specialità 750 Corsa.
- Verificò personalmente che la Red Blitz con compressore non fosse adatta per correre nella Formula 1, così acquistò una Ferrari 166 due litri dodici cilindri modificandone il motore e le sospensioni riuscendo a cogliere alcuni piazzamenti nei gran premi nazionali.
1956.
- Alfredo Tinazzo alla guida di una Giaur Sport 750 vinceva il Trofeo della Montagna.
- Veniva realizzata una versione della vetturetta con una nuova carrozzeria più avvolgente che chiamarono Champion, peccato che coincise con il declino della categoria Sport.
- Le Giaur furono utilizzate sino al 1962 dai piloti Brachetti, Piccolo e Natili con una discreta serie di successi, sino a quando i motori vennero maggiorati a 970 cmc per poter rientrare nella classe da un litro.
1958 la Formula Junior stava affermandosi sempre di più.
- Taraschi fu uno dei primi costruttori Taraschi, vi si ci dedicò prima con una macchina derivata dalle Sport per poi sostituirle con una monoposto che montava un motore di derivazione Fiat 1100 e un ponte posteriore De Dion.
- Le junior una serie di vetture che inaugurarono l’adozione del solo marchio Taraschi, non più Giaur o Urania se non la Sport 1100 a sei cilindri bialbero del 1954 con ancora il precedente simbolo.
Taraschi e le evidenti difficoltà.
Per via di sue scarse disponibilità quando partecipare alla Formula Junior costava ed il suo essere lontano da industrie e tecnici con esperienze in quel tipo di competizioni.
Tra il 1958 e il 1960 con i piloti Luigi Zannini lo stesso Taraschi e il suo pilota ufficiale Colin Davis qualche affermazione arrivò e di conseguenza crebbero gli ordinativi e specie dagli Stati Uniti, ma fu un fuoco di paglia visto l’arrivo del motore montato posteriormente e della tecnica inglese.
1962.
Furono diverse le vetture invendute rimaste nel piazzale dell’officina e per il loro mancato ritiro subì un forte danno economico che lo portò a prendere un’ importante decisione, pose fine alle sua attività sia come pilota che da costruttore e nonostante le 150 affermazioni in tutto il mondo smise ed aprì una concessionaria d’auto, moriva a San Giovanni Teatino il 24 ottobre del 1997.
1962.
Preparatori italiani.