Innocenti Lambretta 50 cc Rossella
Una mini moto, forse sarebbe piu’ corretto scrivere un micro scooter, prodotto negli anni 60, utilizzando molte parti del Lambretta J50.
Non e’ chiaro se fosse la Innocenti a produrlo, “direttamente”, o fosse assemblato da una azienda del suo indotto.
Era tanto piccola dal poter essere alloggiata in una valigia, un contenitore che veniva venduto insieme alla piccola motoretta.
Innocenti Lambretta 50 cc Rossella, facilmente trasportabile, quindi, sia su una auto con un bagagliaio sufficientemente capiente che su una barca.
Fu acquistata, anche, da proprietari di barche, essendo piccola e con discrete prestazioni, quanto potesse bastare per muoversi dentro i porti o nelle sue vicinanze.
L’ Innocenti Lambretta 50 cc Rossella così “piccola”……..
In alcuni casi veniva alloggiata su aerei privati o da turismo, per poi essere utilizzata dai piloti o parte dell’equipaggio.
“chiusa” occupava realmente poco spazio, circa 90 cm in lunghezza e 65 cm in altezza, per una larghezza di soli 35 cm.
Il motore era lo stesso che equipaggiava l’ Innocenti J50 del 1962, un motore “sostenuto” da due tubi conici, con una telaistica “essenziale”.
Era un due cilindri con raffreddamento ad aria, da 50 cc., 1,5 cavalli a 4600 giri, trasmissione a catena, avviamento a pedale.

uesto nella foto e’ privo del parafango posteriore, si noti che doveva essere un mezzo ben rifinito, essendo dotato anche di parafanchi sulle due ruote.
Ridotti anche gli pneumatici, 2,5X13, per un peso totale di circa 40 kg., ed una velocita’ massima di 40 km/h.
Nonostante le ridottissime dimensioni a questo piccolo (piccolissimo) scooter non mancava nulla, era dotato anche di sospensioni, con una piccola forcella telescopica all’anteriore, e una sospensione assemblata insieme al gruppo motore dietro.
Mi piace tantissimo il come sia stato inserito il fanale anteriore
sfruttando il tubo che funge da telaio, tanto da convincermi che questo scooterino potesse essere un prototipo, poi venduto in poche unità, e’ fatto molto bene, non pare essere l’opera di una persona non competente.
La sella montata sullo stesso tubo tondo, con il manubrio pieghevole che gli permetteva di ridurne l’ingombro.
Veniva commercializzata dalla “Nautica Pennati”, e non da Innocenti.
In sintesi:
Essenziale pratico
con il motore “in vista”, per una manutenzione che potesse essere il piu’ rapida e pratica possibile
nel “tubone”
il fanale anteriore, il serbatoio, il sostegno per l’ ampio sellino e l’alloggiamento per il manubrio, cromato con tutti i comandi che dotavano gli altri “motorini” e scooter coevi
Alcune parti cromate, dalla cornice del fanale, ai tubi del manubrio, al tappo del serbatoio, cio’ mi fa presumere che ci abbiano speso tempo e denaro per progettarlo e produrlo
due sospensioni per rendere “piu’ comoda” la guida
parafanghi e cerchi ruota verniciati, con due diverse tinte
un motore “conosciuto” ed affidabile
da chiuso (con la sua valigia) aveva dimensioni ridottissime per un mezzo dotato di un motore
molto piccolo e davvero completo.
Peccato non averne mai visto uno “dal vivo”, e’ uno di quei mezzi che sinora mi ha piu’ incuriosito, che avrei voluto vedere e fotografare, magari anche toccare.
Di informazioni ne ho trovate poche, molte in contraddizione con altre, quasi tutte su siti non italiani, nella mia “ampia” libreria sui motori, nonostante abbia ostinatamente cercato, non ho trovato nulla.
L’ho “scoperto” girovagando su internet in uno di quei momenti in cui stavo cercando “l’ispirazione”.